Star Trek: Strange New Worlds 2×04 – Among The Lotus EatersTEMPO DI LETTURA 4 min

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Star Trek: Strange New Worlds 2x04Nella mitologia greca, i Lotofagi (letteralmente “mangiatori di loto”) erano una popolazione dell’Africa settentrionale connotata dal consumo dei frutti del loto. Purtroppo si pensava che tale pianta provocasse la perdita della memoria, e così i Lotofagi vivevano in una perenne amnesia. Quel che è peggio è che quando uno straniero sbarcava nella loro terra, ignaro delle proprietà del loto, finiva anche lui per dimenticare chi fosse, come sa bene Odisseo che tra i Lotofagi fa tappa nel suo viaggio per tornare a Itaca.
Alla luce di ciò, non si poteva scegliere un titolo più azzeccato per un episodio che ruota attorno a una comunità di perenni smemorati e che, al contempo, si riallaccia alla serie originale, per la precisione al famigerato pilot con protagonista il capitano Pike che venne rigettato dalla NBC e poi riciclato nella doppia puntata “The Menagerie“.

QUELLA MISSIONE SU RIGEL VII…


Chi ha visto “The Cage“, il succitato pilot della serie originale di Star Trek, ricorderà forse che a un certo punto il capitano Pike e il dottor Boyce discutono di un incidente avvenuto su Rigel VII. Un incidente serio, nel quale persero la vita alcuni membri dell’equipaggio dell’Enterprise. All’epoca si trattava di un dettaglio buttato lì per far capire allo spettatore quanto fosse pericolosa la vita nella Flotta Stellare, ma a distanza di oltre mezzo secolo quel dettaglio viene ripescato per dar vita a un intero episodio.
Del resto, Strange New World è la serie, fra quelle del “nuovo corso”, che più si salda all’opera originale di Roddenberry. E lo fa ancora una volta magistralmente, senza sbavature, senza cadere nel più becero fanservice nostalgico a differenza di un certo Picard. Anche la trama di “Among the Lotus Eaters” non brilla di originalità, essendo una riproposizione più cupa dell’intreccio di “The Paradise Syndrome“, terzo episodio della terza stagione della serie classica, ibridato al motivo del naufrago umano che si impone come dominatore di una cultura inferiore già visto in un altro episodio della medesima serie, “Patterns of Force“; eppure è confezionata con una tale perizia da rendere meno fastidioso possibile questo riciclo narrativo.

UNA STORIA CORALE


Come nella migliore tradizione Trek, anche questo episodio cerca di essere il più corale possibile e di dare il giusto spazio a tutti i membri dell’equipaggio che può coinvolgere.
A cominciare dal capitano Pike, che dopo tre puntate in cui è rimasto nell’ombra ritorna protagonista assoluto. Sia perché è al centro dell’azione, sia perché la missione su Rigel VII lo riguarda personalmente. L’incontro/scontro con Zack, il membro dell’Enterprise rimasto sul pianeta nella precedente missione e dato per morto, offre l’occasione per aprire una nuova e dolorosa finestra sul passato di Pike.
Ma “Among the Lotus Eaters” si segnala anche per aver coinvolto maggiormente nella trama e aver dato più risalto al tenente Erica Ortegas, finora sempre condannata a rimanere sullo sfondo e a fornire un minimo apporto alle vicende. La pilota funziona, è spiritosa, è ben interpretata dall’attrice Melissa Navia e quindi un maggiore utilizzo nell’economia della serie non potrebbe che essere una buona cosa.

L’IMPORTANZA DELLA MEMORIA


“Among the Lotus Eaters” si segnala anche per le riflessioni filosofiche tutt’altro che banali che solleva. Lo scorcio aperto su una società in cui pochi ricordano e i più vivono in un totale oblio porta a chiedersi se effettivamente la capacità di ricordare sia una benedizione o una maledizione.
Se all’inizio la prospettiva di dimenticare ogni volto amico e ogni istante del passato può sembrare infernale, presto si insinua nella mente dei personaggi (e degli spettatori) un legittimo dubbio. Dimenticare, infatti, potrebbe essere positivo, perché non serberemmo ricordo neanche degli eventi negativi, delle perdite subite, delle morti. Questo discorso varrebbe soprattutto per Pike, che rimanendo su Rigel VII in preda all’amnesia non solo sfuggirebbe al destino già scritto, ma non avrebbe più ricordi delle visioni del futuro che tanto l’hanno tormentato nella scorsa stagione.
Eppure è proprio la capacità di ricordare che ci rende umani, e quello che l’episodio sembra dire nella sua risoluzione è che i veri esseri umani affrontano il destino a testa alta, invece di rifugiarsi in facili vie di fuga come l’amnesia di Rigel VII.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Trama solida e ben scritta…
  • Riprende il famoso incidente di Rigel VII menzionato nel primo pilot della serie classica
  • Il capitano Pike torna al centro dell’azione
  • Più spazio per il tenente Ortegas
  • Il tema della memoria
  • … seppure poco originale per chi conosce già la serie classica

 

Ancora una volta Strange New Worlds confeziona un ottimo episodio, che guarda al passato sia negli argomenti trattati sia nelle scelte narrative, ma al contempo riesce a essere fresco e gradevole. Questa è la strada su cui il franchise dovrebbe continuare.

 

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Divoratore onnivoro di serie televisive e di anime giapponesi, predilige i period drama e le serie storiche, le commedie demenziali e le buone opere di fantascienza, ma ha anche un lato oscuro fatto di trash, guilty pleasures e immondi abomini come Zoo e Salem (la serie che gli ha fatto scoprire questo sito). Si vocifera che fuori dalla redazione di RecenSerie sia una persona seria, un dottore di ricerca e un insegnante di lettere, ma non è stato ancora confermato.

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