Hanno Ucciso L’Uomo Ragno sfonda nelle classifiche.
Cecchetto, però, non crede ancora del tutto agli 883. Non è un mentore pronto a seguire i ragazzi passo passo, come una “mamma chioccia“. Per lui, se le cose vanno bene subito ok, altrimenti si può aspettare e, nell’attesa, passare ad altro.
Per questo, decide di programmare l’estate di Max e Mauro facendoli partecipare non al più prestigioso Festivalbar, ma al meno ambizioso Cantagiro.
Gli 883 si trovano così ad esibirsi davanti ad un simpatico pubblico di poche decine di persone, con un’organizzazione piuttosto casereccia. Occorre trovare un’idea che faccia spiccare il duo, che lo caratterizzi per consolidarne il successo.
Qui entra in gioco Mauro, mettendosi a ballare. Come viene infatti spiegato, lui ha contribuito soprattutto alla scrittura delle canzoni. Nell’esecuzione fa ben poco, a parte qualche seconda voce. La trovata, comunque, si rivela vincente e scrive una nuova pagina di una gran bella storia (o di un gran bel film, come direbbe forse Max).
DISCORSI CON TISANA AL FINOCCHIO
Si diceva nella recensione alla puntata precedente, di come un aspetto vincente di questa serie sia riuscire a rappresentare in modo convincente e coinvolgente la storia di un’epoca e di una generazione.
L’epoca in cui c’era ancora la lira e avere un telefonino cellulare era una rarità. L’epoca delle videocassette e delle musicassette. Basta pensare a questi dettagli per capire quanta acqua è passata sotto i ponti da allora.
Sarà l’evoluzione della tecnologia, che velocizza ogni procedura ma anche rende più tracciabile e controllabile l’agire di ogni cittadino, momento per momento. Sarà la combo micidiale di peste, guerra e carestia che non ha più dato tregua dall’11 settembre 2001 in poi, ma sembrano mancare spazi di libertà e di sperimentazione. Quelli dove viene riconosciuto il diritto di sbagliare.
Proprio questo si rivela il Cantagiro per gli 883. Un passo ulteriore di un percorso iniziato da piccoli, semplicemente passando pomeriggi in sala giochi con gli amici o facendosi dei giri in motorino.
ALESSANDRO CANINO E MARCO MASINI
Sarebbe interessante sapere cosa dice questa serie a chi oggi ha circa 18 – 20 anni.
Intanto, questa fetta di pubblico sappia che Alessandro Canino, anche lui partecipante al Cantagiro 1992, è realmente esistente.
La sua canzone Brutta fu un grande successo. Il cantautore toscano, da allora, ha avuto forse più riconoscimenti all’estero che in Italia, ma è ancora in attività e oggi segue la carriera della figlia Guia, anche lei pronta a lanciarsi nel mondo della musica.
La presenza di figure come Canino, ben adattate al mainstream, è una spinta ulteriore per Max e Mauro nel trovare quel guizzo, quel qualcosa di speciale per rendersi indimenticabili.
Forse a capire la strada da intraprendere servono anche le esperienze negative, come un viaggio in macchina fatto ascoltando canzoni di Marco Masini. Effettivamente, oltre un’ora della sua produzione dell’epoca è decisamente troppo, meglio scegliere pochi brani in modo ponderato.
PICCOLI PROBLEMI DI GESTIONE DELLA VITA IN GENERALE
Il successo, ovviamente, porta con sé tutta una serie di problemi gestionali, più o meno piccoli, di vari aspetti della vita.
Ci sono quelli più strettamente legati al piano professionale, come la stipula del contratto con relativi pagamenti. Impagabile il momento in cui Max e Mauro si accorgono di non aver guadagnato a sufficienza per comprare la decapottabile dei loro sogni. Tocca ripiegare su una più modesta utilitaria beige. Anche questo, come le esibizioni in località di provincia, contribuisce a comporre un quadro in cui lo spettatore si può ritrovare, favorendo la fruibilità del prodotto.
Per Max, inoltre, c’è anche il lato personale, ovvero quello della relazione con Silvia. I grandi cambiamenti di vita, infatti, impongono scelte. Scegliere significa decidere cosa portare nel nuovo ambiente, nella nuova situazione e cosa no. Particolarmente difficile per il timido Max. In attesa di sviluppi futuri, Silvia ha lasciato il fidanzato, ricco e altolocato ma noiosone.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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La serie prosegue nel raccontare una storia straordinaria, ma ben calata sullo sfondo della quotidianità e della vita di provincia. Ingrediente fondamentale, l’alchimia fra il più estroso Mauro e il più timido Max. Questo anche se a Repetto viene dedicata meno introspezione psicologica perché la fiction è ispirata ai libri scritti da Pezzali. La ricetta ha riscosso il gradimento del pubblico.
Ora manca solo una puntata alla fine di questa prima stagione, per completare la narrazione di questo primo periodo della storia della band, in attesa della seconda.
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).