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The Peripheral 1×03 – Haptic DriftTEMPO DI LETTURA 4 min

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Recensione The Peripheral 1x03Giunti al terzo episodio di The Peripheral, il senso di confusione del precedente non viene di certo mitigato e lo spettatore si trova nella stessa posizione della protagonista. L’impressione che Scott B. Smith sia ancora alla fase delle presentazioni e non ancora a quella della chiacchierata conoscitiva è forte e di certo non porta a niente di buono. Non è ancora possibile giudicare, però, se The Peripheral sarà un terribile flop o un incredibile successo.
Con “Haptic Drift” sembra proprio che Smith si sia impegnato moltissimo nel creare delle suggestioni ma lo scopo al momento è sfuggente: a questo punto ciò che serve è forse qualche risposta e non altre domande.
Il grande enigma di Aelita, “where snow last fell in London”, non crea grosso interesse per la sorte del personaggio e l’intero episodio sembra un momento di passaggio bello e buono.

UN DÉJÀ VU DAL FUTURO


Infatti nel presente, la storia e le azioni dello spregiudicato Corbell Pickett sono volte a chiarire il suo ruolo nel prosieguo della narrazione e a inserirlo definitivamente tra gli antagonisti. A questo almeno dovrebbe servire il flashback sul suo passato, quando era ancora un rivenditore d’auto in fase di espansione nell’ambiente della malavita. La malvagità e la noncuranza dei sentimenti altrui, dimostrata qui con il nipote Jasper ancora adolescente, e il controllo serrato sulla provinciale Blue Ridge Mountains del 2032 non sono caratteristiche così distintive da rendere Pickett un personaggio su cui incentrare un flashback, almeno al momento. Queste caratteristiche stereotipe erano evidenti già dal pilot!
I secondari Jasper e Billy Ann non aggiungono nulla se non ulteriori domande su quale potrà essere la portata del loro ruolo in futuro oppure se, esaurito lo scopo, si eclisseranno.
Flynne e Bartold, invece, in questo terzo episodio si trovano proiettati ciascuno nel proprio ambito di competenza: la prima nella periferica e il secondo nella protezione della famiglia. L’uso sconsiderato del denaro da parte di Bartold solleva numerosi dubbi sulla serietà e sanità dell’ex Marine. Ciò che disturba veramente, però, è la curiosa disinvoltura con cui si muove dalla protezione armata di casa propria alla tavola del più grande criminale della città che riesce a minacciare come se fosse il suo secondo lavoro e, soprattutto, come se tutto ciò gli piacesse. Senza parlare del personale (cioè i suoi compagni d’armi) a costo zero che ha a disposizione e l’arsenale bellico disponibile da subito.
A questo punto è evidente che il personaggio di Chloë Grace Moretz porti avanti la narrazione e sembra voler guidare lo spettatore verso una migliore comprensione di quanto sta visionando.

Flynne Fisher: “Hey, what’s it fell like when you link up with your haptics?”
Bartold Fisher: “Uh… It’s hard to describe. Why you asking?”
Flynne Fisher: “Well, I think I did it. Or I guess something similar to it. With Wilf. You know?”
Bartold Fisher: “You better be careful, now.”
Flynne Fisher: “Why?”
Bartold Fisher: “It takes training to handle a merge. Folks can get lost in it.”
Flynne Fisher: “Lost how?”
Bartold Fisher: “Well, two souls coming together as one can kind of feel a lot like love, if you don’t know any better. Haptic drift, that’s what they call it.”
Flynne Fisher: “Right.”

Infatti, è con Flynne che viene approfondito il concetto del “Flusso Aptico“, che dà il titolo all’episodio e che allude chiaramente alla connessione tra presente e futuro. Ma era davvero necessario presentare il concetto come “unione di anime” o “qualcosa di simile all’amore”?

UN FUMOSO FUTURO


Nel futuro le cose sono ancora meno chiare. Che Wilf Netherton avesse un lato oscuro o comunque dei segreti era evidente come anche il suo legame con Aelita anche se non si poteva di certo immaginare un coinvolgimento familiare. La scena patetica del momento della scelta per l’adozione dei due bambini, che devono accettare i compromessi dei signori West pur di essere presi, aggiunge qualcosa alla psicologia di quello che dovrebbe essere un amico di Flynne e sulla ricercata numero uno della Londra del 2099.
Se, quindi, da un lato sono stati chiariti scopo e intenzioni di Wilf, dall’altro rimangono ancora oscuri quelli del resto del gruppo e l’obiettivo reale di Cherise, a quanto pare mente dell’RI.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il concetto di flusso aptico…
  • Un’ottima Chloë Grace Moretz
  • Il paesaggio urbano della Londra del 2099
  • …il concetto di flusso aptico 
  • La storyline che sa di fin troppo visto di Pickett
  • Lo scopo dell’introduzione vera e propria di Jasper e Billy Ann
  • L’atteggiamento fin troppo troppo disinvolto di Bartold
  • Troppe storyline aperte e nessuna risposta

 

The Peripheral si muove ancora in acque torbide, rischiarate dalle apparizioni del paesaggio urbano della Londra del 2099 che continua ad affascinare.

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La notte sognivaga passeggia nel cielo ed il gufo, che mai dice il vero, sussurra che sono in me draghi ch'infuocano approdi reali e assassini seriali, vaghi accenti d'odio feroce verso chiunque abbia una voce e un respiro di psicosfera che rende la mia indole quanto mai nera. Però sono simpatica, a volte.

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