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Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 5×01 – 5x 02 – Orientation (Part 1) – Orientation (Part 2)TEMPO DI LETTURA 6 min

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Citando tristemente Le Vibrazioni, il serial di coniugi Jed Whedon e Maurissa Tancharoen si è comportato – fin dall’episodio pilota – come “un equilibrista che sul mondo sfida il crollo delle sue capacità“. I motivi sono molteplici e non tutti dovuti all’iniziale scarsa qualità, quanto più a motivazioni di contorno come il disinteresse galoppante degli stessi Marvel Studios e lo snobismo andante dei colleghi del Marvel Cinematic Universe.
Eppure, Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. – grazie anche al ferreo volere della Disney – ha sempre resistito, riuscendo a dribblare abilmente tutte le minacce di cancellazione ed esplodendo in termini di qualità e maturazione, arrivando alla quinta stagione e quasi al centesimo episodio. Quando un serial arriva ad accumulare così tante stagioni e la situazione è tanto precaria quanto quella di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D., la domanda che ci si pone è naturalmente: “quanto ancora potrà resistere?”. Consapevole di ciò, la serie molla lo scudo, sguaina la spada e passa all’attacco.

1: Here I Go Again


“Orientation (Part 1 & 2)” rappresenta un vero e proprio colpo di spugna votato alla spettacolarità. Senza dimenticare i trascorsi del Team Coulson – echi del Framework, Ghost Rider e altri eventi passati riecheggiano nella doppia season premiere – la serie mostra dei cambiamenti totali in termini di location e addirittura genere. I perché e i per come di questi cambiamenti non vengono strategicamente spiegati, in quanto la doppia premiere si limita ad estrapolare i protagonisti da un contesto conosciuto per catapultarli in un ambiente estraneo a pubblico e personaggi.
Ci sarà ovviamente tutto il tempo per spiegare i processi che hanno portato i protagonisti fuori dal loro naturale tempo/spazio – dato che sarà sicuramente uno dei motori trainanti della stagione – però, attualmente, le due puntate si concentrano più sulla costruzione di sequenze che portano poi allo scioccante colpo di scena, cosa che, nel mentre, permette agli autori di far muovere le proprie pedine all’interno del loro nuovo habitat, mostrati allo spettatore la geografia del posto e i risultati di una magnifica operazione di world-building, permettendogli di conoscere le regole e i termini che dominano questa stazione spaziale futuristica presa a forza da opere come Star Wars e The Expanse.
I motivi dietro una scelta così drastica e spiazzante, che addirittura unisce due tipi di cliffhanger (travarsi nello spazio e pure nel futuro) sono molti ma, se si può azzardare qualche ipotesi, i principali si riducono alla voglia di sperimentare e alla ricerca di una propria identità.

2: Survive


Al di là della preoccupazione della crew riguardo questa eterna lotta contro il Mietitore Seriale – chiara anche ad un occhio di falco come Matt Murdock – in “Orientation (Part 1 & 2)” si avverte un’enorme voglia di rivalsa. Quanto visto in questa doppia premiere è il risultato della rabbia e della frustrazione che autori e cast hanno accatastato come legna da ardere dai pessimi trattamenti ricevuti (ascolti inclusi), cosa che si è tradotta in un’enorme e focosa carica creativa.
Senza entrare troppo nel filosofico, vedere i protagonisti andare in un altro luogo e tempo può essere sicuramente visto come un meta-messaggio da parte della crew di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D., vogliosa di staccarsi da un universo narrativo che non lo vuole per raccontare le sue storie, senza essere visto come il tipico slot sempre libero per mettere in piedi qualche tie-in paraculo. Così gli autori se ne escono con una trovata che rispecchia il desiderio di rispetto della serie ma che, a livello di tematiche e di narrazione, rappresenta anche una sfida estrema per i protagonisti, approfondendo magari il comparto spaziale della Marvel e offrendo un’immagine più marcia, sporca e oscura, in netta contrapposizione con quella solare e caciarona dei Guardiani Della Galassia.

