Maggio significa solo una cosa: Upfronts. E al solito è NBC il primo network che ormai da tradizione apre il valzer da diversi lustri a questa parte rivelando i propri piani e, di fatto, dando una valutazione alla sua annata.
Considerando il calo generale degli ascolti registrato durante l’ultimo anno, per il network del Pavone non è poi andata così male questa stagione. Uno solido blocco di show, principalmente rappresentato dal franchise di Chicago, legato alla serie più seguita dei network generalisti (This Is Us) e ad un ottimo buon ritorno del revival di Will & Grace (tuttavia cassato nella nostra recensione) hanno permesso al network di sopravvivere piuttosto bene mettendo in mostra le carte per il prossimo futuro che, a giudicare dalle nuove proposte, si presenta molto più stabilizzato sul presente piuttosto che in procinto di spingere verso il futuro.
Da un lato c’è il franchise di Chicago che, come già detto, viaggia in maniera solida e non accenna a fermarsi, motivo per cui nella nuova stagione Greenbaltt ha optato per riunire tutti e tre gli show in un’unica serata (il mercoledi); dall’altro lato il blocco comedy (più piccolo che in passato) risulta abbastanza stabile; infine ci sono quegli show del turno delle 22:00 come L&O, The Blacklist o Blindspot che, sentendo profumo di Syndication rimangono vivissimi.
Cosa fare allora per il futuro se non confermare tutto il confermabile, fare spazio a due nuove comedy (visto che se ne sono cancellate altrettante) e altri 5 nuovi drama? Si può anche salvare Brooklyn Nine-Nine dalla follia omicida di FOX per rimetterlo in Midseason.
Touchè.
Serie rinnovate: AP Bio (Stagione 2), Blindspot (Stagione 4), Brooklyn Nine-Nine (Stagione 5), Chicago Fire (Stagione 7), Chicago Med (Stagione 4), Chicago P.D. (Stagione 6), Law & Order: Unità Speciale (Stagione 20), Superstore (Stagione 4), The Blacklist (Stagione 6), The Good Place (Stagione 3), This Is Us (Stagione 3), Will & Grace (Stagione 10).
ABBY’S: San Diego. Un bar abusivo nel giardino dietro casa. Uno stuolo di attori comici più o meno noti agli spettatori datati che guardano il piccolo schermo da almeno un lustro. I produttori di Parks & Recreation e The Good Place. Pamela Fryman come regista del pilot. Uno showrunner che viene da New Girl e che potenzialmente potrebbe far rivivere lo stesso humour. Questo è il mix con cui si presenta la prima nuova comedy di NBC in arrivo nel 2019. Qualche dettaglio in più per sbavare arcobaleni? L’Inserviente di Scrubs come protagonista (Neil Flynn) e l’ex fidanzato di Jessica Day di New Girl (Nelson Franklin) come supporto.
I FEEL BAD: Qualche cosa potenzialmente carina la si può intravvedere in questo trailer ma per lo più Sarayu Blue e Paul Adelstein hanno firmato un contratto per una serie che non avrà un futuro roseo. La trama arriva direttamente dal libro autobiografico di Orli AuslanderI (qui anche in veste di consulting producer) “Feel Bad: All Day. Every Day. About Everything” e vede protagonista una famiglia in cui la Blue è una madre di origini indiane ma cresciuta in USA e sposata con il character di Adelstein che, come tutte le donne sui 40, prova ad essere un’ottima madre, donna in carriera, moglie e figlia. Niente di nuovo insomma, e c’è anche buona dose di battute scontate e culi palpati. Insomma: anche no.
MANIFEST: L’ex Principe Azzurro di Once Upon A Time (Josh Dallas) torna protagonista di un drama dalle tinte “Lostiane” prodotto da lossignor Robert Zemeckis. La trama? I passeggeri del volo Montego Air Flight 828 atterrano dopo essere sopravvissuti ad una forte turbolenza ma, a sorpresa, scoprono di essere atterrati 5 anni dopo essere partiti mentre per loro è passata solo qualche ora. Ora forse il riferimento a Lost è un po’ più chiaro. Ovviamente alla base dello show non c’è solamente un duro scontro con una realtà mutata nel lustro d’assenza ma anche una componente mistery che coinvolge tutti i passeggeri del volo 828. Va decisamente tenuto d’occhio perché non succede, ma se succede…
NEW AMSTERDAM: NBC dopo Chicago Med si ributta nuovamente sul lato del medical drama con un Ryan Eggold protagonista di uno show che, vista la collocazione nel Martedì sera post This Is Us, ha già il rinnovo in tasca. In più guardando il trailer è abbastanza chiaro il taglio sentimentale e vagamente medical che si vuole dare. Eggold ricoprirà il ruolo di nuovo direttore del Bellevue Hospital (realmente l’ospedale più vecchio d’America) in cui stravolgerà il modo di curare i pazienti “offrendo cure eccezionali” fregandosene della burocrazia. Mmm: dove si è già sentita una cosa del genere? Did you say Dr. House?
A scrivere la serie c’è David Schulner, già showrunner di Emerald City e altri disastri vari come Do No Harm, The Event e Kings. Sinonimo di garanzia e tante mazzette per essere stato messo dopo lo show più visto della tv generalista.
THE ENEMY WITHIN: Jennifer Carpenter e Morris Chestnut sono i due protagonisti di questo drama in cui ambientato nel mondo delle spie in arrivo nel midseason primaverile. Secondo la descrizione rilasciata da NBC, Chestnut sarà un agente dell’FBI che, per arrestare un criminale apparentemente inacciuffabile, si rivolge ad un’ex spia della CIA (Carpenter) che è anche nota come la traditrice più famosa della storia americana. Un team-up forzato, non nuovissimo agli occhi dello spettatore ma che potenzialmente (anche visto il numero ridotto d’episodi causa produzione in primavera) potrebbe avere le giuste carte in tavola per farsi guardare da un pubblico mainstream che vuole action, cospirazioni e spie all’opera. Come showrunner c’è Ken Woodruff, nome non altisonante ma già dietro le 6 stagioni di The Mentalist, diversi script di Gotham e pure la produzione di The O.C.
THE INBETWEEN: Ghost Whisperer non è finito da molto e, anche se andava in onda su CBS, sembra che un bel clone sia appena stato messo in cantiere per il Midseason. Protagonista di questo nuovo drama a tinte soprannaturali è la misconosciuta Harriet Dyer, attrice che ricopre il ruolo di una donna che può parlare con le persone morte per risolvere i loro problemi e che finirà per cooperare con la polizia per risolvere diversi casi. Niente di più banale, niente di più destinato ad una cancellazione meritata e (si spera) veloce. Ed il fatto che non ci sia nessuna celebrity né all’interno del cast né tra i produttori esecutivi non fa pensare a nulla di buono.
THE VILLAGE: Difficile capire se The Village possa essere un nuovo This Is Us o se sia un dramedy di qualche tipo senza trailer, e non aiuta nemmeno sapere che lo showrunner sia stato produttore di Shades Of Blue, Sons Of Anarchy and The Vampire Diaries. Rimane solo la trama ed un cast abbastanza eterogeneo (Moran Atias, Michaela McManus, Frankie Faison, Jerod Haynes, Grace Van Dien, Warren Christie, Daren Kagasoff, Lorraine Toussaint, and Dominic Chianese) che vede gli abitanti di un appartamento di Brooklyn formare una cosiddetta “famiglia” per il legame di amicizia che li lega. Vuol dire tutto e niente e, proprio per questo, non possiamo che sospendere il giudizio.
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