Sons Of Anarchy 7×03 – 7×04 – Playing With Monsters – Poor Little LambsTEMPO DI LETTURA 9 min

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Sons Of Anarchy 7x03 - 7x04 - Playing With Monsters - Poor Little Lambs
Già dal terzo episodio di questa settima stagione, Sons of Anarchy dimostra di essere in assoluta armonia con quello stile inconfondibile che l’ha resa una delle serie più interessanti nel panorama seriale contemporaneo. Prendere l’Amleto di Sheakspeare e trasfigurarlo in una storia di sette atti ambientata in un club di motociclisti è certamente un progetto ambizioso, oltre che difficile da condurre, eppure Sutter riesce a gestire la serie in maniera magistrale, sorprendendo lo spettatore di anno in anno e dimostrando lo straordinario attaccamento al suo “piccolo” capolavoro. Un aggettivo virgolettato perché riferito al panorama di cui fa parte, il piccolo schermo appunto, che nulla ha a che vedere con la maestosità del dramma ambientato in quel piccolo angolo d’inferno chiamato Charming. Un affresco della provincia americana, con personaggi dotati di uno spessore tale da non doversi chinare d’innanzi ad altri mostri sacri della serialità televisiva (ogni riferimento a certi signori White e Thompson è del tutto casuale) e una tensione narrativa che raggiunge picchi difficilmente realizzabili in altre serie tv attualmente in onda. La complessità che Sutter imprime alla narrazione ha iniziato a prendere il sopravvento fin dalle prime battute della stagione, scaraventandoci prepotentemente all’interno delle vicende e focalizzando la nostra attenzione sul viaggio di Jax Teller, partito sette anni fa come adolescente sfrontato dalla camminata ignorante e diventato uomo non per scelta ma per necessità, perpetrando la propria trasformazione attraverso il sangue di criminali ed innocenti, indiscriminatamente. Il viaggio non è ancora giunto alla sua naturale conclusione, e adesso Jax deve fare i conti con la tappa successiva del suo lungo cammino, quella di leader. Un ruolo che lui stesso ha ammesso di non volere, ma che ha accettato per non condurre il club verso il comune destino riservato a tutti coloro che ha amato. Ciò che avviene nel terzo episodio, però, sembra tradire in qualche modo le parole dette dal Pres nella premiere. La trasformazione di Jax, mossa dal desiderio di vendetta che pare averlo accecato, quasi spogliato da ogni goccia di umanità, porta il ragazzo a prendere decisioni a dir poco estreme, inemicandosi prima Lin e poi il charter di Indian Hills. Troppe fazioni desiderano la testa di Teller, eppure la sua furia pare inarrestabile, oltre che pienamente appoggiata da SAMCRO, che segue il suo leader ciecamente senza battere ciglio. Leggendo il titolo della puntata “Playing with monsters“, la domanda sorge spontanea: chi sono i veri mostri? Qual è la linea di confine tra giusto e sbagliato, tra giustificabile e imperdonabile, tra vittima e carnefice? La questione lascia spazio ad infinite interpretazioni, nessuna delle quali rappresenta un’assoluta verità. L’unica certezza è che per i Sons, se vogliamo “i nuovi Sons”, non può che mettersi male. E non solo per loro. Il personaggio che più di tutti rischia di essere risucchiato in un vortice senza via d’uscita è Nero, costretto a sporcarsi nuovamente le mani ricadendo in quel mondo da cui lentamente era riuscito a prendere le distanze. Padilla rappresenta la classica bomba ad orologeria pronta ad esplodere in qualsiasi momento, e naturalmente la scintilla non potrà che arrivare nel momento in cui la rete di inganni ordita da Teller verrà fuori allo scoperto.
Dall’altro lato della barricata, invece, abbiamo Juice, spaventato più dall’abbandono dei suoi fratelli che dalla sentenza di morte pronunciata da Jax. Grazie all’aiuto di Unser l’immortale, il reietto riesce a parlare con Chibs, mostrando il suo lato più fragile. Il vice presidente però non sembra impietosirsi di fronte al pentimento di Ortiz e il perdono sembra essere un’ipotesi del tutto remota. La solitudine che sembra logorare nel profondo il ragazzo può solo portare a due strade, ma visto che quella del suicidio è già stata percorsa una volta, è probabile che si arrivi alla fatidica rivelazione riguardo l’omicidio di Tara. Il finale dell’episodio, conclusione della sterile storyline del “padre della pornostar”, colpisce più che altro per l’ennesima scena di violenza gratuita che vede, naturalmente, Jax come testimone. Il messaggio è chiaro: mai pestare i piedi ad un uomo che non ha più nulla da perdere.”

Remember when our biggest problem was which Mayan to kill?”
“Simpler times. – Simpler men.”