3: Lost In Space


Nonostante gli episodi trabocchino di inventiva e di un ispirato storytelling, lo spettatore più attento non può far a meno di chiedersi se quelli della writer’s room non abbiano calcato un po’ troppo la mano con il concetto di “osare”. Infatti, si impiega molto poco per chiedersi se non sia troppo per degli agenti segreti  – di cui la maggior parte senza poteri – trovarsi nello spazio profondo a sventare la futura distruzione del pianeta Terra per mano di Quake. Tuttavia, per quanto il dubbio sia ancora fervido e concreto, le due puntate sono strutturate in maniera così affascinante – oltre che volutamente disorientante e con poche spiegazioni – che il pubblico si dimentica presto del possibile deragliamento del serial dalla traccia iniziale, dato che è troppo impegnato a capire quello che sta succedendo.
Sicuramente è troppo presto per dire se una svolta narrativa del genere rappresenti la naturale evoluzione del serial, però va anche detto che il compito dello S.H.I.E.L.D. è quello di “proteggere la Terra da ogni minaccia”. E quale minaccia più grande c’è, stavolta, se non la distruzione intera del pianeta?

 

  1. Fanno il loro debutto gli alieni Vrellnexians, alieni insettoidi abitanti del pianeta Vrellnex. Comparsi per la prima volta su Thor #212 del 1973, questi alieni sono delle blatte senzienti specializzati nel rapimento delle altre specie che poi vengono vendute come schiavi o gladiatori.
  2. La stazione spaziale su cui il Team Coulson attualmente risiede, la Lighthouse, nei fumetti è stata la base dei Vendicatori Segreti: una black-ops unit di Avengers fondata da Capitan America che agisce in segreto e, principalmente, contro minacce intergalattiche. Costruita da Hank Pym e Bestia, la particolarità della base è quella di essere una quartier generale – oltre a gravitare intorno alla Terra – rimpicciolito con le Particelle Pym, in modo da essere difficilmente rintracciabile. Verrà inaugurata su Secret Avengers #22 del 2012 e, purtroppo, distrutta dal villain Father su Secret Avengers #34 del 2013.
  3. Ad un certo punto, viene citata nella doppia premiere una “città nascosta sulla Luna”. E’ un riferimento ad Attilan, la città dove vive la Famiglia Reale degli Inumani.
  4. Quando Yo-Yo si salva dal congelamento delle mani, dice che si stava già vedendo coi moncherini. Cosa poi non lontana dal vero, dato che nei fumetti Yo-Yo ha perso le braccia per mano del samurai immortale Gorgon. Gli arti mancanti le verranno poi sostituite con delle protesi bioniche.
  5. Le Metriche sono una citazione al film “Logan’s Run”, come la costruzione sociale all’interno della Lighthouse ricorda quella di “Snowpiercer”.
  6. Let’s say it’s a magical place” dice Mack. Strano che Coulson non abbia replicato.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Agenti segreti nello spazio!
  • Nuove location, setting e genere
  • Kree come se non ci fosse un domani
  • Cliffhanger: siamo nello spazio
  • Cliffhanger: siamo nel futuro!
  • CGI migliorata e degna di un film
  • Sopraffino world building
  • Quake ha distrutto il mondo
  • Si riesce a toccare con mano la frizzante inventiva di questa stagione
  • Agenti segreti…nello spazio?
  • Deke: lo Star-Lord dei poverissimi
  • Tess: la Gamora dei poverissimi

 

Più che orientation, la doppia season premiere crea della vera e propria disorientation tra il pubblico. Dopo i trascorsi della creatura ABC/Marvel Studios, optare per qualcosa di completamente spiazzante era indubbiamente la mossa migliore ed infatti questi primi due episodi si lasciano ricordare per la loro gustosa scorrevolezza e per uno spiazzante cambio di marcia che sta già dimostrando i suoi effetti benefici. Qualche dubbio può forse esserci su una decisione così radicale circa il tempo e l’ambientazione, ma l’operazione di world-building svolta dagli autori è così affascinante che ogni perplessità è accantonata nell’angolo più buio della stanza.

 

World’s End 4×22 2.08 milioni – 0.7 rating
Orientation (Part 1) 5×01 2.50 milioni – 0.7 rating
Orientation (Part 2) 5×02 2.50 milioni – 0.7 rating

 

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