Dal Giappone con furore arriva una nuova serie dramedy (poiché i confini fra questi due aspetti dello show sono parecchio sfumati) dai toni molto sopra le righe che ha come focus il tema del divorzio.
Un argomento già di per sé poco affrontato nella fiction in quanto visto come “poco romantico”, soprattutto per quanto riguarda le rom-com. Parlare della fine di una relazione (rispetto magari a come questa si crea) è ancora un bel tabù per il mondo delle serie tv e non solo. Ma è proprio su tali tabù che si concentra Divorziamo! facendone invece il proprio punto di forza, forse l’unico considerando che, per il resto, come trama è abbastanza prevedibile.
IL POLITICO E L’INFLUENCER
Protagonisti dello show sono Taishi Shoji (Tori Matsuzaka), giovane rampollo di una nota dinastia politica e deputato nel parlamento giapponese, e Yui Kurosawa (Riisa Naka, già vista in Alice in Borderland), attrice e “influencer” digitale di grande successo (una sorta di “Chiara Ferragni” giapponese).
Sulla carta una coppia perfetta, nella realtà però i due sono agli sgoccioli per quanto riguarda la loro relazione. Sposati da cinque anni, infatti, i due non hanno praticamente mai rapporti fra loro. Vivono in stanze separate e si sopportano a malapena, la loro vita quotidiana è fatta da silenzi e tensioni continue piuttosto che da affetto. L’unico momento in cui i due si mostrano affiatati è durante le live con i propri follower, dove dispensano consigli e saluti affettuosi.
Si tratta ovviamente di una messa in scena in quanto mostrarsi in crisi come coppia non giova a nessuno dei due come reputazione pubblica. E qui dunque la tematica proposta dallo show si amplia ancora di più coinvolgendo il mondo dei social, visto come una sorta di “epoca vittoriana 4.0” in cui bisogna sempre presentarsi come “perfetti” di fronte al mondo esterno nascondendo gli scheletri nell’armadio.
Lo show segue dunque le vicende di questa coppia e dei loro tentativi di poter finalmente porre fine alla relazione nel migliore dei modi. Si è così dalle parti di Divorzio all’italiana ma in salsa dramedy-orientale ed è interessante notare come le società descritte in queste due opere (a distanza di diversi paralleli ed epoche storiche) non siano poi così diverse fra loro.
FACCINE SORRIDENTI E ANIME PERSE
“Episodio 1” funge da lunga introduzione ai personaggi e al loro mondo. Lo fa seguendo mode e stilemi dei moderni dramedy orientali, non lesinando parentesi comiche e meta-televisive, e facendo ampio uso di grafiche e smile quando i due si accingono a presentare il loro “live-show” da casa.
Il mondo del jet-set giapponese e degli influencer digitali viene messo alla berlina così come i riti e le scaramanzie che contraddistinguono ancora oggi la società giapponese in generale. Molto bella, per esempio, la scena della cerimonia del “lancio dei fagioli” e il significato (puramente soggettivo) che viene dato al temporale da parte dei due protagonisti.
Sul finale di episodio i due prendono piena consapevolezza, alla fine del loro mini-percorso di formazione, di doversi lasciare ad ogni costo. Il cliffhanger finale promette molto bene da questo punto di vista, poiché si chiude con l’incontro con i loro rispettivi avvocati, due personaggi che hanno ciascuno una propria concezione del divorzio, e sarà interessante vedere come le metteranno in pratica una volta arrivati in tribunale.
Al di là di questo, però, va detto che l’episodio non presenta grossi scossoni in termini di plot twist. Anzi, dalla prima all’ultima scena si capisce subito dove gli autori vogliano andare a parare e anche lo sviluppo dei personaggi risulta abbastanza prevedibile. Alcune gag, poi, diventano mera didascalia risultando così un modo per far arrivare il tutto ai 50 minuti di puntata, ma senza aggiungere molto a quanto già visto nelle precedenti scene.
CONCLUSIONI
La serie si mostra nonostante tutto piacevole da guardare, non fosse altro che per le tematiche trattate che vanno dal concetto stesso di divorzio (e della sua immagine in età contemporanea) ai tipici temi della guerra dei sessi e sulle difficoltà nelle relazioni di coppia.
Il tutto con uno stile comunque scorrevole e facile da seguire. Si spera che le prossime puntate analizzino meglio alcuni character che qui vengono solo accennati e che si migliori soprattutto nella gestione del ritmo narrativo.
Per il resto, rimane comunque una buona serie comedy da seguire soprattutto durante la stagione estiva per gli amanti dei dramedy orientali.
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Come viene visto il divorzio nella società orientale contemporanea e soprattutto nel jet-set giapponese? A chi si fosse mai posto questa domanda Netflix risponde con Divorziamo!, nuovo show orientale in cui un politico e un’influencer di successo cercano, a tuti i costi, di porre fine alla loro relazione nella maniera più “politically correct” possibile.
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!