Sembra quasi impossibile ma anche quest’anno non ci siamo arresi e siamo arrivati quasi integri al penultimo episodio di questa nona stagione di The Big Bang Theory.
Non ci dilungheremo ancora sui millemila motivi per i quali la creatura di Lorre & Prady abbia perso quasi tutto il suo smalto e non brilli più come un tempo ma, se volete ancora una volta sparare sulla croce rossa, siete liberissimi di leggervi le nostre precedenti recensioni. Anzi, ve lo consigliamo caldamente.
Certamente non ci fa piacere sottolineare sempre e solo i difetti di questo telefilm ma molto spesso non c’è nient’altro che si possa dire su una determinata puntata. Gli aspetti negativi risultano ingigantiti proprio per la scarsità di tutti gli elementi positivi che caratterizzavano le prime stagioni di The Big Bang Theory.
“The Line Substitution Solution” non ci delude da questo punto di vista. La puntata è scialba, sotto tono, non strappa sorrisi e ripropone scenette e dialoghi visti e sentiti troppe volte.
Il gruppo dei ragazzi si riunisce al cinema per assistere alla proiezione delle deleted scenes del film “The Avengers: Age of Ultron” e partecipare al Q&A con Joss Whedon e tutta la situazione trasuda monotonia. Howard e Raj sono declassati a semplici macchiette e la presenza di Stuart risulta solo irritante e patetica.
Il minutaggio, infatti, viene utilizzato per focalizzarsi su Sheldon e la sua stramba visione di quelli che sono gli aspetti che regolano la vita sociale, con conseguente agitazione del Dottor Cooper che mostra ancora una volta le sue stranezze e la sua non accettazione di qualsiasi cosa vada contro le norme e la classica etiquette. Sapete che novità… La stessa situazione, a tal proposito, era già stata utilizzata nell’ottavo episodio della quarta stagione, intitolato “The 21-Second Excitation”, dove Sheldon sclerava per non essere riuscito ad accaparrarsi la prima fila fuori dal cinema e dava in escandescenza dopo che Will Wheaton venne fatto passare davanti a lui.
Anche la controparte femminile dell’episodio non regala sorrisi ma solo misere scenette dal gusto ripetitivo. Beverly Hofstadter arriva in città per far visita al figlio e tocca a Penny scarrozzarla in giro e tentare di instaurare un rapporto con sua suocera. Christine Baranski risulta sempre convincente nel suo ruolo di algida e stramba psicologa, tuttavia dopo un po’ le battute su Leonard pesano più del dovuto e non riescono più a centrare il bersaglio negli spettatori.
C’è da dire, inoltre, che “The Line Substitution Solution” non sembra affatto un penultimo episodio, ma quasi un episodio filler, scritto e diretto solo per riempire un buco di una settimana prima del season finale. Certo, la presenza di Beverly getta la base per l’evento che si verificherà durante l’ultima puntata, ovvero una “replica” del matrimonio tra Leonard e Penny; evento che profuma di regalo per i fans che ancora non hanno perdonato agli autori una gestione troppo frettolosa dell’unione della coppia per eccellenza del telefilm, ma la curiosità non viene stuzzicata e nessuno si aspetta un finale da cliffhanger.
In soldoni questa puntata non è altro che un mosaico di dialoghi e sketch presi dal calderone di tutte le passate stagioni e riproposto al pubblico come un qualcosa che dovrebbe suscitare emozioni e preparare al season finale. Inutile dire che Lorre & Prady abbiano toppato su tutta la linea.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Fermentation Bifurcation 9×22 | 13.86 milioni – 3.3 rating |
The Line Substitution Solution 9×23 | 13.22 milioni – 3.0 rating |
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.