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La Ruota Del Tempo 1×04 – The Dragon RebornTEMPO DI LETTURA 3 min

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Recensione La Ruota del Tempo 1x04Nelle scene d’azione all’inizio dell’episodio, viene introdotto un nuovo, intrigante personaggio: un falso Drago Rinato.
Falso in quanto le sue abilità, nell’incanalare l’Unico Potere, sono “luce di cerino” in confronto al “sole rovente” costituito dai poteri del vero Drago.
L’arrivo di Logain Ablar fornisce innanzitutto l’alibi per mostrare la città di Ghealdan, dove si combatte. Una battaglia a difesa della città fortificata è ingrediente irrinunciabile per una storia che si voglia mettere sulle orme di Tolkien.
(Nota a margine: questi flashback, introdotti a schiaffo, non sono sempre facilissimi da ricollegare a quanto già mostrato, soprattutto per chi non ha letto i libri. D’altronde, sono forse l’unico modo per spiegare quello che va spiegato senza appesantire eccessivamente il passo della narrazione.)

AES SEDAI, SEZIONE AFFARI INTERNI


Per affrontare degnamente il nuovo nemico, le Aes Sedai devono allearsi, spianando il più possibile le divergenze esistenti al loro interno. Sono infatti divise in correnti, come se fossero un partito politico, distinte dal colore degli abiti che indossano.
Le differenze fra le fazioni toccano, ad esempio, i rapporti uomo – donna. Le Blu, a cui appartiene Moiraine, hanno un Guardiano sempre al loro fianco, con cui possono stringere un rapporto profondissimo. Le Rosse a cui appartiene Liandrin, invece no.
Per quanto riguarda i progetti più propriamente politici, ciascuna delle fazioni ambirebbe a mettere le mani per prima sul Drago Rinato.
Una percentuale consistente del minutaggio dell’episodio è dedicata a spiegare storia (antica di oltre 3000 anni) e funzionamento dell’Aes Sedai. Non a caso, in questo mondo fantastico, l’associazione svolge il ruolo di azione sullo scacchiere economico e sociale tradizionalmente destinato a regni comandati da monarchi.

MAGIA


La parte di spiegazioni geo filosofiche risulta quindi, tutto sommato, soddisfacente per chi si prende un minimo d’impegno nel seguire e nel memorizzare quanto i personaggi snocciolano via via.
La parte dedicata più specificamente alle scene d’azione, ai combattimenti a colpi di magia, è invece essenziale per la riuscita della puntata, in quanto scuote il pubblico dal quieto torpore spesso associato all’ascolto di una lezione scolastica. Purtroppo però la resa in CGI del Potere incanalato, benigno o maligno che sia, non è nulla di memorabile. Si vedono spirali logaritmiche, ma non c’è quel senso di meraviglia di quando Van Gogh le immortalò nel suo famoso dipinto Notte Stellata.
A parte la soddisfazione di vedere eliminato Logain Ablar, comunque, la battaglia finale porta con sé la morte della Aes Sedai verde, con conseguente dolore del suo Guardiano Stepin. Occasione per mostrare il legame profondissimo di cui sopra.

RESTO DEL MONDO


Sempre restando in tema di misteri e magie, va citato anche l’attacco subito da Mat e Rand alla fattoria, ordito dai Fades e preceduto da visioni abbastanza inquietanti nella loro indeterminatezza. Scena molto utile allo sviluppo dei personaggi e far affezionare a loro gli spettatori.
Per abbandonare, almeno per qualche momento, l’oscurità e vedere un po’ di mondo alla luce del sole, ci sono invece le scene ambientate tra i nomadi con cui viaggiano Egwene e Perrin. Sono sempre un momento importante per parlare di stili di vita “alternativi”. In un certo senso, una frase del tipo: “Se avrò convinto due persone (a praticare i principi della non violenza), avrò lasciato il mondo migliore di come l’ho trovato” è ricca di valore religioso – spirituale più di tutte le parole e le opere dei Manti Bianchi e non solo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Spiegazione di come funziona l’Aes Sedai
  • Ghealdan
  • Logan Ablair
  • La resa in CGI del Potere incanalato

 

L’introduzione di un falso Drago conferisce all’episodio e a tutta la storia un sapore particolare. (Per chi non lo sapesse, anche ai tempi di Gesù c’erano diversi personaggi dichiaratisi Messia. Si intendeva un eroe a cavallo capace di sbaragliare i nemici). Alvaro Morte interpreta bene il personaggio, dandogli un certo spessore e rendendolo credibile, se per sconfiggerlo ci vuole l’unione di qualcosa come sette Aes Sedai pienamente addestrate.
Per il resto, permangono le difficoltà già rilevate in una precedente recensione, quelle relative al bilanciamento fra momenti d’azione, in cui procede la trama e momenti di spiegazione, utili a capire tutti gli intrecci e i retroscena della vicenda.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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