La puntata successiva al pilot è un po’ come il secondo album per un musicista, è un test, se riesce a colpire, nella maggior parte dei casi anche solo non annoiare, allora lo show ha qualche possibilità di canalizzare un certo interesse nel pubblico, se invece fallisce miseramente, parola di John “Blackbeard” Malkovich, la falce del mietitore seriale sarà lì pronta a calare inesorabilmente. 12 Monkeys in questo è riuscito senza dubbio a limitare i danni. Dopo un primo episodio pienamente sufficiente, contraddistinto da ritmi frenetici e uno sviluppo narrativo interessante, “Mentally Divergent” preme sul pedale del freno, concentrandosi sull’incontro tra Cole e Jennifer Goines e amplificando l’alone di mistero che avvolge il fantomatico esercito delle 12 scimmie. Facciamo la conoscenza di Ramse, interpretato da Kirk “CharlieFrancisdiFringe” Avecedo, personaggio che ha il compito di fare da spalla a Cole e che grazie alle sue battute riesce a conferire un maggiore realismo alla missione, al successivo attacco e alla serie in generale. Emerge così la dimensione umana del viaggiatore del tempo, non solo strumento in mano a Jones, ma realmente motivato a fermare l’epidemia che ha distrutto il suo pianeta, anche se questo significa il cancellamento dalla propria linea spazio-temporale. È interessante vedere come Cole non venga trattato da eroe, da martire, nonostante l’importanza del suo compito, ma semplicemente come un essere umano qualunque. Inoltre, quasi certamente, una delle tante differenze con l’opera madre sarà il passato del nostro protagonista, sicuramente tormentato, ma non in linea con il personaggio interpretato da Bruce Willis, prigioniero all’interno di una fatiscente struttura carceraria. Oltre ad Avecedo, entra nel cast anche Tom Noonan, che gli autori identificano come “Pallid Man”, l’uomo al centro della cospirazione guidata dall’esercito delle 12 scimmie. La forza del suo personaggio nasce dal contrasto tra la pacatezza dei suoi modi e la crudeltà delle sue azioni, oltre che naturalmente dalla moltitudine di misteri che aleggiano attorno alla sua figura. “Mentally Divergent” comincia finalmente a giocare con le conseguenze derivanti da una narrazione incentrata sui viaggi nel tempo e ci mostra come incidenti e piccoli inconvenienti possano influenzare il futuro in maniera significativa. Naturalmente non basta questo per mandare avanti una serie, occorre anche mettere alla prova lo spettatore tenendolo sospeso tra dubbio e incredulità, e gli autori in questo senso hanno a disposizione un’infinità di possibilità, visto e considerato che perfino un personaggio già morto nel primo episodio potrebbe potenzialmente ripresentarsi a fine stagione in un’altra linea temporale.
In “Cassandra Complex”, come suggerisce il titolo, veniamo catapultati direttamente ai mesi precedenti la pandemia, osservando da vicino il personaggio della dr.ssa Reilly. Il fatto di trattare le storyline dei due protagonisti separatamente, ma comunque facendoli interagire grazie al salto temporale è certamente una mossa azzeccata. Ancora più azzeccata la morte di Henri per mano di Cole, inaspettata e probabilmente eseguita per preservare l’integrità della sua linea temporale. Il “Pallid man” fa nuovamente la sua apparizione, guadagnandosi la cicatrice mostrataci nel precedente episodio, e continuando a rappresentare l’elemento più interessante e misterioso dell’intero show. I pericoli sulle conseguenze dei viaggi temporali vengono nuovamente trattati dal team di Jones, facendo emergere dubbi sulla reale mutabilità del passato. Fino ad ora infatti ogni spostamento nel tempo parrebbe parte di una sequenza ben precisa, una strada battuta che Cole sta semplicemente percorrendo. Non è quindi da escludere che l’intero viaggio attraverso le diverse linee temporali porti inesorabilmente alla realizzazione del futuro che la squadra di Jones sta cercando di cambiare. Intanto nel 2045 la storyline di Ramse ci introduce un nuovo gruppo di superstiti, di cui lui e Cole sembrerebbero aver fatto parte in passato. È difficile appassionarsi alle vicende del presente/futuro dopo che la nostra attenzione è focalizzata al 2015, vedremo nelle prossime puntate se la scelta di inserire questo nuovo gruppo di “predatori” si rivelerà una scelta azzeccata e soprattutto se gli autori riusciranno a scrivere dei personaggi con il giusto spessore e non la solita accozzaglia di villains che vuole unicamente remare contro l’eroe principale.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Splinter 1×01 | 1.35 milioni – 0.4 rating |
Mentally Divergent 1×02 | 1.10 milioni – 0.3 rating |
Cassandra Complex 1×03 | 0.90 milioni – 0.3 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.