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Suits 5×02 – CompensationTEMPO DI LETTURA 3 min

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“Compensation”, un titolo che si riferisce certamente ai compensi e salari di cui si parla profusamente, ma anche ad un concetto di rivalsa. 

Dopo i toni decisamente sentimentali della season premiere, questo episodio parte subito facendoci capire che Suits è tornato pienamente in carreggiata, esattamente secondo gli standard delle scorse stagioni. Il discorso del matrimonio di Mike e Rachel tocca già da subito il punto “contratto prematrimoniale”. Non è, ovviamente, il modo più dolce e romantico per esprimere le preoccupazioni di un padre verso la sua bambina, ma è perfettamente in tono con quanto questo telefilm ha sempre dato, quindi è corretto che ritorni così nei suoi schemi.
Se questa sottotrama sembra complicarsi poco e risolversi in breve, tutt’altro discorso è quello fra Donna e Harvey, con Louis di mezzo. Questa parte suscita dei secchi e profondi no: certo, il gioco del fregarsi l’un con l’altro è ingrediente essenziale di Suits, ma vedere Louis compiere gesti simili e diventare una minaccia peggiore di tanti nemici esterni (affrontati in passato e sconfitti con successo) è difficile da accettare. Pensiamo al Louis che piace tanto quando cita Shakespeare e che regala a Donna una preziosa collana, gesti che fanno quasi dimenticare come quei disgraziatissimi calzoni a palloncino del Cinquecento farebbero sfigurare qualsiasi mister Universo. Insomma, anche se Jessica non lo guarderà forse mai con quella luce negli occhi che riservaad un Harvey, tanto per dire, lui è “di famiglia”, quindi fa più male ancora vederlo così. Fortunatamente, sul finire dell’episodio, le cose sembra si siano spianate. La storia, però, non è finita: Jack Soloff può regalare grandi soddisfazioni come villain e sicuramente nelle prossime puntate ricoprirà un ruolo di primissimo piano, in fin dei conti, adesso, siamo ancora all’inizio della stagione.
Soddisfazioni ancor più grandi possono provenire dalla nuova segretaria di Harvey, Gretchen. Scelta perché donna di mezza età, in sovrappeso, tra un mazzo di giovani con fisico invidiabile, dimostra subito di sapere il fatto suo e se ne esce col battutone da incorniciare: “I prefer my men manly.“. A Harvey “uomo Vogue” Specter. Ok, donne diverse gusti diversi. Piace però pensare che questa frase poterebbe essere articolata come: “Ok, incanala bene la tua virilità: invece di ostentare indifferenza, vai da Donna. Sono quattro parole ‘Tu – torni – da -me’. Non è difficile.” La signora, d’altronde, ha dimostrato subito di avere un gran fiuto, quello tipico della vera, perfetta segretaria.
Comunque, tutto dà la voglia di seguire la prossima puntata per vedere come si svilupperanno le storie. Stiamo parlando di un telefilm, quindi stiamo discutendo di una cosa che rappresenta l’essenzialità, però a volte anche questa essenzialità viene trascurata, quasi dimenticata, quindi se la si denota è bene renderla palese. Se poi magari entrassero in scena degli antagonisti come quelli interpretati nelle scorse stagioni da Michelle Farley, Conleth Hill ed Eric Roberts, per una trama orizzontale spiccatamente legale, tanto meglio. Può essere lecito sperare qualcosa dalla sottotrama di Mike che deve difendere 200 nullatenenti? Niente di meglio di una comune minaccia esterna allo studio per ricompattare i ranghi.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La nuova segretaria di Harvey e perché é stata scelta
  • Jessica Pearson: non solo arbiter elegantiarum, ma anche ago della bilancia in tutti i conflitti interni
  • Robert Zane ha già preso in simpatia il futuro genero? Potere del pollo fritto
  • No, Louis no
  • Sempre in attesa di un grande antagonista esterno per una trama orizzontale seria
Dopo la sgambatura dell’inizio di stagione, si comincia a carburare. Le potenzialità ci sono e gli sviluppi non sono del tutto prevedibili, esattamente tutto ciò che si potrebbe desiderare.
Denial 5×01 2.1 milioni – 0.6 rating
Compensation 5×02 2.26 milioni – 0.6 rating

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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