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Suits 5×09 – Uninvited GuestsTEMPO DI LETTURA 5 min

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Suits mette a segno un altro punto con questa “Uninvited Guest”. L’ospite indesiderato ovviamente è Hardman (ma anche il burattinaio Forstman evidentemente, o forse i potenziali invitati illustri del matrimonio di Rachel e Mike) e per quanto, come già detto, il ripescaggio di vecchi personaggi metta in luce una certa mancanza di originalità da parte di Korsch e soci, il pubblico gli è così “affezionato” (in qualità di villain) che non può che far piacere ritrovarselo di fronte e vederlo interagire con gli avvocati che tanto lo odiano. Con Hardman gli autori hanno deciso di andare sul sicuro perché consente loro di ripercorrere dinamiche già viste e già di successo per le storyline che garantiscono una buona dose d’azione, complotti e interazioni d’effetto, grazie alla caratterizzazione di un personaggio – costruita quando gli autori non erano ancora a corto di idee – pienamente riuscita e che dà ancora spazio per sviluppi. Avendo mostrato il passato di Hardman con l’odierna Pearson-Specter-Litt (il colpo di stato ordito con Jessica nei confronti dei vecchi name partner, i soldi rubati allo studio per le cure della moglie, la storiella extra-coniugale e tutti gli scambi di colpi bassi quando aveva tentato la riconquista del “trono”) il suo redivivo desiderio di vendetta nei confronti di Jessica non appare così incomprensibile, o meglio, esagerato, come potrebbe facilmente sembrare. Lo stesso non si può dire per Forstman. Questi personaggi piatti che fungono da “cattivi” solo per il gusto di essere cattivi, vanno bene in un cartone animato forse, ma in un prodotto televisivo di un certo livello e per un pubblico sopra i 10 anni, decisamente no. Che uno se ne stia beatamente in prigione ad architettare un piano solo per vedere il nemico in ginocchio dimettersi dallo studio, sembra una cosa un po’ ridicola; non è che stiamo parlando di vendette tra criminali, ma di personaggi realistici in un mondo realistico che compiono azioni realistiche; e questa di Forstman non sembra poi così realistica. Forstman non avrà la potenza scenica di Hardman, ma l’obiettivo del suo inserimento è stato probabilmente quello del colpo di scena inaspettato, visto che ormai era caduto (giustamente) nel dimenticatoio. Così come vi erano caduti Sidwell e Gianapolus, prontamente ripescati anch’essi per questa puntata “amarcord“. Se la mancanza di idee si mostra in tutta la sua impellenza in questo tripudio di vecchi personaggi dimenticati, d’altra parte è evidente anche l’abilità nell’amalgamarli con dialoghi brillanti e sagaci in stile Suits (su tutti lo scambio al bar Harvey-Mike culminante in “I didn’t say you peed in his bonsai. I said you pissed in it. What are you? Five?“). Queste piccole perle lasciate qua e là servono a far ricordare che l’anima dello show non è (più) una trama orizzontale avvincente, ma i brillanti personaggi che ne sono protagonisti. Un episodio come in questo caso, che lascia a fine visione la soddisfazione di dire “Anche oggi Harvey e Mike hanno citato un film cult!” o “Jessica ha fatto il culo a tutti!” va apprezzato nonostante ci si renda conto dei buchi di originalità nelle storyline orizzontali di matrice legale (trend iniziato ormai da più stagioni con il caso Hessington Oil).

Gran parte della puntata comunque è stata dedicata alla parte “drama”: si parla evidentemente del matrimonio di Rachel e Mike. Anche qui il tirare di nuovo in ballo il “segreto” di Mike dà un lato fa storcere il naso a chi ne ha abbastanza di vederlo ripescare ogni qualvolta ci sia bisogno di smuovere un po’ le acque, dall’altro ha aiutato a mostrare finalmente un punto di discontinuità nella storyline tutta “sole, cuore, amore” dei to be coniugi Ross (se tutto va bene). Incredibilmente anche Rachel è riuscita a dare il meglio di sé, pur nel solito contesto di lagna e pianti; questa volta la giovane Zane ha dimostrato carattere sia affrontando la madre e ferendola pur di proteggere il suo amato, sia confrontando poi Mike (pur se da lui indotta) e mostrandosi coraggiosa nell’ammissione della sua fragilità. Questa volta non si poteva tralasciare di ricordare il segreto, perché evidentemente il suo essere un “impostore” avrà delle ripercussioni sulla vita della futura moglie. Ma soprattutto, dato che eventuali ostacoli al matrimonio ce li saremmo aspettati, è stato sicuramente più indovinato utilizzarne uno che abbia seriamente (e a ragione) messo alla prova i sentimenti tra di loro, che qualcosa di campato nell’aria come un/una ex che spunta da chissà dove proprio in fase di preparazione (poteva essere un modo per gli autori di inserire un nuovo personaggio ma sarebbe stato inopportuno oltre che, forse, anche più facile del rimettere in gioco il segreto).

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • “You really should try one of these standing desk. It’s better on the back for a woman of your age.” “This is a standing desk for a man of your height.”
  • Hardman e le interazioni con il resto della ciurma
  • Rachel per la prima volta nella storia dello show dimostra un certo carattere
  • Il ripescaggio del “segreto” che non sa di stantio
  • Ripescamenti di troppi personaggi dal passato; dov’è finita l’originalità?

Un’altra puntata che segue il trend positivo di questa stagione di Suits, anche se non si può fare a meno di notare che la mancanza di nuove idee – soprattutto sotto forma di nuovi personaggi in ambito legale – continua a farsi sentire. Finché si riesce a compensarlo con altri elementi positivi, come in questo episodio, va ancora bene. Poi chissà.

Mea Culpa 5×08 2.30 milioni – 0.7 rating
Uninvited Guests 5×09 2.29 milioni – 0.6 rating

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