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The Blacklist 5×22 – Sutton Ross (No. 17)TEMPO DI LETTURA 5 min

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Dom:She may not know your secret, but she knows you’ve got one. She’s never gonna let it go“.

Sicuramente questo season finale avrà fatto felici diverse categorie di spettatori. La prima è quella dei fans della coppia Aram e Samar. Lui appare semplicemente meraviglioso nel dialogo con l’infermiera, senza per questo smettere di essere un membro essenziale della Task force. Lei si risveglia e accetta di sposarlo. Conoscendo lo stile della serie, non ci sarà una dolce puntata interamente dedicata al matrimonio, ma l’importante è che i due stiano insieme e, soprattutto, vietatissima si spera sia l’incursione di qualcuno per uccidere uno dei due sposi il giorno delle nozze. Usare un simile mezzuccio non avrebbe senso, perché, a pensarci bene, l’eliminazione di Tom Keen ha avuto la funzione di fornire a Lizzie il propellente per arrivare alla verità; la tragica morte della fidanzata di Ressler ha avuto la funzione di dare una trama più corposa alle vicende del povero Donald e di prepararlo a diventare il secondo marito di Lizzie, mentre un ulteriore assassinio non avrebbe senso. Gli agenti Navabi e Mojtabai hanno la stoffa adatta e una corposa storia alle spalle, per cui possono stare in piedi da soli.
Una seconda categoria a cui tocca una gioia di dimensioni notevoli è quella di chi ha sostenuto la Teoria dell’Impostore sin dalla prima stagione, messo in sospetto da tutta una serie di piccoli indizi, come ad esempio le reticenze e incongruenze di Red nel parlare del suo passato in Marina, o i suoi comportamenti sospetti nei riguardi dell’amico Sam, a cui aveva affidato Lizzie da crescere. Viene infatti svelata, dopo un anno di paziente attesa e di caccia continua, l’identità dello scheletro riesumato a Tansi Farm: appartiene al vero Raymond Reddington, ucciso, a quanto pare, dalla sua piccola Masha. Il personaggio interpretato da James Spader è dunque qualcuno che ne ha preso il posto molti anni fa, qualcuno di cui non si conosce, per adesso, il vero nome.
Tecnicamente, il modo in cui si giunge alla grande rivelazione è decisamente soddisfacente, imputabile solo di qualche lungaggine. Per dirla tutta: il modo in cui viene spiegato, alla fine, l’ingegnoso piano grazie al quale l’agente Keen ha incastrato Red per arrivare a conoscere di chi siano le ossa -con ripetizione delle scene già viste da una diversa prospettiva- è servito più che altro a riempire il minutaggio dell’episodio, anche se dà gioia a chi aveva già previsto un simile plot twist.
Emotivamente, ci si può prendere un attimo per pregustare anche solo la possibilità di rivedere ancora Brian Dennehy e Fiona Dourif l’anno prossimo, poi si aprono scenari emotivi e narrativi vertiginosi.
Le domande, infatti, si affollano: chi è, dunque, l’uomo che si è arreso all’F.B.I. nel 2013 e perché ha preso l’identità di Raymond Reddington? Qui, la speranza è che almeno lui si ricordi chi è. Sarebbe troppo triste vederlo dimentico di sé, come il personaggio interpretato da Glenn Close nel film Albert Nobbs. Qual è allora l’origine del suo rapporto di rispetto, fiducia e grande stima con nonno Dom, ex agente Oleander? Non è passo da poco essere andato da lui per bruciare resti umani compromettenti.
La prossima stagione, inoltre, si aprirà con Lizzie contro Red, determinata a distruggerlo. Questa posizione della ragazza non ha alcuna giustificazione razionale, perché, in fondo, lui si è dimostrato pronto, una volta di più, a dare la vita per lei e il suo tanto amato Tom Keen (bello rivederlo sotto forma di fantasma) è entrato nella sua vita proprio per volontà del Concierge del Crimine. Si può comprendere solo considerando tante sofferenze ed una mente sconvolta. Ciò toglie subito il sorriso dalle labbra di chi shippa Lizzington e magari già fantasticava la nascita di un legame romantico tra i due, non essendo lui il padre. Pare invece destinato a rinforzarsi il rapporto fra le due ragazze Reddington.
Lo showrunner Jon Bokenkamp, comunque, si è sentito in dovere di rassicurare chi ha seguito con passione la serie fin qui: in fondo, questa svolta è stata preparata sin dall’episodio pilota, prova ne siano i piccoli indizi di cui si parlava sopra; nel prossimo futuro James Spader sarà ancora lì, pronto ad infondere al suo personaggio la solita dose di charme, carisma e simpatia, come ha fatto dal 2013 a questa parte.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Aram, semplicemente meraviglioso nel dialogo con l’infermiera
  • Samar si risveglia, addirittura confetti in vista
  • La semplice possibilità di rivedere anche l’anno prossimo Fiona Dourif e Brian Dennehy
  • Gioia per gli indomiti sostenitori della Teoria dell’Impostore
  • Un po’ troppi indugi sulla via della verità
  • Lizzie contro Red: dagli uomini della sua vita ha imparato il peggio

 

Formulare una teoria dopo solo poche puntate di uno show: fatto. Mantenersi fedeli ad essa per mesi e anni: fatto. Vederla infine confermata e godere come antilopi: fatto! Conclusa col botto la quinta stagione, The Blacklist dà appuntamento al suo pubblico per il gennaio 2019. La NBC ha infatti deciso di trasmettere i nuovi episodi senza le tipiche, lunghe pause di settimane fra un blocco e l’altro. Nuova sarà anche la collocazione, al venerdì, dopo Blindspot. I fans da un lato non sono felicissimi di dover sopportare un’attesa così lunga, dall’altro, sperano che questo darà agli sceneggiatori più tempo per scrivere ottimi copioni. Nella quinta stagione, infatti, se un tono generale spesso più leggero, rispetto alle precedenti, è stato decisamente apprezzabile, certe lungaggini lo sono state molto meno, per quanto gestite con gran classe. Si è sentita anche la mancanza di grandi monologhi come l’indimenticato “One More Time“.

 

Lawrence Dane Devlin 5×21 4.96 milioni – 0.8 rating
Sutton Ross 5×22 5.18 milioni – 0.8 rating

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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