);

Scandal 3×02 – Guess Who’s Coming To DinnerTEMPO DI LETTURA 5 min

/
()
In tutte le serie tv ad
un certo punto si ha bisogno di staccare la spina e di immergersi nella vita
dei protagonisti. Nel corso delle precedenti stagioni di Scandal, ci è stata
raccontato il passato, chi più chi meno, degli altri protagonisti, ma mai nulla
su Olivia e la vita che conduceva prima di lavorare per Cyrus Beene e il
Presidente. Finalmente, dopo un’anticipazione avuta nella
season premiere, ci
viene presentato e raccontato il rapporto che lei aveva con suo padre, mettendo
in scena spezzoni di vita risalenti a 5 anni prima. Shonda Rhimes ha la
capacità di non perdere mai di vista l’obiettivo e di mantenere, nonostante la
possibilità di divagare grazie al tanto materiale a disposizione, sempre un
filo conduttore che unisce tutte le varie trame e i salti temporali.
Molte
volte assistiamo a telefilm poco riusciti per delle mancanze che si vengono
inevitabilmente a creare quando gli autori mettono troppa carne “a cuocere” e
perdono di vista il tema centrale; per la Rhimes, invece, è un gioco da ragazzi:
i suoi telefilm non conoscono battute d’arresto, ma solo salite per arrivare in
cima e raggiungere la perfezione. Il rapporto turbolento
con il padre risale alla morte della madre di Olivia, quando Liv è stata letteralmente
mandata via da lui perché distrutto dal dolore e incapace di gestire questa
nuova situazione. La puntata però comincia con la volontà, soprattutto da parte
del signor Pope, di riallacciare e rapporti con la figlia. E così fanno il
patto della domenica: il padre le pagherà gli studi di legge e ogni domenica
andranno a cena insieme.
Lo stesso concetto lo si può ritrovare nelle cene del
venerdì sera a casa Gilmore, anche se queste sono meno divertenti! In concomitanza,
ogni domenica Olivia incontra Huck alla Union Station quando lui era ancora un
barbone. Sono scene familiari, anche perché spesso ci è stata raccontata la storia
dell’ex killer, ma mai come Olivia sia venuta a conoscenza di ciò che realmente
era. Huck dopo aver salvato Olivia da una rapina, le confessa di essere un
assassino che ha lavorato per un ufficio “inesistente” della CIA chiamato B-613.
Ed è da questo momento che Liv comincia le sue indagini fino ad arrivare a
scoprire che “The Comand”, altro non è che suo padre. La scelta di confrontare
le diverse cene e di mettere in risalto il cambiamento dell’uomo quando viene
smascherato dalla figlia, risulta vincente. Assistere a trasformazioni di
questo tipo è la colonna portante dell’intero telefilm, niente è ciò che sembra:
Huck non è un barbone; il signor Pope non si occupa di fossili … questo è
Scandal, un telefilm che non si occupa solo della vita sessuale del Presidente,
c’è di più dietro al suo bel faccino, molto di più!
Siamo nel periodo della
convivenza tra Olivia e Edison Davis, colui che conosciamo prima come
componente del Comitato di Intelligence e poi come leader della maggioranza del
Senato. Olivia accetta di sposarlo per intimidire il padre e riavere indietro
Huck, rapito dal B-613 perché ha rivelato notizie top secret.
Da come ci era
stata presentata la storia tra Liv e Edison, sembrava che la sua fine fosse
stata dovuta all’innamoramento tra lei e Fitz. Così non è. Ely Pope, non avendo
gradito la sottointesa minaccia, rilascia Huck, ma cerca di uccidere Edison che
viene ricoverato d’urgenza in ospedale a causa di un “incidente” con l’automobile.
In più costringe la figlia a lasciarlo e a rompere il fidanzamento se vuole che
lui continui a vivere.
Tutta la storia che
presenta il passato di Olivia si accompagna al presente, infatti non possiamo
dimenticare la situazione ancora irrisolta tra il Presidente e la sua presunta
amante Jeannine Locke. Tutto dipende, come sempre, da Liv. Deve decidere:
salvaguardare l’onore di Jeannine e di conseguenza negare la sua relazione con
il Presidente o salvare la vita di Jake Ballard? Se Jeannine vince, Jake muore!
Queste sono le condizioni poste da suo padre, il cui unico obiettivo e la
salvaguardia della Repubblica. A salvare la situazione è lo stesso Presidente
che, per la prima volta in tre stagioni, si comporta come il Capo degli Stati
Uniti ed esime Olivia dal prendere una decisione così difficile (anche se aveva
già scelto Jeannine costringendo comunque Fitz a salvare Ballard), con una
conferenza stampa ammette la sua relazione extraconiugale con la Locke avendo
intuito che non sarebbe mai riuscito a salvare il suo amico di marina
percorrendo altre vie. Ballard viene liberato davanti la porta di Liv e
finalmente lo ritroviamo nel telefilm. Ammetto di aver sempre fatto il tifo per
l’attore Scott Foley sin dai tempi di Felicity dove, come in questo caso,
risultava sempre la seconda scelta della donna amata.

PRO:

  • Ci viene finalmente
    presentato e spiegato il rapporto tra i due Pope
  • Lo smascheramento del padre e la sua reazione
  • Fitz per la prima volta
    reagisce e tira fuori le sue “palle presidenziali”
  • Il ritorno di Jake
    Ballard
CONTRO:
  • I gladiatori in doppio
    petto molto nell’ombra
  • La frase di Cyrus: “Il
    Presidente degli USA non può andare nella terra del bunga bunga” (riferendosi
    all’Italia) è fuori luogo
  • La reazione violenta di
    Huck nei confronti di Olivia, speriamo non perdi il controllo
La Rhimes non poteva
chiudere questa puntata senza qualche colpo di scena in più. Ecco che, grazie
(o per colpa) della curiosità di Quinn, Huck scopre che Ely Pope è “the Comand”.
La reazione nei confronti di Olivia non è stata delle migliori, dobbiamo
aspettare di vedere cosa succederà nella prossima puntata e come Huck reagirà a
questa scoperta: in fin dei conti non ha ancora superato ciò che gli hanno
fatto al B-613.

VOTO EMMY

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

Rispondi

Precedente

The Walking Dead 4×01 – 30 Days Without An Accident – Calma Apparente

Prossima

Glee 5×03 – The Quarterback

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.