12 Monkeys 2×08 – LullabyTEMPO DI LETTURA 4 min

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Lasciatasi alle spalle la puntata filler della scorsa settimana, 12 Monkeys confeziona un ottimo episodio che finalmente riporta la narrazione sui giusti binari. Nonostante l’impressione iniziale sia quella di assistere all’ennesimo episodio riempitivo, una volta giunti alla mezz’ora appare subito evidente l’importanza di “Lullaby” all’interno dell’intricato ordito narrativo predisposto dagli autori. Utilizzando un grande classico del filone sci-fi incentrato sul time travelling, il loop temporale, la serie decide di conferire al tempo una volontà propria, in grado di operare al pari di un’entità senziente limitando così le distorsioni temporali da parte dei nostri crononauti. Anche questa settimana, vista la linearità narrativa derivante, paradossalmente, dalla ciclicità del loop temporale, possiamo evitare la sinossi che, abitualmente, ha il compito di introdurre il commento dell’episodio.

An auspicious change has befallen me. I find myself guiltily relenting on my ranting and ravings. Is death not necessary for the past to be erased? I shall not know. The undiscovered country does not beckon me.

Con “Lullaby” continua la svolta Cassie-centrica, da noi più volte millantata, che lo show ha deciso di intraprendere da qualche episodio a questa parte. Questa volta, però, Amanda Schull, probabilmente stufa di leggere le nostre continue lamentele in merito alla sua ignobile performance recitativa, sale in cattedra e sfoggia la migliore interpretazione vista finora per quanto concerne, ovviamente, il ruolo di Cassandra Railly. La trasformazione del suo character, altro elemento al centro delle nostre critiche passate, riesce finalmente a risultare credibile, merito, appunto, della prima prova recitativa positiva mostrata dall’attrice all’interno della serie. Sebbene la sua ostinazione nel voler portare a termine la missione possa inizialmente risultare fastidiosa, il pronto intervento di Cole, messo lì dagli autori proprio per fare da contraltare alla testardaggine della dottoressa, riesce a riportare equilibrio alla narrazione, attenuando la sensazione di fastidio sopracitata ed evidenziando così lo stacco tra i diversi modi di pensare mostrati dai due personaggi. Il risultato è un’ottima alchimia tra i due attori, resa ancor più intensa dal parziale riavvicinamento dei due protagonisti. A tal proposito, è giusto notare come le sequenze romantiche che vedono al centro Cole e Cassie abbiano sempre il pregio di non risultare troppo melense, occupando, invece, sempre il giusto spazio all’interno della narrazione, senza mai risultare forzate.
Apparenti ritorni di fiamma, dunque, ma anche importanti colpi di scena. Una volta scoperta la “volontà” da parte del tempo di voler risparmiare la vita alla dottoressa Jones, Cole e Cassie, grazie al provvidenziale suggerimento di Jennifer (“Did you ever think of maybe doing something, but not doing it?“) riescono nell’impresa di salvare la figlia Hannah, tenendola nascosta a young Katarina, preservando così la continuità della loro timeline, uscendo finalmente dal loop temporale. Il ritorno della figlia, affidata nel 2020 al gruppo di Jennifer e oramai diventata donna, viene preceduto da una sequenza costruita in maniera impeccabile grazie a un perfetto utilizzo del montaggio e un sapiente connubio tra musica e immagini. Connubio che riesce nell’intento di suscitare una forte emozione nello spettatore, raggiungendo il suo apice nell’abbraccio tra madre e figlia sulle note della ninna nanna di Brahms cantata da Katarina.
Il secondo colpo di scena riguarda invece il ritorno di Ramse, prima intenzionato ad uccidere Cassie, poi convinto dalla stessa a partire per uccidere il famigerato Testimone. In una stagione nella quale gli autori si sono divertiti a sperimentare ogni accoppiata possibile, siamo quindi molto curiosi di vedere come si comporteranno Acevedo e la Schull una volta condiviso lo spazio scenico in questa caccia al Testimone. L’unico timore riguarda naturalmente la sua misteriosa identità: nel qual caso coincidesse con quella del piccolo Sam, il rischio di un cambio di fronte da parte di Ramse sarebbe molto probabile, e questo, naturalmente, non gioverebbe allo sviluppo narrativo della serie. Questo, principalmente, per due motivi: da una parte ci troveremmo nuovamente di fronte alle dinamiche affrontate la stagione scorsa, dall’altra lo show verrebbe nuovamente privato della coppia Cole/Ramse, senza dubbio miglior binomio in termini di affinità recitativa all’interno della serie.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Interpretazioni buone, pure quella della Schull
  • Buon uso del classico loop temporale
  • Sempre bravissima la Hampshire
  • Riavvicinamento tra Cole e Cassie
  • Il ricongiungimento tra Katarina e Hannah 
  • Cassie e Ramse a caccia del Testimone
  • Cole e Cassie come fanno ad avere ricordi di quanto accaduto prima del reset?
  • Identità del Testimone: arma a doppio taglio

 

Dopo il flop della settimana scorsa, 12 Monkeys ritorna in carreggiata utilizzando in maniera intelligente l’escamotage narrativo del loop temporale per dare una spinta decisa alla narrazione. Dunque, significativa inversione di rotta e Thank più che meritato.

 

Meltdown 2×07 0.42 milioni – 0.1 rating
Lullaby 2×08 ND milioni – ND rating

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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