Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 5×22 – The EndTEMPO DI LETTURA 6 min

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Dopo la notizia che Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. è stato rinnovato per una sesta stagione da tredici episodi, potrebbe essere fuori luogo cominciare questa recensione dicendo: “E anche questo serial arriva alla fine”. Tuttavia, sotto certi punti di vista – e giudicando da come si sono messe le cose nel season finale – tale frase può ancora essere attuale visto e considerato che in qualche modo la creatura ABC/Marvel Studios finisce qui.
Proprio come dicevano Simmons e Fitz in una conversazione nella 5×21 che è stata usata come commento finale della suddetta recensione, con “The End” tutte le cose tornano al loro posto, lasciando però coloro che hanno riordinato le cose cambiati e cresciuti e, quindi, diversi.
Per dirla con un esempio, è un po’ come se dall’episodio pilota in poi, queste cinque stagioni siano state la cameretta di un giovane studentello disordinato che per 110 episodi non ha fatto altro che continuare a cambiare ordine alle cose a seconda dei crismi dettati dalla sua età. Ad un certo punto, questo studentello ha cominciato a maturare, realizzando che non poteva continuare a cambiare ordine delle cose e soprattutto non poteva farlo né di continuo, né senza una valida motivazione, facendo tornare tutto com’era prima. A livello di arredamento, le cose sono tornate dove stavano, ripristinando l’ordine prima compromesso. Ma a livello personale, quello studentello non è più quello di prima: ora è più maturo, armato di un’esperienza che l’ha fatto crescere e gli ha donato un certo tipo di concezione dell’ambiente circostante e la sensibilità mentale e caratteriale per poterla comprendere.
Questo esempio descrive perfettamente “The End”, episodio che magari non chiude completamente la saga di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. ma di sicuro chiude il maxi-capitolo dello S.H.I.E.L.D. guidato da Phil Coulson e tutte le trame e i personaggi che hanno solcato la sua gestione, chiudendo tutte le storyline in attivo ed in sospeso: alcune risalenti anche alle prime stagioni.
Sicuramente non è la fine della creatura dei coniugi Whedon/Tancharoen, tuttavia, la 5×22 sancisce la fine di un’era e, per tanto, quando il serial ritornerà con la sesta stagione nel 2019 sarà qualcosa di diverso, che potrà valersi come trampolino di lancio l’eredità lasciata dal personaggio di Clark Gregg. In pratica, sarà un po’ come Doctor Who, dove ogni Dottore è uguale ma diverso al precedente e successivo, portando però con sé le esperienze dei Dottori conosciuti.
Tuttavia, nonostante il grande impatto emotivo e i coinvolgenti saluti finali, non tutto torna in “The End”. O almeno, torna ma non come si vorrebbe e dovrebbe.
Il season finale sfrutta enormemente l’emotività dello spettatore (e forse qualche elemento da fanservice), puntando tutto sul sensazionalismo, con frasi e scene ad effetto per creare brevi sequenze ma di grande impatto visivo, cerando nella suddetta messa in scena della memorabilità che superi, magari, la presa di coscienza di certi difetti presenti in tali sequenze. Per fare un esempio, lo scontro tra Quake e Graviton – per come è stato coreografato e diretto – rimane nella memoria dello spettatore, poiché decisamente spettacolare. Eppure, si poteva fare decisamente di più dato che tale schermaglia viene praticamente risolta in tempo zero, sancendo anche la dipartita di un villain, oltremodo potente, in una maniera che ha svalutato (e sminuito) la sua forza e la sua caratterizzazione; ok i power-up che danno aiuto al protagonista  ma, vedendo la minaccia che era diventata Graviton, una sconfitta così facile (e facilitata) è decisamente esagerata e assurda.
Altro esempio è il discorso più dolente del crono-enigma che ha martellato lo spettatore per tutta la quinta stagione, ovvero la possibilità di distruggere il loop temporale in cui erano intrappolati quelli del Team Coulson. Ovviamente i nostri ce l’hanno fatta ma ciò che lascia più perplessi non è tanto il successo della loro missione, quanto più il come è stato possibile, dato che non solo non vi è spiegazione, ma non si rilasciano nemmeno degli indizi per dar modo agli spettatori di poter trarre delle conclusioni personali o dar loro l’occasione di poter speculare e rilasciare qualche teoria. Analizzando la puntata, l’unica cosa che si può dire al riguardo è che tutto stava nella sopravvivenza di Coulson mediante il siero Centipede; Coulson – serio o meno – sarebbe morto comunque, vista la gravità del suo tessuto necrotizzato, ma questo avrebbe lasciato Daisy indifesa contro Grativon che avrebbe quindi assorbito i suoi poteri e distrutto la Terra, portando alla situazione della doppia premiere; non salvando Coulson, il suo Team l’ha scampata.
Quanto appena scritto è una conclusione azzardata riguardo la possibile rottura del timeloop che va presa con le pinze, in quanto “The End” non spreca minuti a risolvere la questione, lasciando allo spettatore il compito di fare tutto il lavoro di ricostruzione (e senza nemmeno troppi aiuti). Forse gli autori non hanno voluto eccessivamente imboccare il pubblico su questo pezzo ma, se così fosse, sarebbe decisamente un controsenso, in quanto in altre occasioni gli autori hanno messo in atto delle sequenze in cui gli stessi personaggi ragionavano sulle varie possibilità di rottura del loop; ergo, la domanda sorge spontanea: perché prima l’imbocco andava bene, e ora no? Forse perché – per il pezzo finale di matassa da sbrogliare – i canonici 40 minuti di puntata non erano sufficienti a ritagliare dello spazio per lo spiegone. Peccato, perché sarebbe servito assai.
  1. Il posto in cui Coulson va a ritirarsi con May è Thaiti.
  2. Il Fitz che muore nella puntata è il sacrificio che il Team Coulson paga per la rottura del loop temporale. Dato che, circa in quel periodo, Fitz si stava prodigando per essere ibernato da Enoch, in quel momento esistevano due Fitz. La logica dei viaggi del tempo elimina quello sopravvissuto al timeloop in quanto rappresentava un paradosso temporale. Quindi, in sostanza, Fitz muore ma anche no.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La fine dell’Era Coulson
  • Quake VS Graviton
  • Emozionale ed emozionante finale
  • Vari passaggi di testimone
  • Il paradosso di Fitz
  • Crono-enigma non spiegato
  • Quake VS Graviton
  • Effetti speciali così così


Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. mette la parola fine ad una grande era del suo show, concludendo tutto ciò che c’era da concludere e passare alla prossima fase. “The End” non è la fine del serial ABC/Marvel Studios, ma è la fine della serie che il pubblico ha imparato a conoscere e sostenere in questi anni. Alcune cose potevano sicuramente essere fatte meglio nel finale, magari i vertici potevano essere più elastici su certe direttive e confezionare un episodio più lungo, ma tutto sommato l’emozione vince (spesso) anche sugli errori più imperdonabili.
Nel 2019 la serie tornerà, ma di certo non sarà più il “serial del Team Coulson”, come è stato chiamato in queste recensioni. Sarà diverso, di sicuro lo stesso in un certo modo di raccontare le cose, ma comunque diverso perché successore di una grande era che è giunta al termine. 

 

The Force Of Gravity 5×21 1.94 milioni – 0.5 rating
The End 5×22 1.88 milioni – 0.5 rating

 

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2 Comments

  1. Concordo sui punti dolenti della puntata ma la drammaticità presente mi ha “confuso” in maniera positiva, come per dire, stai leggendo un libro ma la tua mente vaga da un’altra parte.

    La non-morte di Fitz mi ha totalmente scioccato e, come proprio affermavi nelle precedenti recensioni, il villain principale di tutta la stagione è il “tempo”. La non-morte di Fitz mi ha portato subito a pensare di Deke, chiedendomi dove cavolo fosse finito. Nelle ultime scene realizzo, però, che potrebbe essere stato “cancellato” dalla timeline ufficiale, in quanto si trovava in un tempo al quale non dovrebbe appartenere. Oppure gli sceneggiatori hanno messo un punto interrogativo sul suo destino.

    Inutile dire che anch’io ho avvertito questa sensazione di chiusura. Ed è una brutta cosa, almeno per me in quanto empatico, le emozioni provate sin dal pilot mi stavano distruggendo. Scoprii il trailer per caso su Youtube, a quei tempi stavo ancora metabolizzando la morte di Coulson per mano di Loki. Decisi che l’avrei seguito e, allora, ho mantenuto la promessa. Questa “chiusura” segna anche in parte la mia trasformazione in quanto “fan”. Un’altra cosuccia e smetterò di dilungarmi.

    È davvero definitivo l’addio di Coulson? Insomma, da quel poco che abbiamo visto, sembrerebbe che partiranno alla volta dello spazio, sia per recuperare Fitz – magari anche Enoch – sia per altre avventure. May tornerà nello SHIELD, dopo che morirà il suo amato? Gli sceneggiatori ci hanno lasciato un sacco di domande… l’attesa è troppo lunga!

  2. Anche secondo me la sconfitta di Talbot è stata un po’ troppo veloce. Forse avrebbero potuto inserire May che rompe la boccetta di Odium nella scorsa puntata (la suspance sarebbe rimasta: come salvano il mondo?) e in questa lasciare un po’ più di spazio allo scontro Graviton-Quake. Oppure, come dici tu, dato anche che doveva essere un finale-finale, dare una decina di minuti in più alla puntata.
    Sinceramente io ho sentito anche che è mancato qualcosa alla riappacificazione tra i membri del team. Ok, sono tutti d’accordo che Mack sia il nuovo direttore, tutti tristi a lasciare Coulson, tutti felici di andare a recuperare il Fitz congelato, ma mi sembra poco per superare 8 puntate di screzi. Con il rinnovo conto sulle prime puntate della prossima stagione.
    Inoltre mi è piaciuto molto come il poliziotto si sia sentito sollevato quando ha sentito nominare lo S.H.I.E.L.D. Spero che il team torni presto dallo spazio e riprenda il normale lavoro dello S.H.I.E.L.D. a protezione della popolazione e degli inumani. Dopotutto la Hale ha detto di avere il cervello di Ivanov in un barattolo, Vijay Nadeer è ancora inbozzolato in fondo all’oceano, ci saranno le conseguenze (?) di Avengers4, …

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