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This Is Us 5×06 – Birth MotherTEMPO DI LETTURA 4 min

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This-Is-Us-5x06Come era facile preventivare considerato il finale della precedente puntata, questo sesto appuntamento si ritrova ad approfondire ulteriormente il personaggio di Randall facendo luce sul personaggio di Laurel Dubois, la madre biologica. Un episodio sommariamente costruito attorno al desiderio di rinvigorire il passato di Randall dandogli delle basi più solide: “Birth Mother” apre uno spaccato su di un pezzo di storia completamente diversa rispetto a quella raccontata fino ad ora. Il giovane non è frutto di un amore terminato malamente tra i sobborghi delle città con due genitori più dediti alla droga che all’amore verso il sangue del loro sangue. Laurel ha finalmente un volto tangibile, che respira, non più riverso a terra vittima di un’overdose letale.

LAUREL DUBOIS


Laurel Dubois è la figlia di una famiglia abbiente, colta ed acculturata, gentile e disponibile. Una rappresentazione diametralmente opposta rispetto a quella prefigurata fino ad ora (la donna veniva vista come la prima causa dell’abbandono di Randall). Interessante da questo punto di vista l’intento dell’episodio, ossia tentare di far empatizzare il pubblico con Laurel mostrandola fin da bambina (quindi innocente). Anche i Dubois, esattamente come Jack Pearson, risentono sulla loro pelle degli effetti della guerra del Vietnam: il fratello maggiore di Laurel muore sul fronte. Così facendo viene meno l’ultima barriera tra la ragazza ed il padre-padrone che le imporrà il matrimonio con un uomo a lei sentimentalmente distante a cui seguirà la fuga e successivo incontro con William sul fatidico bus più volte menzionato.
Un passato turbolento e che aiuta a dare uno spessore ad un personaggio altrimenti colpevolizzato per un solo avvenimento che, tra l’altro, lo spettatore ha avuto modo di scoprire ad inizio di questa recensione essere un falso mito.
Sì, perché Laurel non muore affatto di overdose, ma anzi fa in tempo ad essere ospedalizzata, andare in prigione, scontare la propria pena, tornare a casa dal suo primo amore, ammalarsi gravemente e morire. Il tutto mentre Randall si affliggeva il cuore a casa Pearson perché sentiva di essere solo al mondo.

HAI E L’INSINDACABILITÀ DEL TEMPO


A narrare le vicissitudini di Laurel, che come giustamente puntualizzato da Beth potrebbero tranquillamente diventare un podcast di sicuro impatto, ci pensa l’uomo orientale mostrato nelle precedenti puntate. Hai, infatti, è il primo amore di Laurel, ossia il ragazzo a cui propone di fuggire insieme per sottrarsi dal matrimonio imposto dal padre ma che per responsabilità nei confronti della propria famiglia non può accettare. Il ritorno a casa di Laurel, funestata visibilmente dagli effetti della droga, ma accudita come fosse una figlia dalla zia, è dolce-amaro: Hai è ancora lì, al mercato esattamente come se nulla fosse cambiato. La vita sembra essersi cristallizzata lì, ma Laurel ne è diventata una sorta di spettatrice esterna: Hai ha trovato una donna, si è sposato ed il matrimonio gli ha dato dei figli da amare ed accudire. Laurel affronta l’insindacabilità del tempo in tutta la sua grandezza.
Interessante il parallelismo tra Laurel e Randall visto e considerato che entrambi i personaggi, in momenti chiaramente differenti della loro vita, affrontano il loro passato.
Detto di Laurel, il figlio come reagisce alla notizia che la madre non era effettivamente morta di overdose come raccontatogli da William anni prima? Colto impreparato, Randall sembra reagire con violenza mostrandosi scontroso e dubitando dell’amore di William e Laurel nei suoi confronti, salvo poi essere riportato alla ragione da Beth e da Hai.

ERA DAVVERO NECESSARIO?


Per quanto l’affresco narrativo, il desiderio di approfondimento della serie e la costruzione in sé rendano “Birth Mother” un episodio di ottima levatura ad inficiare il tutto ci pensa un problema di base: c’era davvero la necessità di riportare in vita la madre biologica di Randall dopo cinque anni? Una evidente necessità chiaramente non c’era considerato il parco personaggi su cui può contare This Is Us e sulle sottotrame ancora in attivo. C’era forse la necessità di movimentare la vita di Randall? Tra l’occupazione pubblica, il movimento Black Lives Matter, litigi vari con Kevin, sedute dallo psicologo ed il suo avvicinarsi alla figura di suocero (se si considera Deja) verrebbe da pensare di no. Ma evidentemente tutto questo non era sufficiente per i piani narrativi che gli sceneggiatori sembrano avere in mente per Randall. Il punto che determinerà quanto possa essere utile questa sottotrama legata alla madre biologica verrà determinata dai successivi episodi e dalla costruzione della stagione, ma per ora lascia l’amaro in bocca di uno spunto interessante presentato forse nel momento sbagliato. Anche se vedere Randall, forse per la prima volta, sentirsi parte viva della sua stessa vita è qualcosa che sotto sotto non può che far felice il pubblico e dare giustizia a Sterling K. Brown, sempre egregiamente calato nella parte.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Randall e Laurel
  • La storia di Hai
  • La scena del lago ed il finale di puntata con tanto di “incontro” tra madre e figlio
  • Era necessario riportare in vita la madre biologica di Randall? Non si tratta forse di un eccessivo azzardo?

 

Una sufficienza raccolta grazie ad una mastodontica prova di Sterling K. Brown e poco altro. Forse le scene del lago ed il relativo parallelismo tra Laurel e Randall bastano per elevare la puntata di qualche punto, ma resta il dubbio sulla reale utilità di quanto mandato in onda.

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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