CBS ha annunciato la cancellazione definitiva di SWAT, ponendo fine alla serie dopo otto stagioni. Lo show con Shemar Moore, basato sull’omonima serie del 1975, ha avuto un percorso travagliato: inizialmente cancellato dopo la sesta stagione nel 2023, è stato poi rinnovato per una settima e successivamente per un’ottava, che ora sarà l’ultima. Lo showrunner Andrew Dettmann ha dichiarato che la notizia è “devastante”, sottolineando il grande impegno del cast e della crew. Anche il produttore esecutivo Shawn Ryan ha espresso preoccupazione per i membri della produzione, ringraziandoli per il loro lavoro.
In contrasto con questa notizia, Netflix ha confermato il rinnovo di Running Point per una seconda stagione, solo una settimana dopo il suo debutto, avvenuto il 27 febbraio. La serie, una comedy ambientata nel mondo del basket, ha avuto un ottimo riscontro, accumulando 9.3 milioni di visualizzazioni nei primi quattro giorni e classificandosi terza tra le serie in lingua inglese più viste sulla piattaforma. Mindy Kaling, co-creatrice ed executive producer, ha espresso il suo entusiasmo per il successo e ha ringraziato Netflix, Warner Bros., la protagonista Kate Hudson e le executive producers Jeanie Buss e Linda Rambis.
Non tutte le serie Netflix hanno avuto lo stesso destino: The Recruit, il thriller con Noah Centineo, è stato cancellato dopo due stagioni. Lo show raccontava la storia di Owen Hendricks, un giovane avvocato della CIA coinvolto in intricati complotti internazionali. Colton Dunn, che interpretava Lester Kitchens, ha definito la cancellazione “una delusione” su Threads, ringraziando i fan per il supporto. The Recruit aveva ottenuto buoni risultati nei top 10 di Netflix dopo la sua seconda stagione, ma non è stato sufficiente per garantirne il proseguimento. Le ragioni esatte della cancellazione non sono state rivelate, ma fattori come il costo della produzione, il coinvolgimento del pubblico e la direzione creativa giocano sempre un ruolo chiave in queste decisioni.
