“Quali sono le caratteristiche che fanno grande l’America nel mondo?”
Da questo quanto mai banale e semplice incipit nasce una delle serie tv più accattivanti e meglio strutturate degli ultimi anni: The Newsroom. Da buona parte della critica la serie targata HBO e costruita da Aaron Sorkin (West Wing, The Social Network, L’arte di vincere, Steve Jobs) viene accostata proprio a West Wing come struttura ed elementi comuni nella trama. Ma la serie ambientata nello studio Ovale non ha nulla da spartire con la nuova creatura generata da Sorkin.
Composta da 25 episodi suddivisi in modo disomogeneo in tre stagioni, The Newsroom presenta allo spettatore le vicende giornalistiche di un medio-piccolo canale (ACN, acronimo di Atlantic Cable News) con il susseguirsi degli anni e di alcuni degli avvenimenti storici più importanti di questo inizio di secolo. Tra questi spiccano la cattura di Osama Bin Laden e l’attentato alla maratona di Boston. La serie permette a chi sta guardando la serie di calarsi in maniera totale nel mondo del giornalismo, concedendogli quasi di poter respirare la stessa aria che sembra presentarsi nell’affollata e movimentata redazione di News Night. Parallelamente agli eventi storici, che vengono utilizzati come perno fondamentale dai quali poi partire a raccontare tutto ciò che sta loro attorno, The Newsroom presenta degli ottimi (anche se sotto certi aspetti banali) personaggi. Will McAvoy (Jeff Daniels) ricopre alla perfezione il ruolo di anchor man affidatogli ed il suo discorso (con il quale la serie inizia e dato in risposta alla domanda sopra citata) è diventato pressoché virale e disponibile su qualsiasi social e sito, in ogni lingua e formato.
First step in solving any problem is recognizing there is one: America is not the greatest country in the world anymore.”
“Nel mondo oggi più di ieri domina l’ingiustizia, ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia; proprio per questo, Sancho, c’è bisogno soprattutto d’uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto.”
Tutte le informazioni sono poi state catalogate ed inserite episodio dopo episodio in questo blog.
Si potrebbe ritenere The Newsroom, forse a ragione sotto determinati aspetti, un grido di patriottico risveglio che Sorkin rivolge al popolo americano per farlo ridestare: in certi punti la critica sociale si perde e sfuma nell’autocompiacimento del passato, considerando che il focus viene perso. Ma si tratta di una critica sterile e che non trova effettivamente terreno fertile nel quale poter crescere ed avere spazio dal momento che la maggior parte del minutaggio viene speso in maniera coerente e diegetica da parte degli sceneggiatori.
Le riprese e la recitazione sono ottime e di alto livello: tra gli attori è possibile citare Dev Patel (Neal Sampat, già apparso in The Millionaire); Thomas Sadoski (Don Keefer, già visto in The Slap); Emily Mortimer (Mackenzie McHale, la Rachel Solando di Shutter Island); John Gallagher Jr. (già comparso in West Wing).
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.