Nine Perfect Strangers 1×06 – MotherlodeTEMPO DI LETTURA 3 min

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Nine Perfect Strangers 1x06 recensioneMoney makes the world go round

Le visioni allucinate la fanno ancora da padrone, come nell’episodio precedente. D’altronde, l’ideatore della serie David E. Kelley è a suo agio con la materia sin dai tempi di Ally McBeal.
Per fortuna, sono più centrate e meno bizzarre rispetto al sogno di Lars di partorire il figlio di Tony.
Tra tutte, meritano una citazione la visione di Frances, al ritmo di Cabaret e quella collettiva della famiglia Marconi. La prima è molto soddisfacente, per la protagonista e per il pubblico, l’altra ha il grande merito di portare alla rivelazione del piano di Masha. Su quest’ultimo punto si tornerà più in là.

CARMEL E JESSICA


Finora Carmel si era dimostrata un personaggio mediamente inutile. Capace solo di lamentarsi, non creava dinamiche con gli altri e sembrava anche non trarre alcun giovamento dal trattamento Tranquillum.
Finalmente, in questo episodio, la ragazza entra in partita, non tanto per la rivelazione della relazione adulterina tra Masha e il suo ex marito. Carmel assume ufficialmente il ruolo di “non integrata”, colei a cui non serve la terapia proposta nell’esclusivo resort. Molto importante per un buon bilanciamento di tutti gli elementi della narrazione.
Sulla panchina dell’inutilità siede purtroppo ancora Jessica. Il suo ruolo sembra puramente decorativo, di offrire alla vista un corpo giovane e bello. Non basta un’allucinazione in cui perde il naso a redimerla. Anche suo marito Ben non ha molto da dire, una volta sfoggiata la macchina superlusso.

IL QUADRO GENERALE


Grazie, come si diceva, alla visione collettiva della famiglia Marconi, si chiarisce lo scopo ultimo del trattamento a cui gli ospiti del Tranquillum vengono sottoposti.
A quanto pare, Masha vuole creare una via d’accesso per tutti ad una dimensione psichica parallela, uno stato alterato di coscienza, in cui poter dialogare con i defunti o comunque con persone non presenti fisicamente per risolvere i propri problemi mentali.
Mentre il dosaggio degli allucinogeni propinati ai pazienti si alza e si attende di vedere come si concluderà l’esperimento, resta da elogiare come viene rappresentato il comportamento della famiglia Marconi durante il traumatico incontro con Zach.
Papà Napoleon non canta e questo lo rende subito più simpatico. Si può empatizzare con la drammatica reazione di mamma Heather e con Zoe, persa nei boschi non solo metaforicamente.

COSUCCE CARUCCE SPARSE


Per fortuna, l’episodio riserva momenti validi e addirittura piacevoli anche al di fuori della dimensione allucinatoria.
Uno, per esempio, è la sequenza iniziale con Masha che mangia la torta di nascosto. Umanizzando così il personaggio. Bisognerebbe ora capire se la bambina che vede nei suoi sogni è lei stessa da ragazzina o una figlia – sorella che sia. Il passato del personaggio interpretato da Nicole Kidman sembra molto importante ai fini della narrazione. Potrebbe far capire molte cose su come tutto l’esperimento con le droghe è iniziato.
L’altro momento è quello sotto l’albero, fra Tony e Frances. Il rapporto fra i due è cresciuto sino ad arrivare al bacio. In conformità al loro carattere e alla loro situazione, la scena è gestita in modo goffo e imbarazzato quanto basta.
Il lieto fine della vicenda non è assolutamente garantito, per cui parentesi come questa risultano ancora più preziose.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Masha e la torta
  • Tony e Frances
  • Rivelato lo scopo del trattamento
  • Carmel si rivela utile
  • Rischio di perdersi nel piacere barocco delle allucinazioni
  • Jessica non ha un’utilità (nemmeno il marito, a essere sinceri)

 

Un nevrotico è un uomo che costruisce un castello in aria. Uno psicotico è l’uomo che vi abita. Uno psichiatra è l’uomo che riscuote l’affitto.
Questa citazione di Jerome Lawrence si abbina perfettamente a quanto visto nella puntata e alla miniserie in generale.
La rivelazione del piano di Masha salva la situazione, facendo procedere la trama orizzontale. Anche Carmel potrebbe riservare, in futuro, qualche soddisfazione, per cui il voto si alza.
Resta però il rischio concreto di perdersi nel piacere barocco delle visioni, a scapito della concretezza dei risultati.

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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