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Upfronts 2018-2019: CBSTEMPO DI LETTURA 6 min

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E come ogni anno CBS si conferma facilmente il canale più solido, più prolifico e anche più lungimirante. In un contesto in continua evoluzione come quello televisivo, in costante conflitto con piattaforme virtuali come Netflix o Hulu, CBS punta a quella solida fetta di pubblico che difficilmente si attaccherà ad un pc per guardare in streaming la nuova puntata di The Big Bang Theory: i vecchi, quelli che pur essendo in 16 milioni a guardare una puntata di NCIS alla fine partoriscono un 1.6 di rating (perché i rating sono calcolati sulla base degli spettatori tra i 18 ed i 49 anni). Che di questi giorni è comunque un traguardo e quindi è meglio tenerseli stretti: una scelta che paga.
CBS quindi si permette di mantenere il suo parco di procedurali completamente in vita (fatta eccezione per Scorpion e l’osceno Wisdom Of The Crowd) bocciando cinque comedy di cui tre “nuove”. Insomma decisamente un’ottima annata se paragonata a quella di NBC, FOX ed ABC. Anche se ci vuole ben poco per essere meglio.
A riprova di questo successo, il palinsesto cambia pochissimo andando a ridurre il blocco comedy del lunedì a due soli show, aggiungendo Magnum P.I. e sostituendo di fatto solo i “decessi”. In totale sono tre i nuovi show che prenderanno vita nella prossima stagione: quattro comedy (di cui una è un revival) e cinque drama (di cui uno è un remake). CBS gioca sul sicuro, ancora.

Serie cancellate/concluse: 9JKL (Stagione 1), Code Black (Stagione 3), Kevin Can Wait (Stagione 2), Living Biblically (Stagione 1), Me, Myself & I (Stagione 1), Scorpion (Stagione 3); Superior Donuts (Stagione 2), Wisdom Of The Crowd (Stagione 1).
Serie rinnovate: Blue Bloods (Stagione 9), Bull (Stagione 3), Criminal Minds (Stagione 15), Elementary (Stagione 7), Hawaii Five-0 (Stagione 9),  Life In Pieces (Stagione 4), MacGyver (Stagione 3), Madam Secretary (Stagione 4), Man With A Plan (Stagione 3), Mom (Stagione 6), NCIS (Stagione 16), NCIS: Los Angeles (Stagione 10), NCIS: New Orleans (Stagione 5), Seal Team (Stagione 2), SWAT (Stagione 2), The Big Bang Theory (Stagione 12), The Good Fight (Stagione 3), Young Sheldon (Stagione 2).

 

 
  

FAM: Un’ennesima sit-com in arrivo in midseason e con protagonista Nina Dobrev e Tone Bell (oltre ad Odessa Adlon, Brian Stokes Mitchell e Lee Ralph) nel ruolo di una coppia che all’improvviso si vede piombare in casa in pianta stabile la sorellastra 16enne del character della Dobrev, il tutto mentre lei ha sempre sognato una vita perfetta con il suo uomo e dei figli. La trama non rappresenta niente di nuovo nel panorama seriale ma è anche una copia leggermente diversa di Happy Together, altra sit-com (riassunto e commento più in basso) in arrivo sempre per CBS ma con un casting decisamente migliore rispetto a questo. Insomma: anche no.

FBI: Per la prima volta in oltre 15 anni una serie creata da Dick Wolf (notissimo padre del franchise Law & Order) non finisce alla NBC ma ad un altro network. Sembra niente ma è un evento storico visto anche il potenziale collegamento che avrebbe potuto esserci con L&O ed il concepimento della serie nel 2016, eppure non è così. Dal trailer appare chiaro che CBS ha fatto un colpaccio accaparrandosi uno show che è stato collocato il martedi sera tra due mostri sacri (NCIS e NCIS: New Orleans) in modo da avere un traino fortissimo ed un rinnovo pressochè assicurato in partenza. Protagonisti dello show sono Missy Peregrym e Zeeko Zaki, due agenti dell’FBI di NY che (ovviamente) lottano quotidianamente contro il terrorismo.

