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Mike 1×03 – LoverTEMPO DI LETTURA 4 min

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Mike-1x03Come è facile intuire dal titolo, “Lover” si allontana momentaneamente da quello che è stato il racconto legato al ring per addentrarsi nella vita sentimentale di Mike Tyson. A soli 20 anni Tyson deteneva il titolo mondiale della WBC (World Boxing Council) per quanto riguarda i pesi massimi e un anno più tardi ottenne anche il titolo della WBA (World Boxing Association), unificando le due cinture. Un obbiettivo all’interno della vita di un pugile che rappresenta il traguardo finale della propria carriera. Ma Mike era ancora incredibilmente giovane, affamato, desideroso di rivalsa e, soprattutto, senza una vera guida per riuscire ad arginarne i limiti umani.
La morte di Cus viene mostrata all’interno dello show come il primo tassello che va a scalfire quella che poteva essere una carriera fatta principalmente di successi piuttosto che di eccessi. La mancanza di una figura paterna si ripercuote sull’incapacità di Mike nell’avere giudizio, ma si tratta di una debolezza umana più che chiara: per una persona che arrivava da una situazione famigliare decisamente complicata, privato di padre, madre e con parenti totalmente assenti, gli alti introiti derivanti dalle svariate vittorie dal ring rappresentavano forse più una fonte di problemi che altro.

…OR MAYBE I WAS JUST 21 AND HORNY


La mancanza di Cus segue quella del padre per quanto concerne l’importanza: Mike si lascia soggiogare dai soldi e dall’amore verso le donne. Oppure, come banalmente dice lui: “Or maybe I was just 21 and horny”. L’episodio presenta la storia d’amore tra Mike e l’attrice Robin Givens ed il tentativo di quest’ultima (insieme alla madre) di cercare di rendere edotto il pugile di tutte le persone che si stavano approfittando di lui dal lato economico.
Come si appuntava nella precedente recensione determinate tematiche, per quanto siano strettamente correlate all’ambito drama (vedi le varie dolorose perdite di Tyson), vengono stemperate dalla rottura della quarta parete da parte di Trevante Rhodes. Una scelta interessante che addolcisce in un certo tal senso il racconto ed è da apprezzare, soprattutto per evitare che lo show finisca con l’essere uno dei consueti biopic drammatici che in televisione o al cinema vengono propinati.
È chiaro, tuttavia, che l’equilibrio tra i vari elementi della vita di Tyson deve riuscire a reggere il colpo. Inutile appuntare che “Lover”, prettamente riguardante la vita sentimentale del campione come si diceva, finisca con intrattenere meno rispetto ai due precedenti che raccontavano della rincorsa al titolo dei pesi massimi. Un leggero rallentamento narrativo che però si traduce in un aspetto fondamentale della storia di Tyson, soprattutto se si tiene in considerazione che il quinto episodio ha come titolo “Desiree” (in riferimento a Desiree Washington). Era importante iniziare a presentare allo spettatore il modo di rapportarsi con le donne da parte di Mike, soprattutto considerato il “movimentato” matrimonio con Robin Givens.
All’interno della puntata viene riproposta in maniera piuttosto accurata (e più corta) la famosa intervista del 1988 con Barbara Walters in cui in diretta televisiva il carattere violento e crudo tra le mura domestiche di Tyson veniva esposto pubblicamente (l’uomo verrà descritto come maniaco depressivo, stato confermato poi dai medici). E trova spazio anche un piccolo richiamo il “suo libro”, Fire And Fear: The Inside Story Of Mike Tyson in cui l’uomo ammette di aver colpito Robin. E per la precisione: “that was the best punch I’ve ever thrown in my entire life”.

UN UOMO CHE HA PERDUTO LA STRADA


Una persona violenta, senza guida, con a disposizione più soldi di quelli che poteva effettivamente spendere ed una serie di amanti inimmaginabile. Una descrizione sicuramente non lusinghiera, ma che poco si discosta da quello che tv e tabloid dell’epoca ritraevano.
L’enfatizzazione forse c’è, ma sembra diluirsi in maniera impercettibile all’interno di un racconto sempre al limite tra surreale e vero. Mike Tyson, nonostante tutto, continuava a macinare vittorie su vittorie senza trovare alcun tipo di ostacolo tra lui e il fare la storia del pugilato. Ma forse il vero problema è proprio il suo carattere ed il suo stile di vita scellerato che emerge prepotentemente in un episodio in cui viene anche mostrato più che egregiamente il suo essere vittima delle persone che ama e che hanno provato a gestirlo a proprio vantaggio.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Episodi concentrati
  • Rottura della quarta parete
  • La serie interminabile di amanti di Mike
  • Trevante Rhodes
  • La storia d’amore con Robin Givens per iniziare a presentare il rapporto di Mike con le donne
  • Poco pugilato
  • L’imbarazzante semplicità con cui Mike riusciva a conquistare una donna semplicemente posandole lo sguardo addosso

 

La valutazione della puntata risente semplicemente dell’alto livello dei due precedenti episodi in grado di far convivere sia il racconto della vita fuori dal ring di Mike, sia quella legata ai vari incontri. Ma il format degli episodi da circa mezz’ora continua a rendere questo prodotto godibile e facile da seguire.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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