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True Detective 1×05 – The Secret Fate Of All LifeTEMPO DI LETTURA 4 min

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La cosa bella di True Detective è il suo apparire come un distillato di soli 8 episodi purissimi, dove ogni sequenza, inquadratura, battuta fa letteralmente godere lo spettatore. Ci si entra talmente dentro che improvvisamente vorremmo diventare tutti quanti fumatori accaniti o spararci un bel drink. Eppure alcuni passaggi, nell’economia della storia, sono necessari. Questo “The Secret Fate Of All Life” riesce ad essere abbastanza spiazzante nella sua improvvisa frattura. L’inizio è in piena continuità con “Who Goes There” e per una buona porzione di episodio ci sembra di seguire esattamente il filo della storia che ci ha tanto preso nei precedenti quattro episodi.  Brillantissima la contrapposizione tra il racconto dei due attempati detective e i loro effettivi ricordi. Si ha quindi il delitto perfetto nei confronti dei due assassini. Interessante che a compierlo (almeno quello a sangue freddo) sia Hart che sublima così la sua discesa negli inferi, visibilmente percettibile dietro la maschera da poliziotto modello e impeccabile padre di famiglia. Completata così la demonizzazione di un finto santo e la santificazione di un povero diavolo. Ad aggiungere “colore” a questo fosco paesaggio che abbiamo avuto il piacere di conoscere, si aggiunge il particolare dei bambini seviziati. Particolare tanto scabroso da portare i due protagonisti a vivere la loro fetta di gloria (con riconoscimenti ben diversi tra i due, a dire il vero).
A questo punto, sgominati i probabili colpevoli del delitto iniziale, davanti ai nostri increduli occhi spettatori, si manifesta un nuovo pilot. Ci troviamo di fronte a quelle radicali interruzioni che, nella narrazione, caratterizzano spesso cambi di tempo. Si inizia ad andare veloce, molto veloce. Passano gli anni e così anche gli eventi: la separazione e la riconciliazione di Hart, gli interrogatori e la nuova donna di Rust.
Potrebbe farci storcere il naso questo improvviso calo di tensione narrativa ed effettivamente, nell’economia dell’episodio, qualcosa ne risente. Un’ottima atmosfera alla Lynch mantiene sicuramente lo show al suo elevatissimo standard, ci si accorge però immediatamente che lo sceneggiatore ha schiacciato il tasto dell'”avanti veloce” per farci arrivare ad un altro punto caldo della narrazione. Con l’accenno da parte dei detective “del presente” di un nuovo corpo simile a quello del 1995 e con la vicenda personale tra Hart e Rust, già avevamo avuto motivo di credere che le vicende si sarebbero spostate in un passato più prossimo. Ed effettivamente queste vicende sembrano essere imminenti. Sicuramente uno spettatore della seconda ora, che si divorerà gli otto episodi in un sol boccone, non risentirà di questo cambio improvviso. Noi, almeno fino al prossimo episodio, pur continuando a leccarci i baffi per ciò che la HBO ci ha donato, rimarremo con la sensazione di spaesamento che avviene dopo un’improvvisa accelerata.
Spaesamento è la parola chiave, visto anche l’enigmatico finale. Noi sappiamo, percepiamo che Rust non può essere colpevole. L’ottusità degli “odierni” detective è abbastanza palese. Ma di cosa si può essere mai sicuri? Rust che tira fuori i guanti per studiare le esoteriche creazioni dentro la scuola abbandonata, dovrebbe essere rassicurante. Però vediamo chiaramente Hart che inizia a nutrire qualche dubbio. Ecco, c’è da riconoscere che il cliffhanger in questo caso è veramente ben riuscito. La particolarità è che non ci troviamo di fronte ad un cliffhanger tra episodio ed episodio, ma tra episodio e resto della stagione. Cosa succederà ora non possiamo proprio neanche lontanamente immaginarlo, certo che però se si sta attenti, mentre l’inquadratura si allontana si può scorgere quella stella nera di cui farneticava Ledoux prima di essere ammazzato. E non è un caso.

PRO:

  • Sempre qualità sopraffina, in tutto e per tutto
  • Contrapposizione racconto-ricordi
  • Confronto con i due satanisti pazzi
  • Cliffhanger estremo
  • Interessante la vicenda della figlia di Hart.
CONTRO:
  • Improvviso cambio di rotta che porta ad un inevitabile calo di tensione
  • A questo punto si creano delle aspettative altissime per i restanti tre episodi e potrebbe non essere un bene.

 

Seppure con lo stranissimo anti-climax ci troviamo di fronte ad un episodio di invidiabile fattura e il voto non può che risultare positivo. La rottura degli schemi, tra l’altro, può anche non essere visto come elemento negativo. Tutto sta nel vedere come Pizzolatto e co. si giocheranno la conclusione della storia.

 

Who Goes There 1×04 1.99 milioni – 0.8 rating
The Secret Fate Of All Life 1×05 2.24 milioni – 0.9 rating

 

VOTO EMMY

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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