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“Penny e Leonard stanno per sposarsi”.
Mossi i miei primi passi in RecenSerie partendo proprio da queste sei parole e oggi, a un anno di distanza da “The Status Quo Combustion“, grazie a Lorre e Prady mi è concesso di autocelebrarmi, evidenziando però quell’immobilità narrativa che ha segnato negativamente questa ottava stagione di The Big Bang Theory.
Mossi i miei primi passi in RecenSerie partendo proprio da queste sei parole e oggi, a un anno di distanza da “The Status Quo Combustion“, grazie a Lorre e Prady mi è concesso di autocelebrarmi, evidenziando però quell’immobilità narrativa che ha segnato negativamente questa ottava stagione di The Big Bang Theory.
Un anno fa ci lasciammo con Sheldon pronto ad un viaggio on the road in cerca di se stesso, espediente certamente d’impatto al momento del season finale, un po’ meno se visto in relazione all’inizio della stagione successiva. Trattandosi di una comedy non stupisce più di tanto il fatto che spesso il cliffhanger di fine stagione risulti funzionale solo ad incrementare l’attesa in vista dell’annata successiva, all’inizio della quale siamo tutti coscienti che verrà passato un bel colpo di spugna; questo però finisce inevitabilmente per svuotare di tutta la sua drammaticità eventi chiave come la pausa di riflessione chiesta da Amy, che certamente avrebbe acquisito maggior credibilità senza sapere dell’anello comprato da Sheldon, gesto che con ogni probabilità porterà Amy a ritornare sui suoi passi in men che non si dica (oltre che essere un tantino esagerato, visto che la coppia a stento limona sul divano una volta l’anno).
Il processo di umanizzazione vissuto da Sheldon in questi anni raggiunge così il suo punto massimo: il dr. Cooper, refrattario ad ogni sorta di costume sociale, finisce per avvicinarsi alla tradizione che più di ogni altra contraddice la sua natura vulcaniana: il matrimonio. Anche il fatto di non menzionare l’anello, lasciando così spazio a Amy per riflettere, la dice lunga sulla maturità acquisita da Sheldon in questi cinque anni passati accanto alla sua compagna. Per la prima volta i bisogni di un’altra persona vengono messi prima dei suoi, aspetto che risulterebbe scontato in una coppia “normale”, ma che proprio in funzione della stitichezza emotiva di Sheldon, assume un significato molto più profondo.
C’è anche da dire che, anello a parte, la temporanea rottura di Shamy non rappresenta poi quel gran colpo di scena se si pensa alle vicende legate alla coppia Raj/Emily e al triangolo Howard/Bernadette/Stuart, alle prese anche loro con delle potenziali rotture. La mancanza di volontà di Raj, dovuta alla paura di restare solo e la pena provata dagli sposini per il povero Stuart, portano a due temporanei happy ending, destinati a compiere un percorso inverso rispetto a quello di Sheldon ed Amy. Così, dopo la confessione di Leonard su quel bacio strappato durante la spedizione in nave, la gioia di Stuart davanti al suo muffin di compleanno e la vigliaccheria di Raj, che termina con un bacio appassionato in mezzo al cimitero, appare subito evidente che non ci aspetteranno buone notizie per quanto concerne l’ultima coppia rimasta.
Tutto sommato la puntata mostra una struttura di base solida, regalando anche diversi momenti di comicità nonostante le vicende ruotino attorno al tema del conflitto e del porre fine ai rapporti. Non si tratta certamente del migliore season finale visto fino ad oggi, ma sicuramente rappresenta un punto di non ritorno per quanto riguarda il percorso evolutivo del dottor Sheldon Cooper, per la prima volta visibilmente scosso emotivamente e rimasto senza parole di fronte a un problema che, per sua sfortuna, non può essere risolto con calcoli o formule matematiche.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Sono passati otto anni e 183 episodi eppure The Big Bang Theory riesce a tenere incollati allo schermo quasi 15 milioni di spettatori. La decisione di puntare su una bella sferzata finale è una scelta sacrosanta, anche se il risultato non è esattamente quello sperato. La serie è stata confermata per altre due stagioni quindi c’è spazio per qualsiasi genere di cambiamento, sempre però con la speranza che il personaggio di Sheldon non si allontani ulteriormente dalla sua natura originaria per andare incontro a esigenze televisive, rischiando in questo modo di rovinare l’ottimo lavoro di caratterizzazione fatto fino ad ora.
The Maternal Combustion 8×23 | 13.85 milioni – 3.4 rating |
The Commitment Determination 8×24 | 14.63 milioni – 3.7 rating |
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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.