Shrinking 2×01 – 2×02 – Jimmying – I Love PainTEMPO DI LETTURA 5 min

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Recensione Shrinking 2x01Le relazioni umane, soprattutto quando attraversate dal dolore e dai cambiamenti, costituiscono un terreno insidioso e profondamente complesso. Spesso, le narrazioni fittizie fungono da lente attraverso cui indagare le sfide universali legate al senso di colpa, alla paura e all’incessante desiderio di connessione.
All’interno di questo panorama sicuramente si inserisce Shrinking, che con l’avvio della sua seconda stagione continua a scandagliare con arguzia le dinamiche emotive dei suoi protagonisti. Lo fa, però, mantenendo quella leggerezza che ha reso la serie un successo, pur approfondendo le tensioni sotterranee che animano le vicende umane rappresentate.

PAURA D’AMARE


La nuova stagione riprende esattamente dove si era interrotta la prima: Jimmy, in seguito alla tragica parabola di Grace, vive nel tormento costante di un possibile fallimento professionale. Il senso di colpa che lo attanaglia viene esplicitato nella forma onirica di un burrone dal quale Paul, il collega e mentore, sembra pronto a buttarlo giù. L’idea di aver contribuito, anche indirettamente, all’azione violenta di Grace lo divora, trasformandosi in un costante sottofondo che ne condiziona il comportamento. È proprio questo conflitto interno che segna l’avvio della stagione e che permette una profonda esplorazione della vulnerabilità di Jimmy, mascherata dietro la solita facciata di leggerezza e sarcasmo che tanto lo caratterizza.
Parallelamente, Paul si trova ad affrontare il proprio percorso di crescita. Interpretato molto bene da Harrison Ford, il personaggio vive una fase molto delicata della sua vita, resa ancora più complessa dalla sua relazione con Julie. L’uomo, ormai gravato dalla consapevolezza dei propri limiti fisici imposti dal Parkinson, si trova di fronte alla necessità di accettare l’amore, un compito che appare più difficile di quanto sembri. Il loro scambio di “ti amo” è un momento di profonda umanità, in cui la paura della malattia e della vulnerabilità si scontrano inesorabilmente con la speranza di una felicità possibile, seppur incerta.

TERAPIA D’URTO


Sul fronte delle relazioni, l’interazione tra Jimmy e Gaby assume una nuova centralità in questi primi episodi. Gaby, ormai desiderosa di costruire qualcosa di più stabile, si scontra con la riluttanza di Jimmy a impegnarsi seriamente. Questo conflitto, che si sviluppa in modo tanto naturale quanto inevitabile, porta a galla una tensione latente che esplode in diversi momenti. Al fianco di questa evoluzione, emerge la figura di Liz, la cui intrusione nel rapporto tra Jimmy e Gaby assume contorni tanto comici quanto ossessivi. Le dinamiche tra i personaggi vengono così arricchite da una serie di episodi che oscillano tra il surreale e l’umoristico, senza mai perdere di vista la profondità emotiva che anima i protagonisti.
Recensione Shrinking 2x02Uno dei personaggi più enigmatici della serie, Sean, continua a giocare un ruolo centrale nell’equilibrio narrativo e, dopo aver trovato una certa serenità lavorando nel food truck con Liz, si vede costretto a confrontarsi con il ritorno di un vecchio compagno dell’esercito, un incontro che riapre ferite mai del tutto rimarginate. Il contrasto tra il desiderio di Sean di andare avanti e l’impossibilità di lasciarsi alle spalle il passato è gestito con grande delicatezza dalla sceneggiatura, e il confronto con Jimmy diventa centrale.
Anche qui, la serie affronta temi profondi attraverso situazioni apparentemente leggere: la scena dell’incontro di boxe, ad esempio, mescola perfettamente umorismo fisico e vulnerabilità emotiva, culminando con la sconfitta –  fisica e metaforica – di Jimmy, che infine riconosce di aver sbagliato con Sean.

OMBRE DAL PASSATO


Il secondo episodio, meno frenetico rispetto al primo, adotta un ritmo più riflessivo, concentrandosi sui rapporti interpersonali e sulle loro implicazioni emotive. Al centro di questo episodio si trova nuovamente il rapporto tra Jimmy e Gaby, in bilico tra desiderio e timore dell’impegno. La ragazza, sempre più consapevole dei propri sentimenti, si ritrova a fare i conti con le indecisioni del personaggio di Jason Segel, che preferisce rifugiarsi dietro una facciata di superficialità. La scena in cui Gaby scopre che Jimmy aveva pianificato di tornare ufficialmente ad essere solo amici pur indossando le “mutande da sesso”, con annessa aggressione fisica, diventa così un momento emblematico della complessità della loro relazione, costantemente alla ricerca di un equilibrio.
Oltre a ciò, il passato del protagonista torna a galla in maniera brutale con la comparsa dell’autista ubriaco (interpretato da Brett Goldstein, co-creatore della serie) che ha causato l’incidente mortale in cui sua moglie Tia ha perso la vita. La sua apparizione non solo riaccende la sofferenza mai del tutto elaborata da Jimmy, ma mette in evidenza quanto sia difficile, persino per un terapeuta, affrontare il proprio dolore con razionalità e distacco. La rabbia di Jimmy, che esplode nel momento in cui scaccia via l’uomo, offre uno dei picchi emotivi più intensi di questa doppia première stagionale, sottolineando quanto a volte possa essere difficile affrontare il proprio dolore, anche per chi è abituato a trattare giornalmente le sofferenze altrui.
La presenza dell’uomo getta un’ombra non solo su Jimmy, ma anche sulla figlia Alice che, parallelamente, si confronta con le proprie sfide, le quali si sviluppano lungo un arco narrativo più leggero ma non per questo meno significativo; il tentativo maldestro del figlio di Liz di conquistarla aggiunge poi un tocco di comicità, seppur spicciola, bilanciando così i momenti più carichi di tensione emotiva. Tuttavia, l’immagine finale di Alice che osserva da lontano l’uomo responsabile della morte della madre, suggerisce che il suo confronto con il passato è solo all’inizio, anticipando uno sviluppo drammatico che segnerà il suo percorso nei prossimi episodi.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La sigla
  • La chimica tra Harrison Ford e Jason Segel
  • Dialoghi ben scritti che aggiungono profondità alle dinamiche interpersonali
  • Gestione equilibrata dei toni e mix efficace tra comedy e drama
  • L’evoluzione psicologica dei personaggi
  • L’arrivo dell’uomo che ha causato la morte di Tia, interpretato dal co-creatore Bratt Goldstein
  • Il secondo episodio presenta un ritmo decisamente meno coinvolgente rispetto al primo, risultando più statico
  • Tutte le sottotrame che roteano intorno a Liz e la sua famiglia di disagiati sono abbastanza deboli

 

Questi primi due episodi di Shrinking si confermano solidi, ben strutturati e capaci di mantenere l’equilibrio tra comedy e drama che ha reso la serie un prodotto di qualità. Il ritmo serrato del primo episodio viene controbilanciato da una narrazione più introspezione nel secondo, offrendo così una varietà di toni che arricchiscono la visione d’insieme. La profondità dei personaggi emerge con forza, grazie a dialoghi brillanti e a una scrittura che sa dosare sapientemente momenti leggeri e riflessioni più profonde.

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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