Constantine 1×10 – Quid Pro QuoTEMPO DI LETTURA 7 min

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“Sono un’indovino! Leggo il passato, il presente, e qualche volta, anche il futuro!” diceva a grandi linee Diego Abatantuono nel film Grand Hotel Excelsior, o bene o male, tutte le volte che riesumava il personaggio del Mago di Segrate. Questa citazione sembrerà del tutto fuori luogo con la recensione in questione, ma in verità, anche quelli della NBC hanno scrutato bene il passato e il presente di Constantine, rendersi conto che alla fine della corsa di questa prima stagione, il serial delle gesta del bastardo Inglese è atteso da un’affilatissima falce. I ratings parlano chiaro e, nonostante siano stati piuttosto altalenanti e privi di un qualche tipo di stabilità, sono sempre stati tendenti verso il basso: cosa che ha fatto scattare le “abilità divinatorie” del network, al fine di trovare qualche suggerimento su come evitare la cancellazione; sia messo agli atti, che non c’è nessunissima conferma di una fantomatica cancellazione di Constantine, ma c’è comunque la conferma che il suo destino è appeso ad un filo, e questo fa presagire, il più delle volte, il peggio. Alla luce di ciò, non c’è quindi da stupirsi, se la produzione ha deciso di trasformare “Quid Pro Quo” nell’adattamento televisivo di una delle tante storie cartacee con protagonista John Constantine, attingendo a piene mani nella licenza nel tentativo di seguire i passi del riuscitissimo “Feast Of Friends“: primo esemplare di questi tentativi. Ci riesce? Si, anche se questa volta, il punto forte della puntata non è la fedeltà con l’originale opera di provenienza.
Se dovessimo scegliere un nome per ribattezzare l’episodio, questi sarebbe sicuramente “Revenge Of The Henchman”, questo perché Chas Chandler non sono fa la parte del leone (accaparrandosi una sostanziosa fetta di protagonismo), ma anche perché viene riscattato da alcune ignobili e ingloriose scene passate; con il coinvolgimento della famiglia di Chas nella trama principale, l’episodio si prende la gradita libertà di raccontare la storia del socio di John Constantine, spiegando non solo l’origine dei suoi poteri, ma anche la sua essenza caratteriale. La blanda gestione del personaggio e i riflettori tutti puntati sulla ribelle e ombrosa Zed, hanno sicuramente aiutato gli spettatori a chiedersi l’utilità del vecchio amico di lunga data del biondino in trench coat e in cosa sia davvero speciale; a tre episodi dal season finale, gli spettatori lo scoprono: perché è l’esatto contrario di John Constantine. Se il protagonista della fu Hellblazer è un meschino mascalzone, Mr. Chandler ha nel suo cuore lo spirito di un vero eroe che ha capito i concetti di potere e responsabilità, facendo quanto in suo potere per mettere in pratica i suoi doni al meglio, come un certo Tessiragnatele di nostra conoscenza. Questo non solo conferisce spessore al personaggio, ma impreziosisce la relazione tra lui e Constantine, rafforzata da una dicotomia di diversità caratteriali e obiettivi comuni. 
Ovviamente, un grande eroe può dimostrarsi tale solo se contrapposto ad un grande ostacolo e/o nemico, cosa che la puntata ci fornisce chiamando a corte Felix Faust: celebre villain DC Comics, qui interpretato in maniera sublime dall’ormai icona Mark Margolis; se Chas rappresenta l’archetipo più classico dell’eroe, Faust rappresenta l’archetipo più classico dell’antagonista: un’antagonista freddo, egoista, fetente, viscido e sempre pronto a pugnalare alle spalle e ricorrere a biechi mezzucci pur di averla vinta. Un personaggio del genere riesce naturale al fu Hector Salamanca, imponendosi come un convincente e carismatico avversario praticamente fin da subito, mettendo addirittura non poco in difficoltà il nostro britannico biondino e la sua crew. E’ un vero peccato che un’antitesi così riuscita debba salutarci così presto, ma come diceva Stan Lee: “L’aldilà, nell’Universo Marvel, ha le porte girevoli” e credete a RecenSerie: alla DC le cose non sono per niente diverse. 
Uniche pecche di questa solida e convincente puntata, sono la sottotrama del demone Karabasan e quella principale dell’Oscurità Nascente. Mentre la seconda è on hiatus da episodi e con una direzione dritta e scorrevole come quella di un ubriaco (o “dritta pè storta”, come direbbe Maccio Capatonda), la prima funge da elemento di disturbo e inutile distrazione dalla backstory di Chas e dalle sue scene di assoluto protagonismo; pur essendo incastrata bene nell’economia dell’episodio, la sua presenza nella trama generale spezza decisamente il ritmo di “Quid Pro Quo”, annacquandola con un segmento narrativo decisamente poco interessante e gestito con sufficienza, imponendosi come sgradito intermezzo tanto quanto la pubblicità durante i film in chiaro trasmessi da Italia Uno, trasmessa sempre e comunque sul più bello. E’ probabile che la produzione abbia voluto fare di necessità virtù, utilizzando una storia cartacea già collaudata per infilarci gli elementi che servivano allo show per il progredire dei personaggi; solo che, questa trama della caccia al demone messa nel tentativo di rispettare l’opera originale, è gradita come le punture di zanzare d’estate: a NBC è venuta così bene la storia di Chas, che tutto il resto, è solo fastidiosa distrazione.  

