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Extrapolations 1×07 – 1×08 – 2068: The Going Away Party – 2070: EcocideTEMPO DI LETTURA 3 min

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Per salvaguardare la votazione generale di questa recensione si dovrebbe prendere il settimo episodio, “2068: The Going Away Party”, cestinarlo nella sua interezza, e tutto sommato non si avrebbero eccessivi elementi negativi da tirare in causa. Invece purtroppo il settimo episodio fa parte della stagione e quindi deve essere preso in considerazione.
Un obbrobrio narrativo incapace di sfruttare come si dovrebbe tre grandissimi volti del cinema: Marion Cotillard, Tobey Maguire, Forest Whitaker. Un problema che per altro si è protratto per l’interezza dello show perché i nomi altisonanti sono stati tanti in otto puntate, eppure tutti sfruttati in maniera pessima.
Diane Lane, Edward Norton, Indira Varma, David Schwimmer, Meryl Streep, Matthew Rhys: questi alcuni dei nomi che purtroppo si sono visti all’interno di questo show. Evidentemente la necessità di avere del denaro sonante ha prevaricato quella di lavorare per un progetto effettivamente sensato.
Extrapolations, infatti, costruisce le sue basi su un lavoro concettualmente interessante, ovvero trasporre varie storie trattando come argomento comune il cambiamento climatico con il trascorrere degli anni. Un’idea a metà tra il distopico e la denuncia sociale, che a conti fatti si traduce in una serie di puntate simil-Black Mirror che non riescono a creare alcun tipo di interesse.
La trama orizzontale riguardante Nicholas Bilton (Kit Harington) ricollega un po’ tutti i progetti della Alpha mostrati nelle passate puntate (unitamente ai singoli protagonisti), ma manca di mordente e termina con la consueta carica di buonismo in una sorta di happy ending abbastanza rivedibile.

2068: THE GOING AWAY PARTY


Presentare “2068: The Going Away Party” risulta semplice: si tratta del peggior episodio della stagione dove Marion Cotillard ricopre i panni di una germofobica donna pronta ad essere abbandonata dal marito (Forest Whitaker) mentre nel frattempo si lascia andare ad un soliloquio sessuale 1vs1 con Tobey Maguire.
La tecnologia resta talmente sullo sfondo da risultare quasi un di più della puntata. Nemmeno da considerare l’aspetto “cambiamento climatico” dal momento che viene rapidamente introdotto ad inizio puntata e citato in alcuni miseri dialoghi durante l’episodio. Una pessima puntata di Black Mirror nell’universo narrativo di Extrapolations, ecco la tagline con cui si può facilmente descrivere questo episodio.

2070: ECOCIDE E KIT HARINGTON


Leggermente meglio, invece, “2070: Ecocide” che ha dalla sua la fortuna di poter tirare le fila di quanto raccontato nelle precedenti puntate (per quanto pessimo) per tentare di condannare l’inavvicinabile Nicholas Bilton interpretato da un plasticoso e sudaticcio Kit Harington, ancor più impostato del solito.
Soffermarsi sulla prestazione attoriale di Harington sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, probabilmente, ma qualche appunto è d’obbligo.
Evidentemente il buon Kit viene tenuto in considerazione solamente per i ruoli che prevedono un personaggio stitico a livello espressivo, inadatto a trasmettere emozioni a metà tra uomo ed automa. Diversamente risulta difficile spiegarsi le varie nomination ai Globe e agli Emmy, anche perché la sua monoespressività potrà risultare “simpatica” e “divertente” la prima volta, mentre Ygritte gli sussurra “you know nothing, Jon Snow”. Ma dalla seconda, la sensazione è di ritrovarsi di fronte un attore in grado di interpretare una singola tipologia di personaggi e, tra l’altro, nemmeno in maniera così egregia.

EXTRAPOLATIONS È UN BUCO NELL’ACQUA


Il finale, come detto, porta ad un happy ending prevedibile da un certo punto di vista, cercando di lanciare al pubblico il messaggio che la possibilità di sistemare le cose e salvaguardare il pianeta esiste. Il problema, visto il focus su Bilton, sono le multinazionali e l’avidità di denaro che le contraddistingue: la stessa possibilità di ripulire l’aria diventa una chance per Bilton di diventare ulteriormente più ricco.
Nel complesso, tuttavia, la morale alla base dello show risente di una semplificazione estrema ed eccessiva. Si poteva fare decisamente meglio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • I vestiti che si adattano al cambiamento climatico: la giacca dell’avvocato
  • Extrapolations è finito
  • Il settimo episodio nella sua totalità
  • Aver gettato alle ortiche un’ottima idea
  • Kit Harington sudato e di plastica
  • Finale nella sua semplicità estrema

 

Otto ore buttate via? Sì, si può tranquillamente archiviare così questa avventura chiamata Extrapolations.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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