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Grey’s Anatomy 18×16 – Should I Stay Or Should I GoTEMPO DI LETTURA 4 min

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Grey-s-Anatomy-18x16Grey’s Anatomy non è ancora pronto a salutare definitivamente il proprio pubblico, ma nonostante ciò cerca di creare tutti i presupposti narrativi per poterlo fare in modo decoroso. Almeno questa è la sensazione che si ha dopo aver concluso “Should I Stary Or Should I Go”, sedicesimo episodio di questa stagione, andato in onda dopo un mese circa di pausa. Una fase preparatoria di una conclusione che si continua ad intravedere all’orizzonte ma senza effettivo riscontro: a gennaio lo show della ABC è stato rinnovato per una diciannovesima stagione (Ellen Pompeo ha prolungato quindi di un ulteriore anno il contratto che la lega con il canale), ma non è stato in alcun modo confermato che questa sarebbe stata la chiusura del cerchio.
Eppure, come si diceva poco sopra, le premesse ci sono tutte.

UN TENTATIVO DI CHIUSURA?


Dopo aver accettato l’offerta per il lavoro in Minnesota, Meredith sembra aver trovato ulteriori motivazioni per rimanere e lottare al Grey Sloan visto e considerato che il lato scolastico dell’ospedale è sotto attacco e rischia la chiusura. Il dialogo conclusivo con Nick, disposto a spostarsi momentaneamente a Seattle, sembra far intendere molte più cose di quelle effettivamente dette: Meredith promette che una volta chiusa questa “battaglia” e riabilitato il nome del Grey Sloan, il suo spostamento in Minnesota sarebbe stato immediato e senza ulteriori procrastinazioni. Quasi si volesse intendere, a livello di sceneggiatura, una chiusura dell’arco narrativo di Grey’s Anatomy con l’abbandono di Meredith a Seattle. Forse questo è un tentativo esagerato di voler leggere oltre le righe, ma considerata anche la situazione contrattuale ed i rinnovi con il contagocce (unitamente a degli ascolti sempre alti, ma ormai attestatisi attorno ai 3.9 milioni settimanali) forse non si sta esagerando.
L’alternativa potrebbe essere quella di voler chiudere, invece, solo l’arco narrativo di Meredith predisponendo il tutto affinché la narrazione di Grey’s Anatomy prosegua una volta che il rinomato chirurgo abbandoni Seattle. Strada molto più complicata da battere visto il filo doppio che lega Ellen Pompeo a Grey’s Anatomy e l’idea più volte espressa da parte di Shonda di chiudere tutto una volta che l’attrice avesse deciso di abbandonare. Un limbo tutto sommato piacevole da osservare e che si ripresenta al pubblico con un episodio che risulta difficile immaginare come “episodio di ritorno” visto che la sceneggiatura prosegue spedita con quanto mostrato in “Put It To The Test”. Facilmente la pausa tra i due episodi non era stata inizialmente preventivata.

TEMATICHE MODERNE E SOTTOTRAME DI DUBBIO GUSTO


L’episodio cerca di affrontare tematiche “moderne” quali la sindrome da burnout di Bailey (con cui viene introdotto l’episodio) e la confusione sulla propria identità di genere di Leo (affrontata solo in superficie da Teddy e Owen). Un’ulteriore conferma della “freschezza” narrativa di Grey’s Anatomy da sempre pioniere di determinate tematiche all’interno delle proprie sceneggiature e alla loro esposizione. Bisognerebbe aprire un capitolo a parte riguardo alla validità dell’esposizione, perché non sempre risulta sufficiente o convincente, ma per ora meglio glissare.
Se da un lato c’è questa freschezza a livello di tematiche, dall’altra risulta la consueta ridondanza narrativa: il triangolo amoroso tra Todd, Link e Jo per costruzione non può che richiamare alla mente quello tra Derek, Finn e Meredith delle prime stagioni dello show. Anche se il risultato e l’interesse suscitato nella visione è radicalmente differente.
Altro elemento di poco interesse è sicuramente la diatriba dei fratelli Ndugu, mentre fa piacere rivedere nuovamente in scena Addison, nonostante questa porzione di sottotrama abbia un esito tutt’altro che positivo. Ma il ritorno del personaggio interpretato da Kate Walsh viene utilizzato in maniera sapiente come strumento per far riavvicinare (o quanto meno accorciare i tempi per un confronto) Richard e Meredith, ancora in litigio dopo la decisione da parte della chirurga di accettare l’offerta e lasciare Seattle per andare in Minnesota.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tematiche moderne
  • Un tentativo di chiusura?
  • Nick e Meredith
  • Addison ancora al Grey Sloan
  • Catherine mostra una cattiveria eccessiva nei confronti di Miranda ad inizio episodio, quasi si tentasse di estremizzare il sentimento della Fox per giustificare il burn out lavorativo della Bailey
  • Ndugu brothers
  • Triangoli amorosi

 

Un ritorno che si lascia guardare nonostante il mese di pausa abbia leggermente anestetizzato i ricordi dello spettatore relativamente a cosa fosse avvenuto negli episodi precedenti. Ma questa ultima tranche di stagione potrebbe regalare qualche colpo di scena. O almeno così si spera.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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