Upfronts 2014-2015: ABCTEMPO DI LETTURA 8 min

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Facciamo due calcoli: di 13 nuove serie ne sono state rinnovate solo 3, le restanti 10 sono state cancellate senza mezzi termini e questo dovrebbe essere piuttosto esplicativo dell’annata ABC. A resistere (per pura bontà dei piani alti) solo Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D., Resurrection e The Goldbergs. Questi dati vi fanno capire il trend negativo di quest’annata ABC, un anno che ha visto un calo generale degli ascolti non molto marcato per le serie cult ma che comunque c’è e fa denotare una certa stanchezza per i vari Grey’s Anatomy, Once Upon A Time e Revenge.
Nel 2014/15 l’imperativo nel network Disney è quindi sfruttare al meglio i nuovi prodotti evitando di ripetere la carneficina anche giusta (Killer Women, Mixology, Mind Games) di quest’anno. Si vede un trend più rivolto a creare prodotti di genere crime, come Secrets And Lies o American Crime, o totalmente fuori da ogni schema, Galavant su tutti, strizzando l’occhio a certi marchi di fabbrica che dovrebbero garantire un certo seguito, uno su tutti How To Get Away With Murder della Shondona nazionale ma anche Marvel’s Agent Carter se non lo si manda in vacca come il predecessore quest’anno. In generale si dovrebbe già vedere subito dal trailer se una serie merita un occhio o no, però nel dubbio noi vi aiutiamo perchè perdere tempo dietro Cristela una cosa frustrante…

Serie cancellate/concluse: Back In The Game (Stagione 1), Betrayal (Stagione 1), Killer Women (Stagione 1), Lucky 7 (Stagione 1), Mind Games (Stagione 1), Mixology (Stagione 1), Once Upon A Time In Wonderland (Stagione 1), Suburgatory (Stagione 3), Super Fun Night (Stagione 1), The Assets (Miniserie), Trophy Wife (Stagione 1), The Neighbours (Stagione 2).
Serie rinnovate: Agents Of S.H.I.E.L.D. (Stagione 2),Castle (Stagione 7), Once Upon A Time (Stagione 4), Grey’s Anatomy (Stagione 11), Last Man Standing (Stagione 4), Modern Family (Stagione 6), Nashville (Stagione 3), Resurrection (Stagione 2), Revenge (Stagione 4), Scandal (Stagione 4), The Goldbergs (Stagione 2), The Middle (Stagione 6).
                                                                                                                                                                  


                                                                                                                                                                  


AMERICAN CRIME: Due sole sono le cose che non quadrano guardando il trailer: la ABC e Timothy Hutton. L’analisi delle conseguenze di un omicidio a sfondo razziale, con tutte le sfaccettature del caso, non sono di certo semplici da trattare e per farlo servono bravi attori (e per fortuna c’è Felicity Huffman) ed alle spalle un network che abbia un minimo di esperienza nel campo, cosa che ABC non ha. Il potenziale c’è ma la sensazione che faccia una brutta fine fa viaggiare tutto con il freno a mano tirato.

BLACK-ISH: Che fine ha fatto Lawrence Fishburne dopo il suo ruolo in CSI ed in Hannibal? Si è dato alla produzione di comedy banali in cui compare come coprotagonista. che altro sennò? Dr. Dre è un uomo di famiglia, sposato, con 4 figli, una moglie che lo ama, una carriera di successo, in pratica il sogno americano vivente peccato che voglia riavvicinare la sua famiglia alle origini della sua identità culturale da black family. L’argomento è anche interessante ma da qui a farne una serie senza banalizzare il tutto ne passa… Potenziale sprecato?

CRISTELA: Quanta fiducia si può concedere ad una nuova sit-com che viene mandata in onda il venerdi sera? Già con questa scelta la si è praticamente condannata alla cancellazione ma Cristela se la merita tutta la mannaia della ABC perchè il trailer è quanto di più obrobrioso ci sia attualmente in circolazione. Una sit-com con battute riririciclate e tristi su una ragazza messicana che dopo 6 anni di studi in giurisprudenza riesce a trovare uno stage dove non viene neanche pagata. Sono più sorprendenti le replice di Walker Texas Ranger

FOREVER: Uno guarda il trailer e si ritrova davanti Mr. Fantastic dei Fantastici 4 che fa il medico legale nel tempo libero quando non è impegnato a morire e resuscitare nudo nell’Hudson. Forse i più attenti di voi riusciranno ad intravvedere una similarità con New Amsterdam ed infatti c’è ed è anche bella grossa ma ovviamente ci sono certe differenze. Magari l’esperimento ABC andrà meglio del predecessore alla FOX, certo che il “traino” dato da Agents Of S.H.I.E.L.D. non lo aiuterà nell’impresa di attirare molto pubblico.

