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Ozark 3×06 – Mi Casa Es Tu CasaTEMPO DI LETTURA 4 min

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Tempo di discussioni e di reunion famigliari in questo episodio di Ozark.
La famiglia allargata dei Byrde, a cui vanno aggiunti, come membri ormai onorari, anche Ruth ed Helen con famigliari a carico, fa i conti con quanto non detto nei precedenti episodi, arrivando ad alcune ripicche e rivendicazioni che erano attese fin da “Wartime“.
Si comincia fin da subito con il confronto/scontro fra Martin e Wendy dalla terapista di coppia. In pochi minuti la discussione tra i due si accende ed esplode rivelando i veri motivi della loro crisi. Il tutto però senza alcuna forzatura ma con una naturalezza incredibile e con dialoghi non troppo enfatizzati ma, anzi, modulati al punto giusto con il climax crescente come richiederebbe una scena del genere. Questo per merito soprattutto delle interpretazioni di Jason Bateman e Laura Linney (ma la bravura dei due è ormai un fatto assodato e scontato) e, soprattutto, grazie al coinvolgimento della suddetta terapista nella discussione che, con un intervento che è un mix di comico e drammatico insieme, rivela le mazzette che entrambi le danno per farsi dire quello che vogliono. Un colpo di genio, da parte degli autori, in quanto in un colpo solo riesce a far parlare in maniera sincera i coniugi Byrde per la prima volta dopo tempo e regala anche una bella performance comica da parte di questo personaggio secondario la cui falsa ingenuità è sempre perfetta per smorzare temporaneamente il mood drammatico che la serie si porta dietro.
Anche perché dopo questa scena i dialoghi continui che l’episodio propina scivolano nel family e nel teen drama sempre più spinto.
Normalmente questa tendenza dello show alla “dialogicità continua” (più volte evidenziata nel corso di questa terza stagione) sarebbe da considerarsi un difetto, però in questo episodio gli autori dimostrano una particolare bravura nell’imprimere ai dialoghi dei personaggi un certo ritmo e una suspense continua per cui non si può certo dire che l’episodio sia noioso. Per lo più questi sono strutturati in maniera tale che l’argomento principale venga deviato con altre discussioni che, in qualche modo, sono però sempre collegate al reale motivo di discussione. Così sono strutturati tutti i dialoghi del trio Wendy-Helen e Darlene (qui di nuovo co-protagonista a tutto tondo come non avveniva da tempo), tutti caratterizzati da una tensione crescente.
Allo stesso modo la relazione tra Ruth e Ben fa un ulteriore passo avanti con la rivelazione del vero motivo dei “cambiamenti d’umore” di quest’ultimo, che ha il merito di renderlo ancora più tridimensionale (anche se la differenza d’accento tra lui e la sorella rimane qualcosa di inspiegabile). La stessa Ruth riprende il discorso (lasciato in sospeso nei precedenti episodi) del difficile rapporto con il fratello Wyatt, sempre più preso dalla sua nuova situazione famigliare con Darlene, in assoluto la coppia più creepy delle serie tv.

“I’ve thought about this conversation a hundred times.”

Tutta questa attenzione ai dialoghi non deve però far pensare che manchi completamente l’azione e i plot twist significativi, come dimostrano le scene di pedinamento a Martin da parte della misteriosa Range Rover nera o l’ultima scena cliffhanger che riapre, ancora una volta, i giochi per quanto riguarda gli affari della famiglia Byrde.
La conseguenza del pedinamento a Marty, ad esempio, è proprio la bellissima scena di confronto finale in cui tutti i membri effettivi della famiglia Byrde si ritrovano a fare giochi da tavolo la sera in una personale “quarantena” che li obbliga finalmente a parlarsi in maniera sincera fra loro, coinvolgendo anche i due rampolli Charlotte e Jonah. Anche perché questi ultimi rappresentano ancora l’anello debole di tutta la narrazione poiché la loro storyline, per quanto costruita decentemente, al momento serve unicamente a mettere in risalto l’antipatia verso il personaggio di Erin mentre il mondo attorno a loro evolve in continuazione.
A parte questo però l’episodio in generale funziona e questo ritmo alternato, fatto di pause dialogiche e plot twist, aiuta nello scorrimento di questo particolare “episodio di raccordo” che s’inserisce in maniera ottimale nell’economia della linea orizzontale di stagione.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Dialoghi e cose non dette
  • La terapista di coppia rimane il miglior personaggio di questa stagione
  • Monologo di Martin in macchina e discorso sulle punizioni
  • Ruth-Ben e l’imbarazzo al risveglio
  • La storyline “teen” rimane ancora la più debole
  • Famiglia Langmore-Snell sempre più creapy!

 

Puntata estremamente dialogica e di raccordo, ma per una volta queste due caratteristiche non sono un difetto, anzi. La famiglia Byrde trova finalmente il tempo per guardarsi negli occhi e chiarire tutte le tensioni interne. Ma se dal lato “privato” c’è finalmente una risoluzione, dal lato “criminale” tutto può ancora accadere…

 

It Came From Mitoachàn 3×05 ND milioni – ND rating
Mi Casa Es Tu Casa 3×06 ND milioni – ND rating

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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