Comunicazione di servizio
Fear The Walking Dead è una serie nelle cui recensioni scatta da sempre l’inevitabile paragone con la sua serie madre. Questo particolare (e la serie di commenti probabilmente ripetitivi che caratterizzano il resto delle recensioni) ha spinto la redazione di RecenSerie ad un nuovo sistema di stesura.
I tre recensori (Federico, Fabrizio, e Valerio) per la recensione del serie finale hanno deciso di unirsi per interagire per la prima in formato podcast per commentare questo gran finale di Fear The Walking Dead. Perché mettersi d’impegno per fare domande e risposte per una serie che nemmeno alla fine si metto d’impegno, anche no…
THE END IS HERE
Federico: Ragazzi ci sono delle ultime parole che volete lasciare per iscritto e che non avete detto nell’episodio del podcast dedicato a questo scempio?
Fabrizio: Che dire? Finalmente il giorno è arrivato e io non potrei essere più felice di così.
Fear The Walking Dead non ci ha insegnato molto nel corso degli anni, se non che la demenza senile può sparire da una stagione a un’altra, che Morgan può attivare la modalità berserk e che Madison è immortale. Non male per uno show durato quasi dieci anni.
D’altra parte, Fear ha il grandissimo pregio di mettere tutti d’accordo sul fatto che faccia schifo al cazzo.
Tra l’altro, ho raccontato a ChatGPT la mia esperienza negativa con Fear The Walking Dead e questa è stata la sua risposta:
“Capisco che l’esperienza con Fear The Walking Dead abbia suscitato in te delle emozioni intense e negative. Se desideri parlarne di più o condividere specifiche preoccupazioni o frustrazioni legate a questa esperienza, sono qui per ascoltarti e offrire supporto nella misura delle mie capacità.”
Così, nel caso aveste bisogno, sapete con chi parlarne.
A chi ci ha seguito, grazie di cuore. Spettatori coraggiosi che siete arrivati fin qui, rallegratevi nel sapere che sì, avete perso un consistente numero di ore che avreste potuto utilizzare per fare altro, ma che non eravate soli.
L’universo di The Walking Dead non si è fermato. Daryl è in Francia, Maggie e Negan fanno cose, non lo so, non ho visto la serie, e Rick e Michonne sono pronti a tornare con chissà quali mirabolanti avventure. E proprio per questo, voglio chiudere questo breve scritto con un consiglio, forte dell’esperienza orribile vissuta con Fear The Walking Dead: non fatevi fottere di nuovo. Guardate altro.
Valerio: Voglio solo dire che è stato un onore condividere con voi questo viaggio colmo e ricco di solidarietà. Non spendere nemmeno un po’ di sforzo per elaborare pensieri di senso compiuto nella stesura di recensioni è il più bel regalo che ci potessimo fare in contrasto con la sofferenza nel vedere una serie così scarsona.
Quasi quasi viene voglia di avventurarsi con altri show deprecabili solo per continuare questo scambio di vedute.
Fear The Walking Dead ci lascia toccando punti talmente bassi sul piano narrativo che non si può che applaudire alla coerenza del suo crescendo di assurdità. La sospensione dell’incredulità in un mondo popolato da zombie diventa minima in confronto a resurrezioni ancora più improbabili e gente ex moribonda che gode di piena salute.
Oggi, con questo finale, possiamo dire con serenità che non è stata fatta la storia della televisione.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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È finita! È finalmente finita! E usciron così a riveder le stelle…
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.