FRESH OFF THE BOAT: Il logo fuorviante ed i primi 10 stranianti secondi in cui pensiamo di guardare il trailer di qualche film giapponese sono le uniche cose che possono tenervi lontano da questa comedy che fa delle battute razziali il suo cavallo di battaglia. La creatrice della sfortunata Don’t Trust The B**** in Apartment 23 ci porta in viaggio con la famiglia Huang dalla Chinatown di Washington ai sobborghi di Orlando, differenze culturali ed difficoltà di integrazione sono all’ordine del giorno. Da guardare!

GALAVANT: Vi parla uno che odia i musical: Galavant va assolutamente guardato. Dan Fogelman, vedovo di The Neighbours, unisce le forze con il plurivincitore di Oscar Alan Menken e sforna questa fiaba musical demenziale che non può non stuzzicare l’appetito anche dei più acerrimi detrattori dei musical. Se il lato musical non sarà preponderante come spero, questa pazza serie rischia davvero di essere la sorpresa del lustro. Il trailer non mente: Galavant, ma soprattutto, King Richard meritano.

HOW TO GET AWAY WITH MURDER: Se c’è qualcuno che sta tenendo su la ABC con le proprie creazioni quella è proprio Shonda Rhymes e questa nuova serie sembra già prenotarsi un posto nell’olimpo del network. Il trailer cattura istantaneamente, la trama fa il suo sporco e meticoloso dovere, il casting (Viola Davis su tutti) sembra molto curato ed il risultato finale parla da solo. La Davis è un’insegnante manipolatrice di Diritto Penale, i suoi studenti sono argilla da plasmare in tribunale per i suoi scopi. Prenotatevelo.

MANHATTAN LOVE STORY: Per essere notati nella miriade di comedy che ci sono in giro bisogna essere innovativi e Manhattan Love Story cerca di incanalare la sua freschezza narrativa tramite i monologhi interiori dei protagonisti. Certo non è il metodo più rivoluzionario del mondo ma almeno ci prova ed il risultato, anche se un po’ troppo eccessivo, funziona. Quindi siete pronti per seguire l’inizio di una relazione tra Jake McDorman e Analeigh Tipton? Un occhio ce lo si butta volentieri.

MARVEL’S AGENT CARTER: A volte certe serie si fa fatica a capire perchè nascano, questa è una di quelle. La Marvel, con l’infinità di potenziali personaggi da trattare, si è ostinata a sfruttare prima Coulson ed ora l’ex fiamma di Capitan America, cioè l’Agente Peggy Carter. Nonostante il one shot sia stato innegabilmente carino, l’idea di un’intera serie ambientata negli anni ’40 e con Hayley Atwell come protagonista non entusiasma più di tanto, c’è solo da sperare che alla ABC abbiano imparato dai propri sbagli di questa stagione.

SECRETS AND LIES: Con un matrimonio che va un po’ a rotoli, scoprire durante una corsa in bosco il cadavere del figlio dei vicini non può certo aiutare. Se a questo ci aggiungiamo una detective con i cosiddetti che ti fiata sul collo mettendo sotto sopra ogni angolo della tua vita, le cose non possono certo migliorare. Che fare allora? A queste domande cercano di porre risposta Ryan Phillippe e Juliette Lewis. Non è nulla di nuovo sotto il sole, però magari qualcosa di buono ne esce fuori, almeno il trailer ispirava…

SELFIE: Partiamo subito male. I selfie, questa fottutissima moda del momento, personalmente non la capisco ma nonostante tutto il trailer ha fugato ogni dubito dimostrandosi totalmente vuoto e superficiale come pochi altri, e la colonna sonora da discoteca in sottofondo non ha aiutato. D’altronde assumere un esperto di marketing per aumentare la credibilità dei follower è una trama? Da guardare solo se patiti di Facebook, Twitter, Instagram e blablabla. Dispiace molto vedere come John Cho si sia ridotto a fare queste boiate.

THE WHISPERS: Se ci sono alieni allora c’è di mezzo anche Steven Spielberg. Questa volta gli alieni cercano di conquistare la Terra sfruttando i bambini e creando con loro un legame con un amico immaginario chiamato Drill che gli fa fare cose alquanto spregevoli. Ovviamente se ci sono gli alieni di mezzo non si può non tirare in ballo anche il Presidente degli Stati Uniti  ma, per quanto creepy possa essere l’atmosfera, il tutto lascia un po’ a desiderare. Serve più sostanza ma sembra un film tv estivo, niente da prendere sul serio…

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