Parthenope recensione film
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Parthenope

Parthenope è uno dei film più significativi della cinematografia di Sorrentino che si conferma essere un talento eccezionale nel panorama italiano e internazionale.

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Parthenope Di Sangro è la secondogenita di una abbiente famiglia napoletana e vive una vita serena e agiata nella Napoli anni sessanta. La sua vita di ventenne cambia improvvisamente quando un evento tragico della sua famiglia la porterà a riflettere sulla sua esistenza e sul trascorrere del tempo, che la allontana sempre più dalla sua giovinezza e dai giorni spensierati. Approdata all’università si innamorerà dell’antropologia e diventerà una professoressa. Nel suo cammino di vita incontra molti personaggi iconici che la segneranno e cambieranno per sempre il suo destino. 

Parthenope, ultima fatica del regista napoletano Paolo Sorrentino, è stato presentato il 21 maggio 2024 in concorso al Festival di Cannes per poi uscire in tutte le sale il 24 ottobre dello stesso anno. Il film, durante i mesi di settembre e ottobre, è stato proiettato in anteprima in molte città italiane con spettacoli prettamente notturni (da mezzanotte in poi) e spesso con la presenza del regista in sala. Strategia di lancio che ha poi premiato l’andamento del film.
Se al Festival di Cannes l’accoglienza è stata tiepida, Parthenope nei suoi primi dieci giorni di vita al botteghino ha infatti incassato ben 3,5 milioni di euro ed è al momento primo al box office italiano. Sembrerebbe quindi che il film stia piacendo al pubblico e meno alla critica, anche se in questo caso la critica si è divisa praticamente a metà tra chi ha amato e chi odiato il film. Senza dubbio il lavoro di presentazione che Sorrentino, contrariamente alle sue usanze, ha fatto con la sua ultima opera è stato massivo. Lo si è visto ospite in podcast, show televisivi, in radio e a tappeto sui social dove si è prestato anche a interviste con diversi influencer. Il distributore spesso interviene e spinge per questo tipo di attività, ma Sorrentino forse addolcito dall’età, ha presentato egregiamente e con molta benevolenza al suo pubblico il film, che infatti sta ottenendo ottimi risultati.
Il cast inoltre è davvero stellato. La protagonista, Celeste Dalla Porta, è praticamente una sconosciuta, ma compensa con grande talento e una bellezza ipnotica, e le girano attorno attori navigati e di grande successo come Gary Oldman, Luisa Ranieri, Silvio Orlando, Peppe Lanzetta, Isabella Ferrari e Stefania Sandrelli. Dei pezzi da novanta, tra cui alcuni attori feticcio di Paolo Sorrentino, che stanno garantendo anche un ottimo passaparola tra il pubblico.

Siete poveri, vigliacchi, piagnucolosi, arretrati, rubate e recitate male. E sempre pronti a buttare la croce addosso a qualcun altro, all’invasore di turno, al politico corrotto, al palazzinaro senza scrupoli, ma la disgrazia siete voi, siete un popolo di disgraziati. E vi vantate di esserlo, non ce la farete mai… cari orrendi napoletani io me ne torno al Nord, dove regna il bel silenzio, dal momento che io non sono più napoletana, da molti anni. Io mi sono salvata, ma voi no. Voi siete morti.

Parthenope sta a Napoli come la Grande Bellezza sta a Roma. È noto che per Paolo Sorrentino siano state queste le città, anzi i due mondi, in cui si è formato come essere umano e come regista. I due luoghi dove si è nutrito e da dove ha attinto il suo immaginario, fatto di icone, personaggi, modi di essere, forse anche sogni e qualche metafora. Se È stata la mano di Dio scandagliava per la prima volta nella biografia del regista e quindi Napoli era presente, anche se solo come sfondo del racconto, Parthenope è un film in cui Napoli e la sua essenza sono totalmente e senza dubbio protagoniste.
Grazie alle vicissitudini di Parthenope, una ragazza nata nel 1950 e di cui lo spettatore segue le orme fino agli anni ottanta per poi ritrovarla ai giorni nostri, il regista riesce a raccontare cosa è per lui la sua città e quindi per estensione la vita. In fondo il luogo dove si nasce è il posto dove si muovono le prime idee, i primi slanci vitali e i primi passi che inevitabilmente segnano le scelte e la personalità. Sorrentino crea un universo fatto di personaggi iconici perlopiù tratti da archetipi della napoletanità (l’attrice, il boss, il vescovo, lo scrittore, il professore, l’amante) dove fa camminare la sua Parthenope facendole attraversare esperienze di vita riconoscibili e in cui ogni spettatore può ritrovarsi.
Ovviamente il linguaggio di Sorrentino e la sua estetica sono complessi, di seconda o terza lettura, ma sono anche magnetici e con una forte espressione visiva. Si esce dalla sala sognanti per ciò che si è visto, per la forza della regia e della fotografia che toccano livelli di maestria altissimi. Parthenope è un mondo, è la parte di un tutto fatto di visioni, personaggi finti e inventati e sensazioni di una persona scalfita dalla sua città. Si può amare od odiare Parthenope, quello che è quasi impossibile è rimanere indifferenti.


Uno dei film più significativi della cinematografia di Sorrentino che si conferma essere un talento eccezionale nel panorama italiano e internazionale. La regia di Parthenope è raffinata e sognante, capace di emozionare e lasciare attoniti. Guadare Parthenope è una esperienza che non si limita al momento stesso, ma che lascia curiosi e segnati dalla visione. Al di là del gusto personale, il film è assolutamente consigliato.

 

TITOLO ORIGINALE: Parthenope
REGIA: Paolo Sorrentino
SCENEGGIATURA: Paolo Sorrentino
INTERPRETI: Celeste Dalla Porta, Gary Oldman, Silvio Orlando, Isabella Ferrari, Peppe Lanzetta, Daniele Rienzo, Dario Aita
DISTRIBUZIONE: Piper Film
DURATA: 137′
ORIGINE: Italia/Francia, 2024
DATA DI USCITA: 24/10/2024

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Vivo a Milano, ma sono una romana doc, guardo tante serie tv e film e nel mio tempo libero lavoro, faccio sport e viaggio tanto.
Mi piacciono molto i cani e amo le mezze stagioni, anche se non ci sono più.

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