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Guardiani Della Galassia Holiday Special recensione
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Guardiani Della Galassia Holiday Special

Questi 42 minuti in compagnia di Kevin Bacon, tra canzoni natalizie e un'ironia di fondo sempre presente, sono piacevolissimi pur non raggiungendo mai dei toni profondi. È giusto gestire al ribasso le aspettative per guardarlo come puro divertissement.

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Peter Quill è ancora depresso dopo la morte di Gamora e per tirarlo su di morale Drax e Mantis, che ha un segreto che cambierà gli equilibri de I Guardiani Della Galassia, decidono di andare sulla Terra per rapire Kevin Bacon e portarlo come dono natalizio a Peter. 

A distanza di poco più di un mese da Licantropus – Werewolf By Night, primo lavoro targato Marvel Studios Special Presentation, come già programmato, questo speciale di 42 minuti scritto, diretto e fortemente voluto da James Gunn arriva a chiudere la tanto discussa e discutibile Fase 4 del MCU dopo il recentissimo Black Panther: Wakanda Forever.
Come si può immaginare, i toni sono nettamente differenti rispetto alla pellicola di Ryan Coogler e anche rispetto allo short-movie di Michael Giacchino che ha preceduto questo speciale. James Gunn infatti ha concepito lo speciale natalizio per essere, per l’appunto, solo e meramente uno speciale natalizio utile a colmare il tempo che separa il pubblico dall’uscita di Guardians Of The Galaxy Vol. 3 e, non a caso, è stato filmato proprio in concomitanza con le riprese della pellicola.
È quindi importantissimo abbassare le aspettative perché la trama è molto surreale, la colonna sonora prende ampiamente il sopravvento su qualsiasi altra cosa e l’obiettivo è semplicemente quello di passare un po’ di tempo con Drax, Mantis, Star-Lord e Kevin Bacon senza prendersi troppo sul serio. Esattamente come ci si aspetterebbe da un Christmas Special.

It’s Kevin Bacon! He’s not a loser. He’s great. We don’t hate him at all…

KEVIN “THE LEGENDARY HERO” BACON


Chi scrive ha un debole particolare per le pellicole in cui attori reali interpretano sé stessi a causa di una metateatralità veramente difficile da spiegare ma che ha il suo perché. Vedere Kevin Bacon che interpreta Kevin Bacon non è una novità (l’ha già fatto in due episodi di Will & Grace, Bored To Death e SMILF) ma è sempre un piacere specialmente perché, come in questo caso, il tutto è in chiave comica e fa riferimento a delle frasi ricorrenti che sono state dette da Peter Quill nelle precedenti pellicole di James Gunn.
L’incipit dello speciale natalizio nasce proprio da questo, ovvero portare in scena una commedia senza troppe pretese che possa intrattenere senza prendersi sul serio. La sceneggiatura è prettamente impostata per sostenere il ritmo comico sorretto per lo più dal Drax di Dave Bautista, Kevin Bacon è un escamotage interessante per rendere il tutto ancor più surreale ma è palese che l’approccio sia molto superficiale e che, in fondo, non ci sia poi molta sostanza oltre alla mole di easter eggs, luci natalizie e battute.

L’IMPORTANZA DELLA COLONNA SONORA NATALIZIA


Molto probabilmente nessuno conosce gli Old 97’s visto che è un gruppo specializzato in alternative country music, ma la band di Dallas è una delle componenti più piacevoli di questo short-film diretto da James Gunn e merita di essere portata in auge con la canzone “I Don’t Know What Christmas Is (But Christmastime Is Here)” che diventa un instant classic piuttosto orecchiabile ed ironico.
Gunn, come ricordato anche di recente nel suo Peacemaker, investe moltissimo nella colonna sonora che diventa praticamente come un character aggiunto all’interno delle sue pellicole e produzioni, quindi non c’è da sorprendersi se la soundtrack regna sovrana anche in questo speciale. Per l’occasione, però, Gunn ha contattato direttamente gli Old 97’s per scrivere la canzone d’apertura e poi riciclare anche la canzone di chiusura “Here Is Christmastime” cantata da Kevin “The Legendary Hero” Bacon sempre insieme alla band. Il gruppo di Dallas, che qui è accreditato come Bzermikitokolok & The Knowheremen visto che vivono nel Knowhere che i Guardiani hanno comprato da Il Collezionista nella pellicola precedente, non è stata una scelta casuale per il regista che su Spotify ha creato addirittura una playlist di 26 brani dedicata a loro.

DUE MINUTI (O ANCHE MENO) DI TRAMA ORIZZONTALE


A seconda di come ci si approccerà a questo speciale di James Gunn si potrà essere o piacevolmente divertiti o parzialmente soddisfatti, il tutto sempre in base alle aspettative. Per quanto il regista sostenga che questi 42 minuti siano estremamente propedeutici alla visione dell’ultimo capitolo della sua trilogia per via di alcune informazioni presentate qui appositamente per non occupare ulteriore spazio nel Volume 3, non si può non constatare come ci sia un po’ troppo disinteresse nei confronti della trama in generale.
Il grande segreto di Mantis, svelato già all’inizio dello speciale, è sicuramente interessante e cambierà alcuni equilibri nel gruppo di Star-Lord ma rappresenta l’unica connessione ad una trama orizzontale a cui Gunn non fa praticamente mai riferimento e che rende quindi questo short-movie anche non necessario nell’economia del MCU. Il che, oggettivamente, dispiace e fa un po’ riflettere.


Nell’insieme, il risultato è piuttosto piacevole e fa passare una gradevole mezz’ora abbondante allo spettatore che si fa coccolare da una colonna sonora veramente eccellente, un Kevin Bacon molto autoironico e un’ironia sempre molto particolare. Il Save Them All è abbondante e avrebbe potuto sfociare anche in un Thank ma è giusto non farsi prendere troppo dall’entusiasmo vista e constatata la profondità della trama che, comunque, deve essere considerata nell’insieme.

 

TITOLO ORIGINALE: The Guardians Of The Galaxy Holiday Special
REGIA: James Gunn
SCENEGGIATURA: James Gunn
INTERPRETI: Chris Pratt, Dave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, Vin Diesel, Bradley Cooper, Sean Gunn, Old 97’s, Michael Rooker, Kevin Bacon
DISTRIBUZIONE: Walt Disney Studios
DURATA: 42:′
ORIGINE: USA, 2022
DATA DI USCITA: 25/11/2022

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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