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Thor Love And Thunder recensione
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Thor: Love And Thunder

Ci sono tante risate e c'è spazio anche per essere un po' seri, specialmente nel finale, ma nel complesso questo quarto capitolo del Dio del Tuono è costruito ad hoc per essere un ottimo divertissement fatto di capre urlatrici, fan service e un'ottima CGI.

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Mentre Thor è insieme ai Guardiani Della Galassia in un periodo personale piuttosto buio visto che è alla ricerca di una pace interiore, all’improvviso deve affrontare Gorr, il Macellatore di Dei, un villain che punta ad uccidere ogni divinità esistente. Ad aiutarlo nell’impresa ci sono Valchiria, Korg e l’ex fidanza Jane Foster che ora si fa chiamare Mighty Thor.

Si parla moltissimo di quest’ultima fatica di Taika Waititi, nel bene e nel male. Da un lato c’è chi la reputa troppo comica e quasi parodistica, dall’altro chi è soddisfatto e lo proclama come miglior film di Thor di sempre. Di sicuro sembra che questa pellicola sia piuttosto divisiva ma nessuno commenta il fatto che Thor: Love And Thunder sia addirittura il quarto film sul Dio del Tuono, un nuovo primato per un eroe Marvel che non va assolutamente dimenticato:

  • Iron Man si era fermato a tre;
  • Spider-Man anche;
  • Ant Man e i Guardiani Della Galassia ce la faranno rispettivamente a Febbraio e a Maggio 2023;
  • Captain America, con il nuovo volto di Sam Wilson, ha appena trovato un regista (Julius Onah) per il quarto capitolo.

Il fatto che si stia qui a discutere se questo sia il miglior film di Thor oppure una versione troppo comica fa già capire da sé che questa non è una discussione che ha senso di esistere se si è al quarto film. Certo, una tetralogia non andrebbe fatta se non ci sono delle solide premesse e in questo caso non è che ci sia una motivazione forte alle spalle che la giustifichi però, nel complesso, Waititi fa evolvere ulteriormente il figlio di Odino verso un nuovo stadio della sua esistenza, più maturo grazie a quanto affronta in questa pellicola.

IL MARCHIO DI TAIKA


Già con Thor: Ragnarok, Taika aveva chiaramente fatto intuire che tipo di direzione avrebbe preso Thor sotto le sue mani. Una direzione che all’epoca è stata osannata da chiunque per la capacità di rilanciare un supereroe troppo serio e che non era riuscito a fare breccia nel cuore del pubblico, a parte pochi intimi.
Come c’era da aspettarsi, la formula magica di Waititi non è cambiata e, anche in questo secondo capitolo sotto la sua giurisdizione, Chris Hemsworth è più una fonte di comicità che d’azione, il che non è necessariamente un male. Nel complesso, anzi, è proprio grazie ai tempi comici dettati da Waititi che Hemsworth riesce a tenere in alto una pellicola non malvagia ma nemmeno veramente necessaria per questa Fase 4 del MCU. Senza fare spoiler sul finale, lo scopo del film è sicuramente quello di intrattenere senza prendersi troppo sul serio e nel mentre far evolvere sia Thor che Jane Foster verso una nuova fase della loro esistenza che avrà verosimilmente più senso nel lungo termine per una Fase 5 e 6 del MCU.
Thor: Love & Thunder però è un ottimo miscuglio di divertimento, azione e drama.

What a classic Thor-adventure!

L’IMPORTANZA DI UN VILLAIN CAPACE E DI UN CAST RILEVANTE


La pellicola è una delle più corte del MCU con i suoi 119 minuti di durata. Il che conferma fondamentalmente l’esistenza di una trama che può essere condensata abbondantemente in circa 60-70 minuti, lasciando poi spazio a momenti fini a loro stessi che però rappresentano l’anima del film di Waititi. Un’anima che si riscontra ovunque, da Thor a Korg (la personificazione di Waititi) passando per una Natalie Portman che sembra divertirsi moltissimo nei panni di una novella Mighty Thor ed un Russel Crowe che recita nei panni di Zeus con un accento greco che vale da solo il prezzo del biglietto.
Waititi è ovunque, è il cuore pulsante di un film che vuole intrattenere e che non vuole prendersi troppo sul serio, lasciando ampio spazio ad un’interpretazione sontuosa di un Christian Bale nei panni di Gorr, Il Macellatore di Dei, che appare irriconoscibile sia per il trucco che per un fisico estremamente deperito. Il focus su Jane Foster e la collaborazione con Thor e Valchiria sono importanti e sono anche piuttosto spontanei e fluidi, il che rende il film molto intimo perchè c’è questo legame di fondo che viene riacceso ed allo stesso tempo il pubblico non deve fare alcuna fatica per empatizzare con i vari character perchè sono tutti già ben noti. Il tutto mentre ciascun protagonista combatte una battaglia personale che lo vedrà in una posizione completamente diversa a fine film.


Taika Waititi ha scritto e diretto un film alla Taika Waititi. Ci sono tante risate e c’è spazio anche per essere un po’ seri, specialmente nel finale, ma nel complesso questo quarto capitolo del Dio del Tuono è costruito ad hoc per essere un ottimo divertissement fatto di capre urlatrici, fan service ed un’ottima CGI.
Si capisce che, nell’ecosistema di questa Fase 4 del MCU, non c’è tanto margine di manovra per eventi rilevanti ma Thor: Love And Thunder è piuttosto un nuovo mattone che apre le porte ad un universo più espanso (vedasi la scena post-credit) che sta per passare il proprio testimone a nuovi character.

 

TITOLO ORIGINALE: Thor: Love And Thunder
REGIA: Taika Waititi
SCENEGGIATURA: Taika Waititi, Jennifer Kaytin Robinson
INTERPRETI: Chris Hemsworth, Christian Bale, Tessa Thompson, Jaimie Alexander, Taika Waititi, Russell Crowe, Chris Pratt, Natalie Portman
DISTRIBUZIONE: Walt Disney Studios
DURATA: 119′
ORIGINE: USA, 2022
DATA DI USCITA: 08/07/2022

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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