);

McCartney 3, 2, 1TEMPO DI LETTURA 4 min

/
()

Recensione McCartney 3 2 1 docuserie Disney+ BeatlesMetti una sera Paul McCartney, la penna dietro brani leggendari come Yesterday e Hey Jude, in uno studio con un mixer e alcuni strumenti. Inserisci il mitico Rick Rubin, produttore dei RHCP e Linkin Park, mente dietro album come 21 di Adele e X di Ed Sheeran. Rubin gestisce la narrazione, modula il discorso e ogni tanto mette su qualche disco dei Beatles per scomporlo e analizzarlo direttamente col creatore. Aggiungi anche una bella fotografia bianco e nero, senza tempo, e ottieni così un’occasione imperdibile per i fan del Macca e, in generale, dei Beatles.
McCartney 3, 2, 1 è una docuserie che indaga sulle composizioni più o meno famose, dei Beatles e di Paul in generale. Rubin le scompone, le analizza, cercando di individuare i segreti dell’immortalità di brani come Michelle e Penny Lane. Non mancano i momenti di storia, si approfondiscono i rapporti tra i vari Beatles, con il produttore George Martin, ed anche con personalità musicali famose al di fuori della band di Liverpool.

BRANI SCOMPOSTI


Come anticipato nel paragrafo precedente, la docuserie ruota attorno alle “capacità da DJ” di Rick Rubin nello scomporre ed analizzare vari brani dei Beatles e di Paul McCartney. Uno spettacolo reso comprensibile dalla dialettica semplice e diretta del produttore. Durante i confronti con il bassista dei Fab Four si riesce a soddisfare sia il pubblico meno esperto, sia coloro che la musica l’hanno studiata, fornendo informazioni e considerazioni anche abbastanza tecniche, poi semplificate per il pubblico generalista.
Si evince così una sorta di leit motiv nella composizione “beatlesiana”, il cui segreto sta nel rendere brani tradizionali miscele di più generi inaspettati. Influenze musicali che magari possono non essere individuate ad un primo ascolto. Possono essere infatti nascoste nei meandri delle linee di basso di McCartney, nella ritmica della chitarra di Lennon o negli assoli di Harrison. Si analizzano le linee di basso “soliste” in brani come Come Together e Something, le commistioni di generi in While My Guitar Gently Weeps, o ancora i meccanismi armonici di Lucy In The Sky With Diamond.

SPERIMENTAZIONE MUSICALE


Non si fa la storia musicale senza lasciare il segno. I Beatles negli anni ’60 abbandonarono ad un certo punto la comfort zone della rock-band per immergersi a piene mani nella sperimentazione. Grazie a questa fase di transizione è avvenuta un’evoluzione che ha permesso ai ragazzi di Liverpool di passare da fenomeno a leggenda. La sperimentazione era comunque già presente nella prima fase, attraverso quel suono sporco, anche fatto di errori, così come in brani già all’avanguardia come Yesterday e And I Love Her.
McCartney ripercorre i passi di questo viaggio nella musica compiuto durante la sua carriera. Magnifici gli aneddoti relativi a Robert Moog, ideatore di uno dei primi sintetizzatori, oppure relativi a quel “strange F chord” in Michelle. C’è la trombetta di Penny Lane, le atmosfere celtiche che influenzavano i ragazzi di Liverpool (“the capital of Ireland“) e l’accordo iniziale di A Hard Day’s Night. Viene raccontata l’ideazione dell’album più influente della storia della musica, che è Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, e la nascita della canzone maestra dei Beatles: A Day In The Life.

STRALCI DI STORIA


Uno dei più grandi pregi però è l’umiltà di Paul McCartney nel non ergersi a genio assoluto. Anzi, vengono spesso e volentieri omaggiati tutti gli altri Beatles, compreso il batterista Ringo Starr, spesso additato come meno talentuoso. Il Macca decide di non fossilizzarsi troppo sulla sua carriera da solista, scegliendo di raccontare anche e spesso il genio che contraddistingueva le composizioni di Lennon o Harrison stesso. McCartney si professa addirittura un vero e proprio fan dei Beatles, capace di comprenderne la grandezza oggettiva a distanza di anni dal suo punto di vista di musicista. Si narrano gli incontri dei vari Fab Four e la nascita della band, con tutte le influenze di artisti esterni come Eric Clapton e la scoperta di Jimi Hendrix. Ci si sofferma sul famoso viaggio in India, sull’esplosione del successo negli USA e delle loro ispirazioni musicali, da James Ray agli Everly Brothers.
Non c’è purtroppo tempo per ascoltare il suo punto di vista sullo scioglimento della band, ma McCartney sceglie di raccontare il suo periodo nell’immediato post-Beatles. Una storia affascinante e di rinascita di un’artista completo, con la sua esperienza con i Wings e il viaggio a Lagos, passando per Live And Let Die. Un’occasione anche per mostrare più lati della medaglia che rappresenta il suo rapporto con John Lennon, non privo di periodi bui, ma proprio per questo un rapporto umano profondo e pieno.

… THEM ALL!


Cose Che Ti Uniscono 1×01
Le Note Che Vanno D’accordo 1×02
Le Persone Che Amavamo Ci Amavano! 1×03
Come Docenti In Laboratorio 1×04
Puoi Parlare Chiaro? 1×05
La Strada Lunga E Tortuosa 1×06

 

McCartney 3, 2, 1 è una carezza per tutti i fan del Macca e dei Beatles. Un viaggio nei ricordi associati alle varie canzoni, analizzate in modo approfondito e non superficiale. Questa docuserie è tutto ciò che si merita un fan.

Quanto ti è piaciuta la puntata?

Nessun voto per ora

Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

Rispondi

Precedente

Recenews – N°388TEMPO DI LETTURA 2 min

Prossima

Nine Perfect Strangers 1×06 – MotherlodeTEMPO DI LETTURA 3 min

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.