GOD FRIENDED ME: La differenza che c’è tra la trama di una serie e la sua realizzazione è principalmente dettata dal network in cui viene prodotta. Lo diciamo perchè il plot di God Friended Me è piuttosto folle ma il trailer lo rendo più “terreno”: quando un ragazzo ateo che tiene una trasmissione radiofonica dal titolo “Millenium Prophet” (ed è figlio di un prete) comincia a ricevere richieste d’amicizia su Facebook da parte di Dio comincia a mettere in discussione il suo non-credo, fintanto che una serie di eventi e di coincidenze apparentemente impossibili non cominciano a delineare uno schema. Protagonista dello show è Brandon Michael Hall e alla produzione c’è addirittura Greg Berlanti.

HAPPY TOGETHER: Il cast promette di fare follie ma, come nelle più classiche delle sit-com, è difficile che la situazione possa reggersi in piedi nel medio-lungo periodo (motivo per cui siamo abbastanza scettici sul risultato finale): una coppia di 30enni, lui è Damon Wayans Jr. (Happy Ending, New Girl) e lei è Amber Steven West (Greek, Ghosted), si vede cambiare la vita nel momento in cui una popstar stile Justin Bieber si molla con la fidanzata e per fuggire dai paparazzi chiede di andare a stare da loro per un po’. Il trailer è anche carino ma come già detto è estremamente difficile che una situazione di compromesso come questa possa essere tenuta viva ad oltranza.

MAGNUM P.I.: Non se ne sentiva assolutamente la necessità ma, come già accaduto con MacGyver, anche Magnum P.I. è stato disseppellito e riportato a nuova (e tremenda) luce con un remake non richiesto e che dal trailer sembra essere una tamarrata allucinante che sfortunatamente finirà col fare colpo sull’americano medio. Siccome non poteva essere tutto uguale, il character originale, Jonathan Quayle Higgins III, è diventato una Juliet Higgins e, giusto per tenere alto il livello di tamarreide, Justin Lin è stato chiamato a dirigere il pilot. Il cast è composto da Jay Hernandez, Perdita Weeks, Zachary Knighton e Stephen Hill, mentre i responsabili di questa oscenità si chiamano Peter Lenkov ed Eric Guggenheim, due sceneggiatori che era meglio restassero sconosciuti.

THE CODE: Come si sa il patriottismo e il genere procedurale viaggiano a braccetto in casa CBS (qualcuno ha per caso detto NCIS o CSI?), non per nulla ecco arrivare in mid-season uno show che fonde nuovamente i due generi e che si prefissa di essere diverso esattamente come il suo nome (sono già esistite altre due serie con lo stesso nome): a Quantico c’è il Judge Advocate General Headquarters, un luogo dove “le menti più brillanti dei marine” studiano per essere avvocati, pubblico ministero e ovviamente marine e portare giustizia fuori e dentro i tribunali. In cabina di produzione Craig Sweeny (anche showrunner), Marc Webb (qui anche come regista del pilot) e Craig Turk (altro showrunner). Non c’è bisogno nemmeno del trailer per saltarlo.

THE NEIGHBORHOOD: Vi diciamo una cosa in anteprima: quello che vedete nel trailer non è del tutto vero. I pilot vengono girati mesi in anticipo, vengono fatti degli screen test per capirne la qualità e poi vengono migliorati. La series premiere di The Neighborhood per esempio (e come si vede dal trailer) è stata girata con Josh Lawson come protagonista ma la notizia ufficiale è che Max Greenfield (New Girl) è diventato il nuovo attore principale. Il trailer andrebbe quindi rivisto a posteriori. Detto questo, l’idea che una famiglia “bianca” del Mid-West si trasferisca in un quartiere “nero” di L.A. e provi ad integrarsi con la comunità afroamericana è un po’ forzata ma può funzionare. Sarebbe stato meglio non concepirla come sit-com ma come comedy.

THE RED LINE: Ava DuVernay e Greg Berlanti toccano uno dei tanti temi caldi attualmente vissuti in America: la violenza perpetrata da membri delle forze dell’ordine nei confronti di afroamericani indifesi. La trama gira tutta intorno all’effetto dell’omicidio involontario di un dottore afroamericano sulla vita di tre famiglie di Chicago che in qualche modo sono state toccate da quest’evento. La DuVernay non è nuova a questa tematica (ha infatti scritto e diretto 13th) e sembra avere veramente un ottimo seguito oltre che un ottimo cast a disposizione: ritorna infatti Noah Wyle (E.R.) con Noel Fisher (Shameless), Michael Patrick Thornton, Howard Charles e Emayatzy Corinealdi.

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