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E dopo l’enorme, imponente, mastodonotico e perfetto episodio precedente, sembra quasi necessaria e più che giustificato una puntata di pausa per lasciarci assaporare quello che è successo, la posizione nella scacchiera dei pezzi e i nuovi eventi che si prospettano, e quale miglior luogo per trascorrere un po’ di tempo se non nella eterna periferia cittadini dei sobborghi? In questo regno incantato dove l’immutabilità della normalità regna sovrana, tutti si conoscono, vanno d’accordo e fanno barbeque insieme la domenica ed ogni nuovo arrivo nel vicinato viene salutato come un nuovo membro della comunità che deve essere inserito nella normale routine, più che inserito rende di più “assorbito”. Non state leggendo la recensione di Desperate Housewives quindi non abbandonate improvvisamente la lettura perchè, nonostante la trama quasi soporifera adatta al contesto, l’episodio vale la pena di essere guardato anche solo per Reese che fa il barbeque mentre si beve la birra.
Si ovviamente c’è una valida ragione per non vederlo nella sua tenuta da bodyguard elegante e soprattutto fuori dai confini di Manhattan, la ragione si chiama Graham Wyler e soffre della tipica sindrome del “passato che a volte ritorna per fartela pagare.”. Cioè da POI ci si aspetta sempre trame eccezionali e che facciano sempre impallidire le precedenti, sia per tematiche che per azione, ma, ripeto, questa puntata blanda viene giustificata in partenza anche solo per lasciarci degustare adeguatamente la precedente.
Ad aiutare il buon John a sembrare una maritino civile e amorevole viene in soccorso Zoe Morgan, inutile negare che trai due ci sia molto più che di un semplice feeling ma per ora, nonostante casa libera e un paio di occasioni, non si va oltre un’innocente partita di poker. La speranza che i due mettano da parte il lavoro per qualcosa di più “concreto” rimane ma è più una nostra fantasia che loro…
I discorsi romantici non riguardano solo Reese ma anche Finch. Ebbene si, dulcis in fundo anche lui ha dovuto rinunciare all’amore della sua vita molto tempo fa e, tramite vari flashback, scopriamo come e perchè ha scelto proprio lei: innocenza. Alla fine si riduce solo a questo la scelta di Finch. Decidete voi se è amore a prima vista incondizionato o se è una mera decisione meccanica frutto dell’analisi di The Machine, francamente mi piace pensare che la visione del mondo di Mr. Finch lo abbia portato a rifiutare di rapportarsi con chiunque non fosse puro e casto, cioè praticamente nessuno ad eccezione di lei, l’unica innocente di tutta NY. Non è un bug nel codice della Macchina, è solo l’esistenza di una donna candida come la neve che non ha macchie ne cattive intenzioni. Peccato che sappiamo già come sia andata a finire…
Si ovviamente c’è una valida ragione per non vederlo nella sua tenuta da bodyguard elegante e soprattutto fuori dai confini di Manhattan, la ragione si chiama Graham Wyler e soffre della tipica sindrome del “passato che a volte ritorna per fartela pagare.”. Cioè da POI ci si aspetta sempre trame eccezionali e che facciano sempre impallidire le precedenti, sia per tematiche che per azione, ma, ripeto, questa puntata blanda viene giustificata in partenza anche solo per lasciarci degustare adeguatamente la precedente.
Ad aiutare il buon John a sembrare una maritino civile e amorevole viene in soccorso Zoe Morgan, inutile negare che trai due ci sia molto più che di un semplice feeling ma per ora, nonostante casa libera e un paio di occasioni, non si va oltre un’innocente partita di poker. La speranza che i due mettano da parte il lavoro per qualcosa di più “concreto” rimane ma è più una nostra fantasia che loro…
I discorsi romantici non riguardano solo Reese ma anche Finch. Ebbene si, dulcis in fundo anche lui ha dovuto rinunciare all’amore della sua vita molto tempo fa e, tramite vari flashback, scopriamo come e perchè ha scelto proprio lei: innocenza. Alla fine si riduce solo a questo la scelta di Finch. Decidete voi se è amore a prima vista incondizionato o se è una mera decisione meccanica frutto dell’analisi di The Machine, francamente mi piace pensare che la visione del mondo di Mr. Finch lo abbia portato a rifiutare di rapportarsi con chiunque non fosse puro e casto, cioè praticamente nessuno ad eccezione di lei, l’unica innocente di tutta NY. Non è un bug nel codice della Macchina, è solo l’esistenza di una donna candida come la neve che non ha macchie ne cattive intenzioni. Peccato che sappiamo già come sia andata a finire…
PRO:
- Reese che fa il perfetto vicino mentre cucina il BBQ
- Le partite a poker tra sposini
CONTRO:
- Storyline un po’ forzata
Francamente l’episodio non mi ha entusiasmato ma una sufficienza politica è d’obbligo per il dinamico duo, quindi poche storie e concediamogli il beneficio di una pausa dal solito stress cittadino. Person Of Interest è una certezza e si può permettere il lusso di questo ed altro.
VOTO EMMY
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.