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The Blacklist 9×10 – Arcane Wireless (No. 154)TEMPO DI LETTURA 4 min

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I have macaws. (…) They can live to be 60 and Mango needs the ointment for her beak disease and Princess is more demanding than an opera singer with allergies on opening night. I … I need to be there for them.

Nell’era di Internet, si dice banalmente, di segreto non c’è più nulla. Tutto lascia piste digitali, può essere recuperato e pubblicato. Tutto nutre i cosiddetti Big Data, con gravi preoccupazioni per la privacy e la libertà del cittadino.
Come però dimostra l’episodio in questione, non è una bella prospettiva nemmeno quella di una rete di telefonia cellulare completamente criptata e non rintracciabile, da mettere al servizio, per esempio, di un trafficante di essere umani operante in quattro continenti.
Si giustifica quindi un pronto intervento della Task Force.

HEDDIE E ARAM


Solitamente, i sacri voti sono castità, povertà e obbedienza.
Del primo, in questa puntata non si ha notizia. Aram è un bell’esempio del secondo, fin troppo. Deve rintracciare il suo mentore, F.J. Powell. Si viene così a sapere che l’agente Mojtabai ha rinunciato ad una sontuosa buonuscita, quando ha lasciato il settore privato per restare con il Bureau. Addirittura, nel finale, propone Powell per sostituirlo nella carica da lui lasciata vacante.
Si sfiora l’esagerazione. Con 4 milioni di dollari, se avesse voluto, Aram avrebbe potuto fare molte opere di bene.
Heddie è invece esempio di obbedienza, perché è pronta ad affrontare 20 anni di galera, pur di non tradire Red, le basta avere i suoi pappagalli.
Comunque, personaggi così limpidi fanno un bel contrappunto a quanto accade nella fase finale dell’episodio.

DOPPI E TRIPLI GIOCHI


I maneggi gestiti da Marvin Gerard per scarcerare Heddie sono ancora il meno.
L’avvocato è ormai l’interlocutore ufficiale di Red, quando ci vuole qualcuno addentro alle segrete cose, in grado di dire quello che pensa in faccia al Concierge del Crimine. Prima c’era Lizzie. Gerard è inoltre sospettato di tramare per distruggere il suo datore di lavoro, ma questo aggiunge solo pepe a tutta la vicenda.
La vera rivelazione bomba arriva nei minuti finali: l’Arcane Wireless è, in realtà, un’operazione sotto copertura dell’F.B.I., di cui la Task Force non è stata informata, a causa dell’ambiguità dei suoi rapporti con Raymond Reddington.
Quest’ultimo, in definitiva, ha agito per difendere i propri interessi, anche a danno di quelli della collettività.
Meglio ancora, architetto di tutto il piano governativo è F.J. Powell.
Insomma, un finale così eleva il tono di tutto l’episodio e riporta lo show verso quella sana “zona grigia“, suo marchio di fabbrica.

 E SONO DIECI!


In questi giorni, i fans hanno avuto non solo il piacere di un nuovo capitolo della storia dopo qualche settimana di stop, ma anche l’annuncio del rinnovo di The Blacklist per una decima stagione. Annuncio giunto per bocca dello stesso James Spader.
Dato il momento storico, con la ripresa di ricette consolidate come Law & Order e C.S.I., la decisione ci sta tutta.
Starà solo agli sceneggiatori sfruttare degnamente l’occasione. Il ritorno, piano piano, all’ambiguità morale, anche senza Lizzie, è un primo buon segno in questa direzione. Si potrebbe poi approfittare del tempo prolungato per far crescere la promettente Sami Bray, giovanissima interprete di Agnes. Qualcuno, scherzando, diceva che si sarebbe arrivati a vederla diventare super spia e, se va avanti così, accadrà.
Si potrebbe anche fare tornare Samar Navabi: se della malattia di Red non si parla più, perché si suppone che la sciamana l’abbia guarito (o quanto meno vegli sul buon funzionamento delle terapie), potrebbe guarire anche lei e fornire una gradita presenza femminile alla storia.
Intanto, però, è urgente rafforzare la trama orizzontale dello show, quest’anno piuttosto flebile.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Aram
  • Heddie
  • F.J. Powell, ben interpretato da Dan Shor
  • Colpo di scena finale
  • Trama orizzontale praticamente non pervenuta (vaghi accenni ad un’indagine sulla morte di Lizzie)
  • Occorre un’autorevole presenza femminile
  • Malattia di Red sparita senza nemmeno spiegare cosa fosse

 

Il colpo di scena conclusivo dà all’episodio la sua ragion d’essere. L’ambiguità morale viene messa in contrasto non con personaggi pittoreschi, ma con figure integerrime nel portare avanti le proprie convinzioni. Questo non stona e fa ben sperare per il futuro, ovvero per la seconda parte di questa stagione e per la decima, dove The Blacklist dovrebbe toccare il traguardo delle 200 puntate.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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