);

Scandal 3×04 – Say Hello To My Little FriendTEMPO DI LETTURA 4 min

/
()
Le cose migliori sono
sempre alla fine di un qualcosa: il panorama dopo una lunga salita in montagna;
il traguardo raggiunto dopo aver percorso svariati chilometri; la promozione
ambita dopo anni passati a far caffè ai tuoi colleghi; una famiglia dopo anni
in attesa della fatidica proposta di matrimonio. La fine, però, è altrettanto
importante del percorso, delle scelte fatte,
delle strade non prese.
La foto scelta per
questa quarta puntata “Say Hello to My Little Friend” diventa emblema della
fine della stessa, ma anche la fine di un percorso fatto e sicuramente l’inizio
di qualcos’altro. Fa parte della natura umana questa continua ricerca del
miglioramento; la staticità e l’accontentarsi non fanno per noi: bisogna
guardare avanti! Tutti i protagonisti di Scandal cercano di farlo, tranne
Olivia che preferisce buttarsi nel lavoro vecchio stile e seguire il caso di un
senatore (pincopallo) presumibilmente implicato in un omicidio. Dopo aver preso
conoscenza del potere che Rowan Pope ha su di lei e non solo, decide di far
finta di non sapere, di non conoscere Jake Ballard e di fare la perfetta figlia
modello. All’opposto invece troviamo il Presidente degli Stati Uniti d’America,
Fitzgerald Thomas Grant III, che finalmente fa passi da gigante prendendo di
petto le situazioni e non lasciandosi più intimorire dalla grande realtà che lo
circonda. Uno dei personaggi che in questa terza stagione apprezzo maggiormente
è proprio lui, a dispetto di tutte le critiche da me rivoltegli nelle
precedenti stagioni.
Anche se molti
telespettatori preferiscono e sempre preferiranno un ritorno alle origini, tipo
i casi vecchio stile, l’amore tormentato tra Liv e Fitz, io preferisco quando
un telefilm presenta un’evoluzione sia nella trama che nei personaggi. E, in
questa nuova stagione, stiamo assistendo proprio a questo.
Vediamo un Fitz che,
dopo essere venuto a conoscenza della morte di Peter Foster (ricordate il pacco
scartato da Huck nella precedente puntata?), decide di fare un funerale
privato, meglio dire “in sordina”, ma di tutto rispetto ad un ex pilota della
marina. Peter Foster era colui divenuto scomodo al signor Pope, colui che era a
conoscenza della verità sull’operazione Remington. Ormai questa famosa
operazione risulta ridondante e, grazie alle ricerche di Jake e Huck, pian
piano scopriamo di cosa si tratta e il perché di questa sua falsa inesistenza.
Dalle ultime ricerche veniamo a conoscenza che a pilotare l’aereo durante
l’operazione non era stato Peter Foster, come risulta nei documenti ufficiali, ma
Fitz. Sta di fatto che lo stesso Cyrus consiglia al Presidente di non scavare
nel passato per non rischiare che il fondo della scatola, accuratamente
riposta, venga a galla. Cosa ha combinato il pilota della marina diventato
Presidente? Questo per ora non importa, importa ciò che vediamo nell’ultimo
minuto: un Fitz che decide di ignorare i consigli di Cy e di presentarsi con le
sue guardie del corpo (che trovo sempre molto divertenti) “nientepopodimeno”
che da Rowan Pope.
Quest’ultima scena,
come altre prese qua e la, mi ha fatto apprezzare in pieno una puntata
risultata un po’ piatta, soprattutto per la volontà di Liv di ignorare. E,
sebbene finalmente abbiamo ritrovato i famosi “gladiatori in doppio petto” la
cui mancanza cominciava ad essere insopportabile, non ho lo stesso apprezzato
la scelta di staticità di Liv e questo suo ritorno alle origini per il senso di
protezione che le trasmetteva. “I don’t know what i am” (Non so più cosa sono)
confessa Liv a Jake poco prima di baciarlo. Importante notare la scelta del
cosa e non del chi, ormai lei si sente un oggetto nelle mani del padre, non più
una persona, una figlia. Speriamo che Liv superi presto la sua paura
(legittima) nei confronti del padre … lei non può, non deve, subire questa
situazione. Lei è Olivia Pope.
PRO:

  • Le “palle presidenziali”
    di Fitz vengono sempre più utilizzate e messe in mostra.
  • Abby e David di nuovo
    insieme: finalmente.
  • La collaborazione tra
    Huck e Jake.
  • La cerimonia del
    funerale, una scena toccante con il giusto sottofondo musicale. 
  • Il personaggio
    di Peter Foster non ha avuto molto spazio nella stagione (qualche minuto in 2
    puntate), ma è ciò che è successo prima dell’inizio della serie di Scandal ad
    avere importanza.
CONTRO:
  • Staticità di Olivia e
    il suo voler “non sapere”.
  • Il ritorno ai casi
    vecchio stile. L’avrei più apprezzato se fosse stato davvero per i soldi e non
    per la sua paura del padre.
  • Quinn come Huck?
  • “Era glaciale 2” tra
    Olivia e Fitz.
Come non sottolineare
il bacio tra Liv e Jake, “Il triangolo no” diceva un famoso cantante. Qui di triangoli
amorosi ne abbiamo due. Ciò che non riesco a capire è il perché Olivia e Fitz
si siano così allontanati o per meglio dire, perché Olivia si sia cos’ allontanata
da Fitz. Sembrerebbe una rottura più profonda che della semplice distanza presa
dopo lo scandalo, si vede dalle chiamate, le uniche che permettevano ad
entrambi di parlare liberamente dei propri sentimenti, ora diventate fredde e
formali. 

VOTO EMMY

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

Rispondi

Precedente

Arrow 2×03 – Broken Dolls

Prossima

Downton Abbey – Episode Five

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.