 

L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo

 

Poteva RecenSerie non sbattersi per voi a raccattare tutte le curiosità, e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action del maghetto inglese? (intendo Constantine eh, non quell’altro quattrocchi sfregiato). Maccerto che no! Doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, di seguito, come fatto per Marvel’s Agents OfS.H.I.E.L.D.Marvel’s Agent CarterThe Flash e Gotham eccovi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia sulla puntata.
  1. La canzone che scatena il viaggio nei ricordi di Chas è Don’t Fear The Reaper dei Blue Oyster Cult. Per un uomo che può vedere il sinistro mietitore per ben 47 volte, è di sicuro un buon consiglio.
  2. Caso vuole, che la band Lillian Axe (il gruppo che suona prima dell’incendio nel locale) ha nel suo repertorio, una canzone che si intitola “47 Way To Die“. 
  3. Fa la sua apparizione live-action Renee, la moglie di Chas. Ne avevamo precedente parlato in questa recensione
  4. La persona citata da John Constantine, Aleister Crowley, è stato un esoterista britannico realmente esistito. E’ da alcuni considerato il fondatore del moderno occultismo e da altri come una fonte di ispirazione per il satanismo. E’ citato in numerosi media, tra cui la serie Hellblazer in cui John Constantine si muove come protagonista; per maggiori informazioni, si consiglia l’omonima ed esaustiva pagina Wikipedia.  
  5. La trama dell’episodio è basata sulla graphic novel Hellblazer: All His Engines del 2005, con qualche differenza apportata per rendere più protagonista la famiglia di Chas e spiegarne le origini dei poteri di quest’ultimo (che nel fumetto, non possiede). 
  6. Fennel viene introdotto nel cast di Constantine nella novel sopra citata, e fa più o meno la stessa fine.
  7. Nell’episodio compare il villain DC Comics Felix Faust, personaggio modellato sul protagonista del libro La tragica storia del Dottor Faust. Comparso per la prima volta su Justice League Of America #10 del 1962, Faust è uno stregone la cui presenza si registra nel creato già dall’alba dei tempi; cominciò ad interagire più spesso con l’Universo DC e i suoi personaggi quando, negli anni ’20, riuscì ad impossessarsi del corpo di Dekan Drache, dopo che fu riuscì a scappare dalla dimensione in cui fu rinchiuso dallo stregone Nommo. Con un nuovo corpo in cui contenere la sua anima, Felix Faust poté ricominciare il recupero dei suoi poteri magici e la ricerca senza fine della sapienza mistica. Pur non avendo avversari fissi, è stato avversario di quasi tutti i personaggi DC legati in qualche modo alla magia, e sopratutto, della Justice League. 
  8. Siccome Faust è interpretato dall’attore Mark Margolis, ora meglio conosciuto per il ruolo di Don Hector Salamanca in Breaking Bad, gli showrunner di Constantine hanno voluto omaggiare i fan del serial e il suo ruolo mettendo un campanellino sulla scrivania del mago. 
 
THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Chas e il suo passato
  • Felix Faust 
  • Trama principale dell’Oscurità Nascente: on hiatus
  • Sottotrama del demone Karabasan non necessaria

 

Puntante solida e molto convincente, che sfrutta la licenza del protagonista in trench coat della fu Hellblazer come espediente narrativo per regalare spessore ad un personaggio poco approfondito come Chas Chandler, trasformandolo nel cuore della puntata. Pur con qualche sfumatura e sbavature tipiche ormai del serial demoniaco targato NBC (e che gli stanno facendo guadagnare la cancellazione), “Quid Pro Quo” si lascia piacevolmente guardare per via della sua natura “Chas-centrica” piuttosto gradita e ben strutturata.

 

The Saint Of Last Resort (Part 2) 1×09 3.08 milioni – 0.8 rating
Quid Pro Quo 1×10 3.50 milioni – 0.9 rating

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