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The ABC Murders 1×02 – Episode 2TEMPO DI LETTURA 4 min

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La figura di Hercule Poirot, forse il personaggio più famoso della penna di Agatha Christie, è stato spesso utilizzato nel mondo del cinema e della televisione, quindi si cercherà di giudicare questa nuova miniserie targata BBC nello specifico, senza fare troppI paragoni con le opere precedenti.
La bellissima sigla, seppur breve, che apre ogni episodio non è seguita purtroppo da una regia audace la quale, nonostante non presenti sbavature a livello tecnico, si limita a fare il proprio compito. Visti gli omicidi, le indagini e le dinamiche narrative, si poteva osare molto di più. Nessuno si aspettava un nuovo Sherlock, data l’ambientazione negli anni ’30, tuttavia la sensazione di staticità è ben presente ed è un peccato visto che il ritmo narrativo, al contrario, non è male e riesce a tenere alta l’attenzione  dello spettatore.
Il ragazzo di strada che insulta Poirot poiché straniero e l’astio razzista che emerge in diversi dialoghi, sono poi frutto di un clima non proprio idilliaco di quel periodo. Vista l’attualità, con il crescente razzismo e il risorgere di movimenti xenofobi di estrema destra in tutta Europa, non farà male un piccolo ripasso di storia su cosa significasse quella spilla con un tuono inscritto in un cerchio: l’unione Britannica dei Fascisti (British Union Of Fascist) conosciuta con l’acronimo BUF, il cui simbolo si vede spesso durante l’episodio nelle spille portate da diversi personaggi, venne fondata dal ministro laburista Sir Oswald Ernald Mosley e da diversi fuoriusciti dal Partito Conservatore nel 1932, in concomitanza con l’ascesa del nazionalsocialismo in Germania e la dittatura fascista in Italia.
Un movimento vicino al Partito Nazionale Fascista di Benito Mussolini, tanto da adottare presto la camicia nera, simbolo del fascismo italiano, come propria uniforme. Nel 1936, anno dell’aggressione italiana all’Etiopia, duramente condannata dalla Società delle Nazioni, quella di Mosley sarà l’unica formazione politica britannica a sostenere apertamente l’impresa. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e l’entrata in guerra dell’Italia nel 1940, come avversaria della Gran Bretagna, il Parlamento britannico varò una legge ah hoc contro la BUF, decretandone lo scioglimento e l’illegalità. Piccola curiosità, Oswald Mosley era il padre di Max Mosley, ex presidente della FIA e figura di spicco all’interno della Formula Uno.

 

“A train carrying refugees from Belgium was held at a siding, waiting for a driver. One of the passengers got tired of the long delay and his mother went into labour. Luckily for mother and baby, Mrs Alice Ascher, who owns a nearby tobacconists, was able to offer the newborn boy a full wardrobe of bootees and shawls. The baby was delivered by another passenger on the train, one M Hercule Poirot”

 

In questo episodio, caratterizzato da una splendida interpretazione di John Malkovich, le location scelte sono perfette, per una resa degli anni ’30 nel Regno Unito molto convincente, tra la ricostruzione storica e quella visiva che creano un ottimo connubio. Il serial killer viene mostrato in tutte le sue ossessioni e manie compulsive e rispetto ai primi due omicidi, questa volta gli autori decidono di mostrare l’assassinio, senza che accada off-screen come è stato per le prime due vittime.
E ‘interessante notare poi come l’utilizzo dei flashback, oltre a caratterizzare meglio Poirot, si ricollega anche al presente con alcuni indizi riguardanti il killer che perseguita Hercule e il clima d’odio xenofobo che imperversa nella Gran Bretagna dell’epoca. Per quanto riguarda Alexander Bonaparte Cust, l’interprete è Eamon Farren, sconosciuto ai più ma non a Recenserie, visto che l’attore australiano ha interpretato Richard Horne nella terza stagione di Twin Peaks. La performance attoriale è sicuramente di livello, nonostante i pochi dialoghi, la mimica facciale di Farren rende al meglio le manie e il carattere ossessivo di Cust.

“Mes enfants, ce sois – tonight – we have prepared a murder of unparalleled and macabre savagery, of reckoning and revelation! For you, this is a game, but for me, it is my calling. I catch killers. Actual killers. Tomorrow I will hunt them again – I will follow their trails of blood, but, mes enfants, tonight blood will be our entertainment.”

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ottima ricostruzione sia dal punto di vista storico che per le location scelte
  • Buon ritmo narrativo, la puntata non annoia
  • Sigla molto bella
  • John Malkovich perfetto nel ruolo così come Eamon Farren
  • Buon utilizzo dei flashback
  • Regia poco audace, si poteva fare di più viste le dinamiche narrative

 

Un ottimo episodio per “The ABC Murders” che conferma tutti i punti di forza dell’episodio precedente, ma manca ancora qualcosa per la puntata perfetta. Per ora un sentito ringraziamento.

 

Episode One 1×01 ND milioni – ND rating
Episode Two 1×02 ND milioni – ND rating

 

 

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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.

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