Fear The Walking Dead 8×01 – Remember What They Took From YouTEMPO DI LETTURA 5 min

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Recensione Fear The Walking Dead 8x01Comunicazione di servizio 

Fear The Walking Dead è una serie nelle cui recensioni scatta da sempre l’inevitabile paragone con la sua serie madre. Questo particolare (e la serie di commenti probabilmente ripetitivi che caratterizzano il resto delle recensioni) ha spinto la redazione di RecenSerie ad un nuovo sistema di stesura. Lo sparuto team di superstiti che ancora persevera nel recensire suddetta serie svolgerà un lavoro cooperativo. I lettori avranno modo di seguire un’interazione spesso negata dalla scrittura distaccata delle restanti recensioni. I tre recensori (Federico, Fabrizio, e Valerio) interagiranno tra loro, instaurando una dialettica che, con la forma del dialogo (anzi, del trialogo), punterà a commentare questa ottava stagione di Fear The Walking Dead. Ogni settimana uno dei tre recensori assumerà il ruolo di “intervistatore” stuzzicando gli altri due con tematiche e punti di interesse individuati durante la visione. 

UNA SERIE DA LECCARSI I BAFFI


Fabrizio: Un inizio incoraggiante! Partiamo subito dicendo che, come al solito, nulla all’interno di questo episodio ha il minimo senso. Scene di combattimento dove succedono cose a caso, dialoghi scritti probabilmente sul cesso e soprattutto motivazioni dei personaggi senza né capo né coda. Potreste dirmi cosa ne pensate del fatto che tutti i protagonisti prendano decisioni basate sul nulla o, ancor peggio, su assunti che contraddicono completamente le caratterizzazioni con cui ci avevano lasciato alla fine della stagione scorsa? Morgan, in particolare, ha forse un principio di Alzheimer?

FedericoTrovo tutto molto coerente con le sceneggiature delle passate stagioni in cui tutti i character vengono fondamentalmente ribaltati e cambiano completamente opinione su qualcuno o qualcosa. Magari l’Alzheimer di Morgan is the new birra di quest’ultima stagione.

Valerio: Prima di tutto mettiamo ordine: cosa è successo nella stagione scorsa? Forse i personaggi stessi di Fear iniziano a non ricordare neanche loro quello che accade nelle precedenti stagioni come noi spettatori. Di conseguenza nemmeno gli sceneggiatori. Cioè, tutto avrebbe perfettamente senso: una serie che si autoalimenta e che non piace nemmeno a chi la scrive.

Fabrizio: Vorrei dedicare, NATURALMENTE, una domanda esclusivamente alla mossa incredibile effettuata da Madison con il martello gigante. Pensate abbia sculato con un dado da 20 e abbia centrato il critico o si tratta soltanto dell’ennesima sequenza senza alcuna logica?

Federico: Sono onestamente impressionato dalla sua abilità nel maneggiare cose così grandi con le sue manine molto piccole. Sicuramente Travis (l’ex marito morto cadendo da un elicottero a caso) non l’ha allenata per questo.

Valerio: Diciamo che fa un sacco di cose con quel martello gigante. Come se fosse il suo nuovo migliore amico.

CIAO SONO PADRE DI PADRE


Fabrizio: Magari mi sbaglio io, ma Mo non dovrebbe avere 8 anni? Perché sembra ne abbia almeno 12?

Federico: Il concetto di tempo è tutto relativo ma mi piace pensare che Mo sia cresciuto molto più in fretta a causa delle radiazioni delle centrali nucleari che sono saltate in aria nel corso degli anni.

Valerio: Ho pensato la stessa cosa. Sarebbe bastato farle dire “ho 12 anni” e nessuno avrebbe avuto niente da ridire. Neanche se per gli altri personaggi comunque fossero passati lo stesso 7 anni.

Fabrizio: E perché PADRE è governato da un tizio che si chiama PADRE? Non crea quantomeno un po’ di confusione? È un po’ come se il sindaco di Roma si chiamasse Roma. “Ecco a voi Roma, il sindaco di Roma”. Non so voi ma a me sembra che la pigrizia degli autori stia raggiungendo vette altissime. Inoltre, pensate sia qualcuno di conosciuto? 

Federico: Penso che mi aggregherò al sogno idilliaco di Valerio.

Valerio: Più che altro l’ennesimo personaggio nascosto che verrà svelato alla fine e sarà il solito buffone. Dubito sia qualcuno di conosciuto, anche se il sogno della ricomparsa di qualcuno che in un lontano passato si era buttato dall’elicottero ce l’ho…

KILLER GRACE


Fabrizio: Mo ad un certo punto trova il walkman con la voce di Grace e, OVVIAMENTE, ciò le fa ricordare momenti che ha vissuto quando aveva meno di un anno e la sua memoria era sviluppata come quella di una rapa. E fin qui, direi tutto normale per gli standard di Fear. La vera domanda è: ma dove le trovano tutte ste batterie stilo per alimentare walkie talkie e addirittura walkman? Ma poi dove cazzo l’hanno trovato un walkman? L’apocalisse è iniziata negli anni ’90?

Federico: Non l’hanno mai mostrato ma non so se ti ricordi di quei congegni arcaici dove inserivi le pile dentro e poi lo attaccavi alla spina per farle ricaricare. A me usciva sempre un sacco di calcare dopo averle caricate tra l’altro.

Valerio: Eh ma vuoi mettere la qualità dell’analogico…

Fabrizio: Quest’ultima domanda la dedico all’arrivo di Grace che fa fuori dieci zombie senza sbagliare manco un colpo, naturalmente evitando convenientemente Madison con una precisione degna di un Navy Seal. Cosa ne pensate di questo personaggio, come spesso accade divenuto guerrigliero nel time skip, e delle decisioni da lei compiute in questo primo episodio?

FedericoPenso che incontrare Morgan nella 5° stagione le abbia fondamentalmente rovinato la vita. Cioè vi immaginate questa quanto sarebbe stata felice nel vivere da sola invece che essere scaraventata a destra e sinistra tra ottocento massacri per colpa di sto qui? Che poi, Grace guerriera mi sa tanto da nome di un sequel di Mad Max: Furiosa, solo che li hanno preso Anya Taylor-Joy.

Valerio: Penso che ho passato gran parte dell’episodio con la convinzione che in realtà fosse morta. Credevo anche di ricordare la sua effettiva morte. Fear inizia anche a instillare ricordi fallaci.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Nulla da segnalare
  • Un inizio di stagione che ci fa subito capire come sarà l’andazzo
  • Madison e il martello perforante +5
  • I personaggi non hanno personalità definite
  • Killer Grace

 

La monnezza. Ma non la differenziata, con la plastica e la carta, proprio il sacco dell’umido che dici porterai nei bidoni sotto casa da una settimana e nel frattempo ha dato i natali a creature orrende che ormai hanno fatto di quel sacco il loro ecosistema.

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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