L’ultimo film di Woody Allen, nonché suo primo film in lingua francese, è una summa di tutti i topoi narrativi e la cinematografia dello stesso racchiusi in un0unica pellicola. Una delle sorprese di questo 2023 cinematografico, purtroppo non all’altezza di altre pellicole ma, nel suo complesso, ben costruito e girato. |
Allan Stewart Königsberg, conosciuto in tutto il mondo con lo pseudonimo di Woody Allen, non ha certo bisogno di presentazioni. Il più “europeo” ed irriverente dei registi della New Hollywood, autore di commedie di grande successo come Io E Annie, Harry A Pezzi, Basta Che Funzioni, ma anche di film drammatici come Interiors, Sogni E Delitti e Match Point, torna quest’anno sul grande schermo con una pellicola che riassume in sé tutte le sue tematiche e la propria filmografia in un’unica pellicola.
Quasi una sorta di “testamento artistico” per Allen che, in più occasioni, ha dichiarato che questo potrebbe essere il suo ultimo film (ma mantenendosi però molto vago al riguardo). E, in effetti, ad una prima occhiata, in questo Coup De Chance c’è tanto sia di Match Point quanto di quelle tipiche commedie alleniane precedentemente descritte, in cui si prende in giro una certa borghesia colta e altolocata e i tic nervosi della contemporaneità.
Solo una sorta di auto-omaggio dunque? Sì e no. In realtà Coup De Chance parla molto (inconsapevolmente) dell’attualità ed è a suo modo “originale”. Il problema è che risulta fin troppo condizionato dai suoi stessi cliché, e forse per questo appare come una pellicola “già vecchia” nonostante sia un film uscito da pochi giorni e presenti alcune peculiarità non da poco.
UN FILM “FRANCESE”
A cominciare dal fatto che si tratta, per Woody Allen, del suo primo film “internazionale”. Già in passato il regista newyorkese aveva girato film sia a Londra che in Spagna (e uno, non troppo fortunato, in Italia), ma qui si tratta di una cosa diversa.
Intanto perché la produzione del film è interamente extra-USA (girata tra Francia e Regno Unito) e per il fatto che, in lingua originale, la pellicola è in francese. Una scelta dettata dal fatto che l’ispirazione del regista siano, per l’appunto, i film francofoni, di cui ogni singola inquadratura contiene più di un rimando. Una scelta tematico-stilistica non da poco per un autore statunitense non particolarmente fruitore della lingua che rivela, ancora una volta, la voglia di Allen di mettersi in gioco nel suo lavoro (a più di 80 anni), un elemento certamente non scontato.
E l’effetto è pienamente riuscito. Dall’inizio alla fine la sensazione è quella di assistere a un dramedy tipicamente europeo, come una tipica commedia degli equivoci francese. Gli stessi nomi dei protagonisti poi (Fanny, Jean, Alain…) sono chiaramente presi dalla nouvelle vague, così come i dialoghi che sono, perlopiù, citazioni a libri e pellicole francesi. Il tutto condito da una fotografia spettacolare curata da un altro maestro della luce europeo come Vittorio Storaro, capace di restituire sul grande schermo tutta la calorosità delle giornate parigine e degli interni delle case, la cui luce cambia a seconda degli umori dei personaggi.
TROPPI CLICHÈ?
Dal punto di vista tecnico non c’è quindi assolutamente nulla da dire “all’europeo Woody Allen” che ha voluto confezionare un film profondamente ricercato e colto nella sua messa in scena.
Ma se da questo punto di vista la pellicola dimostra di saper ancora dire molto (perlomeno come baluardo di un certo tipo di cinema), dal punto di vista della trama rimangono alcuni interrogativi.
La vicenda, infatti, è al limite del cliché narrativo, con un triangolo amoroso più che classico: Fanny (Lou De Laâge), è sposata con il ricco broker finanziario Jean (Melvil Poupaud), entrambi vivono nei quartieri “alti” di Parigi frequentando i vari salotti mondani della città; l’equilibrio fra i due si va ad infrangere quando Fanny incontra, per caso, il suo vecchio compagno di scuola Alain (Niels Schneider), che le rivela di essere da sempre innamorato di lei. Fanny all’inizio non dà molto peso alla cosa ma poi, complice una crisi nel rapporto fra lei e il marito (dai modi di fare decisamente tossici e opprimenti), comincia sempre di più a fantasticare su un possibile rapporto fra lei e Alain.
Ben presto la fantasia cede il passo alla realtà, dando il via ad una serie di eventi a metà fra il comico e il tragico, conditi da una buona dose di black humour da parte di Woody Allen, per poi arrivare ad un inaspettato plot twist finale.
ODE AL CAOS
Proprio in questo suo particolare finale c’è la chiave di lettura di tutto il film, che fa del caos il proprio marchio di fabbrica. Woody Allen imbastisce un vero e proprio thriller drammatico (purtroppo con tanti richiami all’attualità per quanto riguarda il tema dell’amore tossico) in cui però l’elemento della “fortuna” (intesa proprio come la “sorte” o il “caso”) è preponderante.
Il tutto senza mai appesantire troppo la narrazione, per questo si può tranquillamente parlare di un dramedy più che di un dramma vero e proprio. Non mancano infatti dialoghi ironici, situazioni da “commedia degli equivoci” e una profonda critica al capitalismo americano, in particolare per quanto riguarda il personaggio di Jean, moderno self made man imbevuto di retorica motivazionale e amore smodato per i trenini elettrici.
In questo sta, ancora una volta, la capacità di Woody Allen di creare personaggi irriverenti e cinici all’apparenza che nascondono, però numerose fragilità emotive, il tutto unito alle solite tematiche alleniane. Grazie a ciò il film si salva dalla sua prevedibilità, anche se per arrivare a ciò lo spettatore deve sorbirsi una buona dose di sequenze fin troppo verbose, al limite del didascalismo.
In conclusione, Coup de Chance è decisamente un film degno di essere visto se si è appassionati della poetica alleniana, o se si cerca un prodotto in cui andare sul sicuro. Se non altro per poter ammirare, ancora una volta, il lavoro straordinario di uno degli ultimi maestri del cinema di Hollywood, capace, ancora una volta e nonostante tutto, di reinventarsi di fronte ai cambiamenti del mezzo cinematografico.
TITOLO ORIGINALE: Coup De Chance REGIA: Woody Allen SCENEGGIATURA: Woody Allen INTERPRETI: Lou De Laâge, Valerie Lemercier, Melvil Poupaud, Niels Schneider DISTRIBUZIONE: Lucky Red DURATA: 96′ ORIGINE: Francia-UK, 2023 DATA DI USCITA: 06/12/2023 |