Creepshow 1×01 – Gray Matter/The House Of The HeadTEMPO DI LETTURA 4 min

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Creepshow-1x01“Hurricane Charlie has been upgraded to a category 4. Authorities are advising citizens to evacuate. This has the potential to be a devastating storm, folks. The last category 4 we had in the region was Hurricane Hazel in 1954, which left an estimated 1,000 people dead. If you are unable to evacuate, we urge you to find immediate shelter.”

Creepshow, prodotto messo a disposizione da Shudder (proprietà AMC), altro non è che il prosieguo delle tre celebri omonime pellicole: 1982, 1987 e quella del 2007, anche se per quest’ultima rimane come fattore comune solo il titolo. Anche questa serie tv non può contare su George Romero (recentemente scomparso) e Stephen King, ma è proprio da un racconto di quest’ultimo che questa serie decide di iniziare il proprio cammino.
Horror crudo e semplicistico, storie brevi e concentrate, personaggi abbozzati ma tanto basta per poter fruire correttamente del prodotto seriale: Creepshow condensa in circa quaranta minuti di puntata tutti gli elementi chiave per poter colpire e lasciare il segno. Non c’è desiderio alcuno di mostrarsi un prodotto più adulto di quello che in realtà è (errore compiuto da diverse serie); non c’è nemmeno la volontà di appoggiarsi ad effetti speciali d’alto livello (si pensi alla scena del padre ormai privo di forma seduto sulla poltrona, oppure allo scheletro che introduce i due racconti). L’etichetta di b-movie, ma di qualità, si cuce alla perfezione addosso a Creepshow senza farlo sfigurare per un solo momento. Ma il vero colpo di genio è racchiuso nella costruzione di ogni singolo episodio: ogni puntata, infatti, condensa al suo interno due racconti horror presentati al proprio pubblico l’uno dopo l’altro; niente voce fuori campo, niente introduzione, bensì un’immediata e precipitosa caduta nella vita dei personaggi in scena senza voler lasciar nulla al caso. La regia dei primi due racconti viene affidata a Greg Nicotero (regista di diversi episodi dalla seconda alla nona stagione di The Walking Dead) e John Harrison (che in passato ha collaborato proprio con Romero per Creepshow).
Il primo racconto ad essere presentato, scritto originariamente da Stephen King, è Gray Matter e può contare tra gli attori chiamati in causa anche Giancarlo Esposito: uno scenario apocalittico, una casa lasciata completamente al buio, una tempesta ormai alle porte ed un bambino terrorizzato che chiede aiuto. Gray Matter, perfetto connubio tra horror e drama, rappresenta la miglior storia con la quale rompere il ghiaccio e presentare Creepshow. Elemento che contraddistingue la serie è l’opening di ogni singolo racconto: come detto, infatti, non avviene con noiose voci fuori campo utilizzate per poter presentare al pubblico il contesto generale della storia, bensì attraverso una sequenza di singole vignette prese da un fumetto che altro non sono che un trampolino di lancio per permettere allo spettatore di prepararsi a ciò che sta per avvenire.
Da annotare, poi, il salto di tipologia di horror tra un racconto e l’altro: mentre Gray Matter rispecchia i canoni più classici (quindi horror principalmente visivo), The House Of The Head seguiva una linea essenzialmente più psicologica e meno visivamente disturbante. Un’accoppiata perfetta.
Creepshow rappresenta l’ennesimo show che cerca di condensare elementi horror in racconti che, a volte, virano anche in black comedy: si è tentato con Room 104, per esempio, ma il risultato era stato decisamente negativo. Con la dipartita dai palinsesti di SyFy di Channel Zero, però, Creepshow ha le potenzialità di poter arrivare ad una fetta di pubblico rimasta altrimenti senza materia prima di cui cibarsi. La duplice costruzione con due racconti ad episodio, permettendo al minutaggio di sforare i quaranta minuti in tutta tranquillità, è sicuramente una scelta corretta per poter concedere al proprio pubblico maggiore intrattenimento, ma con una qualità migliore e senza la necessità di allungare “il brodo” (come si suol dire), decisione che spesso e volentieri rappresenta la vera debolezza di questo genere di show.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Suddivisione degli episodi in due singoli racconti
  • Apertura a mo’ di fumetto delle due ministorie
  • Storie brevi, concise, dirette e con un alto tasso di horror (anche se forse eccessivamente semplice)
  • Una serie che fa della semplicità la sua vera arma
  • Nulla di particolarmente grave da segnalare

 

Una piacevole scoperta di fine settembre, nonché una vera e propria boccata d’aria fresca (principalmente come mera costruzione della puntata). Eppure meglio andare cauti, almeno per ora, per cercare di capire quanto questo buon livello di qualità potrà essere mantenuto da Creepshow.

 

Gray Matter/The House of the Head 1×01 ND milioni – ND rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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