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Gangs Of London 2×06 – Episode 6TEMPO DI LETTURA 4 min

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Gangs-Of-London-2x06“I’m sorry.”

Gangs Of London alza finalmente l’asticella e si guadagna il primo Bless di questa seconda stagione. E lo fa appoggiandosi al consueto schema narrativo coadiuvato da un ottimo colpo di scena finale. Un aspetto che era mancato nella premiére, quando lo scontro all’interno della casa di Luan si concludeva in maniera abbastanza anticlimatica senza grossi plot twist narrativi.
Qui, invece, lo show cala l’asso ed unisce la trasformazione definitiva di un personaggio (Sean) ad un vero colpo gobbo.

ALLEANZE ED OPPOSIZIONI


Occorre però andare un minimo con ordine. La nuova alleanza tra Koba e Sean sembra funzionare alla perfezione: gli investitori vengono uccisi uno per uno grazie alle informazioni di cui Sean era in possesso. La morte di Singer, inoltre, gli permette di reclamare il ruolo di “king” senza per forza diventare una marionetta in mano ai servizi segreti inglesi. Koba, allo stesso tempo, ha la possibilità di mantenere il titolo precedentemente acquisito (ora in condivisione proprio con Sean), tenendo ben saldo lo scranno su cui siede.
In questo meccanismo apparentemente perfetto c’è tuttavia un grosso problema di approvvigionamento: Asif controlla tutti gli arrivi di eroina a Londra, quindi senza il suo appoggio l’alleanza vale poco. Un famoso mantra si ribalta: il controllo è nulla senza la forza. Dei giochi politici che trovano un nuovo equilibrio con semplicità: Asif è pronto a dare il nullaosta all’alleanza, ma richiede Lale in cambio per poter vendicare il figlio.
Mentre Sean, sentimentalmente legato alla donna, tentenna, Koba la fa prelevare e portare ad Asif che la terrà da lì in avanti in ostaggio.

PUNTI DEBOLI… MA PER UNA VOLTA NON INCIDONO


Parte da questo punto l’intera sequenza riguardante Lale ed Asif che ricopre circa metà episodio e che accompagnerà lo spettatore alla conclusione dello stesso. Una sequenza in grado di far soprassedere al poco interesse che suscitano le varie sottotrame riguardanti Shannon ed Elliot, entrambi pedine momentaneamente fuori dagli schemi e che sembrano desiderosi di carpire solamente le informazioni necessarie alla loro personale sopravvivenza.
Altro spunto interessante è la creazione del nuovo fronte anti-alleanza che si sta delineando sullo sfondo: Ed e Marian, infatti, sembrerebbero essersi riavvicinati dal desiderio comune di estromettere Sean, Koba e Asif dal controllo di Londra. Una possibilità che sancirebbe un tradimento interno alla famiglia Wallace con risvolti possibilmente drastici per tutti.
Ma è Lale e la sua agguerrita lotta per la sopravvivenza a guadagnarsi lo scettro di miglior sequenza dell’episodio: minuti, come detto, molto simili a quelli di Luan con l’unica differenza di un finale che convince e che colpisce lo spettatore.

UNA REGINA, UNA REGINA, IL MIO REGNO PER UNA REGINA!


Sangue, sudore, pallottole, soffocamenti, morte e tradimenti: questo episodio di Gangs Of London ha tutti gli elementi che si apprezzano di questo show.
Lale sembra l’ennesimo personaggio in grado di trarsi in salvo da una situazione al limite dell’umano: ostaggio nella casa di Asif, la donna lotta strenuamente riuscendosi a liberare e fuggire, ormai esanime.
È a quel punto che sullo sfondo, nella serata londinese carica di pioggia, si delinea la figura di Sean, un neo principe azzurro pronto a tradire i propri interessi per salvaguardare la propria “bella”.
Una sensazione che dura giusto qualche minuto perché la camminata lenta, inesorabile e silenziosa di Sean sembra nascondere qualcosa di più. Una rivelazione che non può non colpire: Sean, trasfigurato dal dolore, riconsegna Lale agli uomini di Asif per far concludere all’uomo la sua tanto agognata vendetta.
Il Re ha venduto la sua possibile Regina per il proprio regno. Una lucidità (declinata al potere), quella di Sean, che presenta un personaggio diametralmente cambiato rispetto a quello che lo spettatore aveva conosciuto durante la prima stagione, molto emotivo e che si muoveva in base alle proprie emozioni e sensazioni. E a Londra quello Sean faceva paura. Forse questo Sean, disposto a tutto, dovrebbe fare ancora più paura però.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ed e Marian e la loro opposizione
  • Giochi politici semplici, ma funzionali alla storia
  • La nuova alleanza
  • Lale e la sua fuga
  • Il tradimento di Sean
  • Il finale di puntata con annesso colpo di scena
  • Elliot e Shannon

 

Con uno Sean disposto a fare veramente di tutto pur di tornare a controllare Londra si conclude questo sesto episodio. Una puntata densa che getta le basi per il finale di stagione: Ed e Marian potrebbero raccogliere ulteriori appoggi dalle fazioni scontente del nuovo “regno” (Luan?); Elliot e Shannon continuano a risultare impalpabili; Koba-Sean-Asif è un’alleanza talmente precaria che qualsiasi cosa accada non ci sarebbe di che stupirsi.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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