Hanno Ucciso L’Uomo Ragno 1×08 – Episodio 8TEMPO DI LETTURA 4 min

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Hanno Ucciso L'Uomo Ragno 1x08 recensioneSi può dire tranquillamente che lo scorso episodio rappresenti la vera e propria nascita a tutto tondo degli 883. Al Cantagiro, infatti, Repetto improvvisa i suoi iconici passi di danza, catapultando il duo nel firmamento musicale.
Da una frase che spezza il cuore: “Max, ma se io non canto, cosa faccio?”, infatti, sorge il Mauro Repetto ballerino, elemento complementare al Max Pezzali cantante e gli 883 sono pronti a diventare davvero leggenda.
“Episodio 8” copre l’arco temporale dell’estate del 1992, quando gli 883 hanno l’onore di chiudere la stagione estiva con un concerto all’Aquafan di Riccione, ombelico del mondo per i giovani italiani dell’epoca.
I più importanti siti legati a cinema e serie tv, dipingono Hanno Ucciso L’Uomo Ragno come la serie Sky Original più vista negli ultimi otto anni, considerando che i primi due episodi hanno raggiunto 2 milioni di spettatori nell’arco di tre settimane.
Sydney Sibilia, regista e produttore della serie con la sua Groenlandia, ha già annunciato una seconda stagione, le cui riprese dovrebbero iniziare nella primavera-estate del 2025.
Nel secondo episodio, infatti, c’è una sequenza ambientata durante il Festivalbar del 1993 – edizione in cui gli 883 vinceranno il premio “Miglior CD” con l’album Nord Sud Ovest Est.

AQUAFAN DI RICCIONE, CAPUT MUNDI


Uno dei più grandi pregi di Hanno Ucciso L’Uomo Ragno – e del team di registi e autori – è quello di dipingere perfettamente e minuziosamente i primi anni ’90, arco temporale coperto dalla narrazione.
Dopo aver descritto la periferica e opprimente Pavia, con il suo fiume silenzioso e le poche opportunità di svago e la conturbante, nonché complicata Milano, il pubblico si catapulta all’interno dell’Aquafan di Riccione.
All’epoca, il parco acquatico era il centro della scena musicale italiana e la casa di Radio Deejay, fondata da Claudio Cecchetto. Ragazze dai costumi coloratissimi, pomeriggi tra gli scivoli e le onde delle piscine, cocktail e musica, spensieratezza ed allegria, tutto questo era l’Aquafan nel 1992.
La serie racconta la diversità di approccio di Max e Mauro: il primo titubante e fuori posto, con la testa fissa su Silvia, che finalmente ha accettato di diventare la sua ragazza. Mauro, invece, è lanciatissimo e a proprio agio sotto i riflettori.

“SILVIA, RIMEMBRI ANCORA…”


Il personaggio di Silvia, come raccontato in un’intervista dallo stesso Max Pezzali, è un mix delle figure femminili più importanti della sua vita. Pur essendo immaginaria, Silvia rappresenta molti dei tormenti e delle speranze della generazione che la serie descrive.
Silvia, in questo episodio, impersonifica i primi sacrifici che la fama e il successo comportano, soprattutto per Max. I due ragazzi pavesi, infatti, non possono più considerarsi dei semplici ragazzetti di provincia.
Il loro album di esordio li ha lanciati sulla strada della notorietà e, proprio come direbbe lo zio Ben a Spiderman, da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Il peso del successo sembra inizialmente schiacciare Max, quello più pragmatico e concreto dei due, ma, alla fine, la spinta sognatrice di Mauro lo porta a credere ancora nella loro favola.
Bellissimo e poetico riscontrare quanto Max e Mauro abbiano l’uno bisogno dell’altro, come due parti – opposte, ma simmetriche – dello stesso ingranaggio, che funziona solo quando partono all’unisono.

HERE COMES MAURO REPETTO!


Hanno Ucciso L’Uomo Ragno è riuscita, inoltre, a dare spessore e importanza a Mauro Repetto, l’altra metà degli 883, purtroppo sempre lasciata troppo sullo sfondo.
Mauro, infatti, viene ricordato dalla maggioranza delle persone come il “biondo degli 883”, il ballerino, quello che si muove e agita sul palco. Una concezione veramente ristretta, se si pensa all’enorme contributo dato da Mauro durante la nascita degli 883.
Per non parlare del suo carisma e della sua bravura nello scrivere, a quattro mani con Max, alcuni dei più bei testi del gruppo: da Hanno Ucciso L’Uomo Ragno a Gli anni, passando per Non Me La Menare e Nord Sud Ovest Est.
Mauro, inoltre, ha avuto l’insana follia o la lucida coerenza di mollare tutto, all’apice del successo, per rincorrere i propri sogni. Sogni che, in quel momento, lo portavano lontano dal progetto musicale con Max.
Intervistato l’anno scorso da Alessandro Cattelan nel suo programma, Stasera C’è Cattelan, Repetto ha dato prova di essere un artista poliedrico, colto ed istrionico. Grazie a Sydney Sibilia e Matteo Oscar Giuggioli, si rende finalmente giustizia a questo grande protagonista della musica italiana.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Immersione totale e minuziosa nella torrida estate all’Aquafan del 1992
  • Comparto tecnico
  • Sydney Sibilia e Matteo Oscar Giuggioli rendono giustizia a Mauro Repetto
  • Rappresentazione perfetta di una generazione
  • Hype per la seconda stagione
  • Aspettare due anni per la seconda stagione

 

Un ultimo episodio strepitoso per questo divertente, brillante e nostalgico tuffo nel passato, per scoprire la leggendaria storia degli 883. Una serie che, giustamente, mette in risalto anche la figura di Mauro Repetto, lasciata troppe volte sullo sfondo.

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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.

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