Detto spassionatamente: una delle migliori puntate di sempre.
Date agli sceneggiatori di New Girl un ambiente ristretto ma familiare, un motivo per dare di matto e dei segreti che non devono essere rivelati e questi vi creeranno una bomba pronta ad esplodere. Ovviamente se tutti i character sono coinvolti nella vicenda, altrimenti i risultati possono essere altalenanti. “Spiderhunt”, coniugando tutta questa serie di caratteristiche, riesce ad allineare tutti gli astri candidandosi di fatto a diventare l’episodio più divertente ed indimenticabile di questa quarta stagione.
New Girl da sempre ha una trama orizzontale scarna, poco definita e dettata principalmente dall’inizio o dalla fine delle coppie del loft. Il tempo è una realtà inesistente, quasi non si percepisce, c’è, esiste, ma non è fatto pesare su alcun contesto e, soprattutto, viene scandito al massimo da riferimenti temporali quali “l’era in cui Cece e Schmidt stavano insieme” o “l’era post rottura di Nick e Jess”. Per capire l’ordine cronologico di New Girl si ha quindi bisogno di parlare per ere geologiche piuttosto che di stagioni perché non sono quest’ultime ad avere un effetto sulla trama quanto il contrario. La gestione del tempo per la serie rientra quindi più in uno schema da sit-com alla The Big Bang Theory piuttosto che da mera comedy, tuttavia New Girl è un’eccezione alla regola e di fatto, almeno per questa caratteristica, è molto più sit-com di tante altre, tipo How I Met Your Mother.
“Spiderhunt” mette nero su bianco il continuo chiacchiericcio tra Winston e Cece riguardo il ritorno di fiamma di quest’ultima e, siccome i segreti tra coinquilini non possono resistere per molto tempo, l’occasione di una cena tutti insieme non può che essere il momento più adatto per spifferare il segreto. In tutto ciò la cena è solo l’evento che raggruppa tutti i character nel loft ma, il vero MacGuffin della vicenda, è un ragno che sprigiona la fobia sopita di Schmidt. In un’escalation di frasi non-sense, operazioni di preparazione della “sauce” e consigli tra amici, si consuma di nascosto la vera crisi esistenziale che tutto il pubblico della serie si stava aspettando presto o tardi: è davvero sparita ogni tensione sessuale/rabbia/gelosia nei confronti di Nick da parte di Jess? Per rispondere a questo dubbio gli autori ci vanno giù pesante e calcano la mano paventando un’irrealizzabile storia Cece-Nick, storia che, nella discussione con Jess, assume una piega imprevista ma dannatamente divertente, visto che la suddetta liaison non potrebbe realizzarsi a causa della scarsa igiene intima di Cece. Il teatrino dell’assurdo farcito dagli equivoci sui problemi olfattivi del Miller nazionale è una delle parti migliori dell’episodio perché, oltre ad essere irriverente, è anche ben scritta, “plausibile” e azzeccata nel contesto per tempi e modi. In aggiunta a tutti questi pregi si mostra anche una certa fatica di Jess nell’accettare la situazione, cosa che se da un lato dimostra finalmente che la storia con Nick ha ancora degli strascichi che nelle precedenti 16 puntate non si sono mai palesati, dall’altro mantiene vivo un possibile ritorno di fiamma per i fan più sognatori. E questo è il classico esempio dell’unione tra utile e dilettevole.
In generale comunque “Spiderhunt” mette a nudo le personalità dei personaggi sfruttando le loro debolezze e paure per tirar fuori il meglio da tutti . Winston ovviamente ne esce da vincitore per merito di tutte quelle frasi e di quei gesti inconsulti che lo rendono totalmente inaffidabile ma molto divertente. Allo stesso modo Coach, sganciandosi per una volta dal ruolo di playboy, viene mostrato sotto una luce “umana” che mette in risalto dubbi e debolezze dell’uomo più sicuro di sé del loft. Dulcis in fundo ad uscire “tridimensionalizzata” è Cece, uno di quei personaggi che è sempre stato un po’ abbandonato a se stesso e senza arte né parte se non abbinata a Schmidt o Jess. Le sue pene d’amore sono vivide e una volta condivise con Jess assurgono ad un altro livello, più aulico ma pur sempre comico grazie a Winston. Cece ne esce come un personaggio nuovo, più maturo e profondo, non che ci volesse molto a caratterizzarla meglio ma la dedizione dimostrata nella sua crescita è ammirabile e rappresenta una nuova freccia per l’arco degli sceneggiatori, anche in vista della futura dipartita di Coach.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Oregon 4×16 | 3.11 milioni – 1.4 rating |
Spiderhunt 4×17 | 2.85 milioni – 1.3 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.