The Mother

Presentando il suo film nella rubrica di Netflix Tudum, la regista Niki Caro ha affermato che non avrebbe visto nessun’altra attrice all’infuori di Jennifer Lopez nel ruolo della sua protagonista.
Ad una prima occhiata, il personaggio interpretato per l’occasione da J.Lo può facilmente riportare alla memoria dello spettatore un ruolo simile: quello della cameriera Slim Hiller nel film del 2002 Via Dall’Incubo (Enough). Una donna e madre disposta a tutto per proteggere la figlia che, messa con le spalle al muro, decide che l’unica soluzione è difendersi da sola.
Sommariamente, il carattere di base delle due produzioni potrebbe sembrare simile ma è la stessa Caro a confutare questa associazione, presentando The Mother da un’altra angolazione e con l’intenzione di raccontare una figura diversa da quelle stereotipate che occupano normalmente la scena.

MAMME FEROCI E DOVE TROVARLE

Un discorso analogo sulla figura femminile e sui ruoli sempre in disparte che si ritrova spesso e volentieri ad occupare è stato affrontato anche da Recenserie in un recente Podcast. Sulla stessa lunghezza d’onda si trova il pensiero con cui la regista Niki Caro si è approcciata alla direzione di The Mother.
Innanzitutto, la regista ha voluto discostarsi dagli stereotipi di genere deviando come prima mossa dalla concezione di questo ruolo. In un’intervista, la regista ha sottolineato di non aver voluto puntare su una donna venticinquenne bianca per il ruolo di protagonista, confermando ancora di più la scelta quasi scontata di una donna matura e latina come Jennifer Lopez.
Ma il vero fulcro del dibattito per Niki Caro è stato soprattutto il cucire addosso al personaggio un background totalmente differente da quello a cui le produzioni hanno abituato. Il character interpretato da Jennifer Lopez per tutta la durata del film non viene mai chiamato con il vero nome ma solo con quello in codice “The Mother”. Una decisione che racchiude un significato ben preciso: il personaggio è prima di tutto una madre e le sue azioni saranno dettate in prim’ordine da un’emotività materna. Ma è proprio quando si giunge a questo punto che, paradossalmente, la concezione della Caro cambia registro.
Per la regista, infatti, generalmente la figura della madre viene circoscritta a determinati ritratti stereotipati, con donne viste in ambienti tipici, dalla cucina al negozio, sempre e solo nel ruolo di supporto al protagonista. La figura di “The Mother” della Lopez va contro questi luoghi comuni, rappresentando si una madre, ma anche un’assassina, una persona sbagliata con addosso un carico di errori e che è disposta a diventare ancora più feroce pur di proteggere la figlia.

JENNIFER LOPEZ

Per dare voce a questa parte feroce di una madre, sempre la regista Caro ha affermato di essersi ispirata a film fortemente di genere ma che, normalmente, vedono in tale ruolo un protagonista maschile. Da Jason Bourne a James Bond, queste sono state le figure di riferimento a cui ci si è ispirati, mettendo al centro della scena prima di tutto l’azione. Inutile dire che il risultato non riesce minimamente ad avvicinarsi agli iconici personaggi sopracitati ma questo non ha niente a che fare con il sesso del protagonista. A livello visivo, The Mother è caratterizzato da innumerevoli inseguimenti, combattimenti corpo a corpo e incessanti sparatorie che rendono dinamico lo scorrere delle scene. Quel che manca davvero, però, è un plot solido che riesca a catturare l’attenzione e coinvolgere nella visione.
Ma The Mother, oltre alla figura di Jennifer Lopez, non svetta per molto altro. Il resto del cast risulta povero e spento e, i pochi che ricoprono il ruolo di spalla (da Omari Hardwick a Joseph Fiennes e Gael Garcia Bernal) appaiono per un tempo troppo ristretto per lasciare un segno attivo nella trama.
Non giova neanche il dedicare una seconda parte di film interamente al rapporto madre-figlia che porta così J.Lo a dividere la scena esclusivamente con la giovane attrice Lucy Paez. Una parte di trama che si perde (ancora una volta) in situazioni stereotipate, frasi fatte e un’assenza di incisività costante che di sicuro non aiutano ad attirare l’attenzione per un finale già scritto.

SUCCESSI E CONTROVERSIE

A livello di ricezione da parte del pubblico, The Mother non ha però certo sfigurato. Sin dalla prima settimana del suo rilascio, il film è schizzato al primo posto nella Top 10 dei film più visti su Netflix. In America, tale classifica è corrisposta ad una divisione etnica contando un buon 33% di visualizzazioni da parte di famiglie nere e 25% di ispanici. Un risultato che va a raggiungere l’obiettivo di Niki Caro con la sua scelta della protagonista.
Tuttavia, la polemica non è mancata neanche qui. Le scene ambientate a Cuba, infatti, non sono per niente piaciute al quotidiano cubano Granma che ha accusato la pellicola, e in maniera più generica Hollywood e l’America, di continuare a trasmettere l’idea di Cuba come uno stato terrorista. E anche per oggi la polemica è servita.

Chi scrive ha guardato The Mother in una piovosissima domenica di maggio. Una di quelle giornate in cui il tempo tetro concilia con il divano e la visione di un film senza impegno. Nonostante la giusta associazione, però, il “senza impegno” si è fatto sentire un po’ troppo. The Mother è un action thriller fortemente di genere che può sicuramente soddisfare chi apprezza soprattutto le scene più dinamiche in tal senso. Purtroppo però, a venir meno in questo caso è la trama stessa. Un plot molto basico e privo di colpi di scena rende The Mother una visione modesta che tra 20 anni non porterà di certo lo spettatore a ricordarsi di questo film così come ci si è ricordati invece di Via Dall’Incubo.