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American Horror Story: Apocalypse 8×07 – TraitorTEMPO DI LETTURA 3 min

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Dopo il riuscitissimo ritorno alla Murder House, luogo iconico da cui tutta la saga di American Horror Story ha avuto inizio, la narrazione si sposta nuovamente nel mondo post-apocalittico presentato ad inizio stagione. O almeno così parrebbe, visto e considerato che, al termine di questo settimo episodio, l’impressione è quella di essere tornati ad esplorare unicamente l’universo di AHS: Coven, forse nel tentativo di dare un po’ di dignità ad uno degli archi narrativi più fallimentari della saga. L’apocalisse c’è ma non si vede, esattamente come la progressione diegetica, questa settimana in evidente fase di stallo. Non un buon segno a tre episodi dal season finale, ma soprattutto non un buon segno se visto in relazione alla brutta abitudine della serie di rovinare tutto quanto puntualmente negli episodi conclusivi della stagione.
Nel tentativo di fare ordine prima di procedere alla disamina della puntata, possiamo suddividere “Traitor” in quattro segmenti narrativi ben distinti, due utili ai fini della trama, due completamente inutili, buttati nel pentolone per arricchire l’episodio col consueto humour grottesco – e a tratti molto trash – che potrà piacere o non piacere, ma che oramai è radicato profondamente nel DNA della serie. Partendo da quest’ultima categoria, abbiamo da una parte il focus sull’ipopotere di Coco, non più soltanto semplice gluten detector ma da oggi anche human weightwatchers – in pratica un contatore di calorie umano – e dall’altra quella che, per comodità, chiameremo la reunion delle vecchie arrapate, con il ritorno di Joan Collins nei panni di Bubbles McGee, strega col potere di leggere nella mente di chi le sta di fronte – e di fare proposte oscene ai camerieri che per qualche ragione vogliono entrarle nelle mutande – e le  considerazioni alquanto fuori luogo sulla padronanza dell’arte della fellatio da parte di Myrtle Snow. Due storyline che per ovvie ragioni non troveranno alcun tipo di approfondimento in questa recensione.
Passando invece alle trame che hanno una reale importanza all’interno della serie, abbiamo da una parte il progressivo indebolimento da parte di Cordelia, costretta a rivolgersi alla Voodoo Queen per chiedere aiuto a Papa Legba (uno dei personaggi più interessanti visti in Coven soprattutto grazie al carisma di Lance Reddick), con la conseguente ascesa di Mallory come nuova Supreme, e dall’altra lo scontro tra generi tra Streghe e Warlocks, giunto sul finale ad un significativo punto di svolta. In realtà anche in questo caso, pur trattandosi di trame significative dal punto di vista della progressione, il materiale su cui lavorare per un’eventuale analisi risulta estremamente scarso. Considerazione che trova conferma nella natura fortemente transitoria dell’episodio, palese riempitivo in attesa dello scontro finale con Langdon.
A differenza di Coven, Apocalypse sembra voler spostare il focus dalla lotta interna all’importanza della sorellanza, chiamata a collaborare nonostante i dissapori interni per contrastare una minaccia più grande. L’assenza di Langdon, indubbiamente character meglio costruito della stagione, pesa un po’ su questo settimo episodio, zavorrato inoltre da storyline secondarie di dubbio gusto ma certamente in linea con lo stile di Murphy e Falchuk. Se infatti nelle ultime stagioni si poteva ravvisare una sostanziale inversione di rotta da parte dei due creatori, con un cambio di stile che sembrava voler limitare gli eccessi inutili in favore di una narrazione meno opulenta, in Apocalypse possiamo notare una decisa marcia indietro in direzione di quelle atmosfere che sembravano oramai superate fin dalla fortunata transizione Hotel/Roanoke. Soltanto queste ultime tre puntate sapranno dirci se tutto ciò sarà un bene o l’ennesima caduta di stile per la serie.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • L’episodio scorre nonostante si tratti di un mezzo filler
  • Il ritorno di Papa Legba
  • Il rogo finale
  • L’assenza di Langdon
  • Storyline secondarie di dubbio gusto
  • Un ritorno al passato non troppo convincente
  • Human weightwatchers

 

“Traitor” non aggiunge granché alla trama, ma per essere un episodio di transizione non ci può lamentare più di tanto. Puntata pienamente sufficiente e quindi per questa settimana salviamo.

 

Return To Murder House 8×06 2.01 milioni – 0.9 rating
Traitor 8×07 1.85 milioni – 0.9 rating

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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