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Recensione film Sir Gawain e il Cavaliere Verde Amazon Prime Video
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Sir Gawain E Il Cavaliere Verde

Recensione del film Sir Gawain e il Cavaliere Verde, diretto da David Lowery. Disponibile su Amazon Prime Video

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Il nipote di Re Artù intraprende un’audace ricerca per affrontare il Cavaliere Verde, un misterioso gigante che appare a Camelot. Rischiando la testa, si imbarca in un’avventura epica per mettersi alla prova con la sua famiglia e la sua corte.

 

Basato sull’omonimo poema cavalleresco del XIV secolo, Sir Gawain E Il Cavaliere Verde rientra nel famoso ciclo bretone, spesso trasposto al cinema, riguardante le epiche gesta di Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda. Tra questi famigerati cavalieri rientra anche Gawain, giovane nipote del Re, interpretato dal bravissimo Dev Patel (The Millionaire, Lion – La Strada Verso Casa). Il film del visionario regista David Lowery (Storia Di Un Fantasma, Il Drago Invisibile), autore anche della sceneggiatura, romanza gli eventi del poema riadattandoli per il grande schermo, non perdendo di vista i messaggi e le allegorie dell’opera originale.
Sir Gawain E Il Cavaliere Verde rappresenta l’ennesimo asso della manica giocato dalla casa di distribuzione A24, capace di intercettare spesso e volentieri le più promettenti pellicole sul mercato indipendente. Tuttavia l’Italia è risultata un’eccezione alla regola, in quanto il bel paese non ha potuto godere della distribuzione cinematografica. Va comunque fatto un plauso ad Amazon Prime Video per aver distribuito una pellicola così complessa con la visibilità che il film merita.

LA LEGGENDA DI SIR GAWAIN


La trama, in secondo piano rispetto alla potenza visiva dell’opera di Lowery, narra una vicenda nata nella notte di Natale. Un misterioso cavaliere dalla pelle verde irrompe nella sala della Tavola Rotonda proponendo uno strano gioco. Un cavaliere potrà colpirlo accettando che a distanza di un anno riceverà lo stesso colpo.
Il giovane Gawain, con l’intento di sorprendere il Re, si fa avanti colpendo furbescamente il Cavaliere Verde alla testa, per non dover ricevere alcun colpo. Tuttavia lo straniero ricolloca la testa sul suo collo, dando appuntamento al giovane cavaliere al prossimo Natale. Gawain dovrà quindi incamminarsi deliberatamente, obbligato dal suo solo senso del dovere, verso la sua morte.

ATIPICO VIAGGIO DELL’EROE


Il poema cavalleresco rappresentava una parabola del viaggio dell’eroe, ripreso nella sceneggiatura di Lowery, ma abbastanza adattato al suo stile originale e innovativo. Ci sono tutti gli elementi dell’opera originale, ma ci sono anche fattori aggiuntivi che ben si sposano nel contesto. Il viaggio dell’eroe non viene presentato nel classico schema narrativo, ma sorprende lo spettatore con i diversi capitoli che scandiscono il minutaggio del film.
Ogni sezione viene quindi affrontata come uno “step” che il giovane Gawain deve affrontare per diventare a tutti gli effetti un Cavaliere della Tavola Rotonda e rendere onore al suo Re. Il personaggio interpretato da Dev Patel dovrà confrontarsi infatti con fantasmi, giganti e ladri, venendo talvolta derubato, martoriato o semplicemente disonorato. Sono tanti ostacoli posti davanti al protagonista nel suo percorso non verso una donna amata, non verso una ricompensa, ma semplicemente verso la sua morte onorevole.

EPICA SURREALISTA


Ciò che è il grandissimo punto di forza di Sir Gawain E Il Cavaliere Verde è la messa in scena. I comparti di fotografia e scenografia svolgono un lavoro immenso nel mettere in scena la Bretagna del Trecento, con ambientazioni sporche e vere sfruttando sempre la luce naturale. La situazione talvolta cambia quando la storia si mette in moto ed il viaggio comincia, toccando più volta tasti psichedelici che disorientano volontariamente lo spettatore, così come il giovane cavaliere è disorientato nella ricerca della Cappella Verde.
Le performance attoriali sono tutte di grandissimo livello, a partire dal giovane protagonista, in parte nel mostrare il passaggio da ragazzo a uomo, fino ad arrivare a Ralph Ineson (Chernobyl, Il Trono di Spade). L’attore inglese riesce a far trasparire le emozioni e le diverse sfaccettature dell’antagonista, il Cavaliere Verde, nonostante una CGI invasiva ma mirabile nella resa del mostruoso personaggio.


Sir Gawain E Il Cavaliere Verde è un’esperienza nuova sul panorama. Si sta assistendo a una rinascita del genere epico nella produzione hollywoodiana ma il film di Lowery, che si conferma come talento emergente, è una ventata fresca su un filone abbastanza stagnato nelle sue ultime uscite sul grande schermo.
Ci sono richiami alla storia del cinema, fatta da Orson Welles, c’è del gusto nel voler colpire lo spettatore agli occhi alla prima visione e alla mente in una seconda visione. È un film che si presta a più chiavi di lettura, balza subito agli occhi l’onore ma anche la maturità dell’uomo, c’è il senso del dovere e la brama di potere. Ogni scena è un’immersione in un mondo cavalleresco ma mai così fantasy e così vero: una commistione di generi tutta da gustare e assaporare.

 

TITOLO ORIGINALE: The Green Knight
REGIA: David Lowery
SCENEGGIATURA: David Lowery

INTERPRETI: Dev Patel, Ralph Ineson, Alicia Vikander, Joel Edgerton, Barry Keoghan
DISTRIBUZIONE: A24 (USA), Amazon Studios (Italia)
DURATA: 130′
ORIGINE: USA/Canada, 2021
DATA DI USCITA: 16/11/2021

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Giovane musicista e cineasta famoso tra le pareti di casa sua. Si sta addestrando nell'uso della Forza, ma in realtà gli basterebbe spostare un vaso come Massimo Troisi. Se volete farlo contento regalategli dei Lego, se volete farlo arrabbiare toccategli Sergio Leone. Inizia a recensire per dare sfogo alla sua valvola di critico, anche se nessuno glielo aveva chiesto.

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