Star Trek Section 31 Recensione Film
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Star Trek: Section 31

Recensione del film Star Trek: Section 31, semplicemente il peggior film della storia del franchise di Star Trek.

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L’Imperatrice Philippa Georgiou, si unisce a una divisione segreta della Flotta Stellare incaricata di proteggere la Federazione Unita dei Pianeti e affronta i peccati del suo passato.

Immaginate tornare a casa stanchi dopo una giornata impegnativa e volersi finalmente godere il nuovo film di Star Trek, per l’occasione uscito su Paramount+. Già questa informazione potrebbe far storcere il naso, ma in realtà basterebbe premere il pulsante play. La regia è affidata a Olatunde Osunsanmi, produttore esecutivo di Star Trek: Discovery, e anche questa dovrebbe essere l’ennesima red flag di una produzione che non ha senso di esistere, se non quella di rimpolpare il vuoto distributivo nelle finestre di Paramount+ in un’era dei media che non riesce a permettersi di attendere più di sei mesi per sfornare un prodotto di un franchise di punta.

IL PEGGIOR FILM DI STAR TREK MAI FATTO


È proprio così. Non che Star Trek sia nota per i suoi lungometraggi di pregevole fattura, ma almeno questi avevano un’identità ben chiara, o per lo meno erano film di Star Trek. Section 31, invece, è inadeguato, cringe verrebbe da dire, stupido, fotografato in maniera imbarazzante e scritto come fosse la peggior serie di Star Wars degli ultimi anni. Non c’è carne al fuoco, non c’è un personaggio capace di attirare il pubblico.
La protagonista, Philippa Georgiou della brava (non stavolta, tuttavia) Michelle Yeoh, dovrebbe essere l’appiglio per lo spettatore in un film che disorienta lo spettatore per il suo non essere assolutamente ciò che dovrebbe essere un film di Star Trek. Eppure, si è scelto il personaggio sbagliato per questo compito ingrato e importante. Un personaggio primo di empatia con il pubblico, spesso tirato in ballo senza mai incuriosire di una virgola lo spettatore che si era già fatta bastare la spiegazione della provenienza dall’Universo specchio.

NON È LA SEZIONE 31 CHE RICORDAVAMO


Nonostante ciò a molti fan si erano drizzate le antenne al sentire il nome “Sezione 31“. L’Area 51 di Star Trek, elemento di mistero supremo, capace di far sorgere infinite teorie e domande tra gli appassionati. Dimenticate il freddo cinismo di Deep Space Nine, le apparizioni misteriose delle serie precedenti: la Sezione 31 che si vede nel prodotto ad essa dedicata è un misto tra l’IMF del Mission: Impossible di John Woo e la Suicide Squad di David Ayer.
Una banda male assortita di personaggi, freaks, che però non riesce a fare il giro per risultare minimamente simpatici allo spettatore. Probabilmente perché Star Trek non è l’MCU, e il tono del film è completamente sballato, mai capace di risultare minimamente un buon prodotto. Non un buon prodotto di Star Trek, nemmeno un buon prodotto. Parlare della trama sarebbe superfluo, perché (nonostante chi scriva si sia sorbito l’inaspettata tortura descritta al primo rigo di questa recensione) l’analisi si ferma prima. Il flashback che fa da prologo sembra solo essere scarso e portato male in scena, ma risulterà per distacco la parte migliore dell’intero lungometraggio.

COSA DIRE?


Chi cercherà analisi sugli easter egg o altre sciocchezze del genere qui non le troverà. Perché fermarsi a disquisire di ciò significherebbe stare al gioco degli executive che hanno in mano il franchise di Star Trek e hanno deciso di produrre – e persino di distribuire – un qualcosa che insulta la fiducia del fan. Perché alla fine il fan di Star Trek, per completezza, vedrà anche Star Trek: Section 31, pagando per il mese di gennaio l’abbonamento a Paramount+. Tuttavia, sia di monito, che questa è la via più breve per il fallimento di un franchise: la distribuzione di prodotti palesemente ed evidentemente superficiali e irrispettosi dello spettatore (prima ancora del fan), che non fanno altro che giocare con l’affezionamento delle persone a una scritta.


Star Trek: Section 31 è l’ultimo figlio della politica moderna bulimica delle major. Un film prodotto e uscito pur di coprire qualche mese di abbonamento, palesemente inadeguato e dato in pasto ai fan senza alcun rispetto di questi ultimi (che invece alimentano di tasca loro tutto il carrozzone dell’intrattenimento) e senza alcun rispetto del nome del franchise a cui appartiene. Non rispettando lo stile, la forma, l’estetica, con una fotografia quasi da mockumentary totalmente fuori luogo, una colonna sonora strampalata e presuntuosa nel suo essere completamente inadeguata. Non era difficile sbagliare ogni singola decisione, ma stavolta ci sono riusciti.

 

TITOLO ORIGINALE: Star Trek: Section 31
REGIA: Olatunde Osunsanmi
SCENEGGIATURA: Craig Sweeny
INTERPRETI: Michelle Yeoh, Omari Hardwick, Kacey Rohl, Sam Richardson
DISTRIBUZIONE: Paramount+
DURATA: 95′
ORIGINE: USA, 2025
DATA DI USCITA: 24/01/2025

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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