 

Sons Of Anarchy 7x03 - 7x04 - Playing With Monsters - Poor Little Lambs

I giochi sono fatti, non si può più tornare indietro. La parole di Bobby in questo caso sono emblematiche e rappresentano alla perfezione il cambiamento radicale di cui SAMCRO si è reso protagonista in queste ultime stagioni. Sono lontani i tempi in cui il problema erano i Mayans. Adesso i poteri in gioco sono ben altri e non ci si può più permettere di abbassare la guardia. Pena: la morte. Le dinamiche sono radicalmente cambiate da quelle proposte nelle primissime stagioni, eppure la sensazione è che Sons Of Anarchy vi si stia riavvicinando per quanto concerne la struttura degli episodi e i toni con cui le vicende ci vengono presentate. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una tripartizione nella struttura narrativa: il rapporto tra club e giustizia, la violenza indiscriminata utilizzata per scopi criminali e l’oramai consumato dramma familiare dei Teller. La differenza sostanziale sta naturalmente nella parabola ascendente disegnata dal percorso morale di Jax, solo un anno fa capace di dire basta alla sua vita criminale, e dunque alle proprie egoistiche esigenze d’autoaffermazione, in nome di un bene superiore qual è la famiglia. Questo tratto rappresentava una sorta di freno alla valanga di eventi che sarebbero potuti accadere. Con la morte di Tara quel freno è stato irrimediabilmente disinserito e ora Jax (e con lui l’intero club) è in caduta libera e pronto a schiantarsi.
Ritorna Ron Tully, aka Marilyn Manson, in una delle scene più belle della stagione e sicuramente la più divertente. Il leader della Fratellanza Ariana, dopo aver parlato in codice per tutta la conversazione, spiazza il Pres tirando fuori un cellulare e affermando di aver comprato la cella.

 

Oh no, I bought this room
Then why the hell are we talking in code?
I miss my dogs
I’m guessing German shepherds

 

Novantadue minuti di applausi. Tralasciando questo capolavoro nel capolavoro, possiamo dividere nuovamente la puntata in tre filoni narrativi principali: le vicende riguardanti il charter, il dramma vissuto dal povero Juice e la coppia Gemma/Nero. Anche se un piccolo spazio verrà ritagliato anche per le neo coppiette Tig/Venus e Chibs/Althea.
Il piano di Jax comincia a fare acqua da tutte le parti e, come era facilmente prevedibile, la situazione è destinata a peggiorare di giorno in giorno. E a farne le spese, come spesso accade anche nella realtà sono i poveri innocenti a passare di lì per caso, se così possiamo dire. Le ragazze del Diosa e lo stesso Nero, sempre meno convinto delle motivazioni dietro alle scelte di Jax. Nel faccia a faccia con Gemma, Padilla sembra essere l’unico ad aver capito la pericolosità di essere direttamente legati al leader dei Sons: “Your boy, is unchained right now. He’s looking for any excuse to rage. The point is, it gets to a point, Gem, where it ain’t about revenge anymore. You’re doing it because it just feels good“. Lo fai perché ti fa stare bene. O meglio, dissentendo da ciò che dice Nero, più che altro dal punto di vista semantico che concettuale, lo fai perché ti fa dimenticare per un momento quanto stai male.
Gemma nel frattempo minaccia mamme con delle tazze di Mocaccino e parla con il fantasma di Tara. Il suo rapporto con Nero è sempre più minato dalle bugie/omissioni con cui i due sono costretti a convivere e inoltre la tensione relativa all’attuale debolezza di Juice sembra spaventarla ogni giorno di più. Ortiz è sconvolto per aver perso l’unica cosa importante della sua vita e Gemma sa bene che nella sua situazione il rischio che crolli confessando tutta la verità è molto più reale di quanto si possa pensare. Lo scontro tra i due è inevitabile. Non ci resta che aspettare e naturalmente sperare che la matriarca di SAMCRO faccia una fine lenta e agonizzante. Ok, forse questo commento era un pochino di parte, ma se qualcuno ha il coraggio di schierarsi con lady Teller forse ha bisogno di dare una ritoccatina ai propri valori morali.
Il caro Chibs trova nel nuovo sceriffo una figura affine e, forse anche troppo velocemente, tra i due sembra essere nato qualcosa. La rapidità con cui la lovestory ha preso piede è un po’ sospetta e non vorremmo mai che la Jarry stesse architettando qualcosa alle spalle del charter di Charming. Per ora ci godiamo quella stretta di mano finale e speriamo che l’amore trionfi. E restando in tema di amore, come non intenerirsi dinnanzi alla scena iperglicemica tra Tig e Venus. Una coppia che mai e poi mai ci saremmo immaginati a questo punto della storia e che, in barba a tutte le altre coppie convenzionali, produce un effetto dirompente proprio grazie all’accostamento di due figure totalmente fuori dagli schemi. Un bacio che in molti avranno trovato sopra le righe e che invece vuole ribaltare quella convinzione atrocemente ineluttabile per cui in un mondo corroso da violenza e tradimenti non ci possa essere spazio per un po’ di sano amore. In qualsiasi forma esso si presenti.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tig, Tig e ancora Tig
  • Il nuovo Jax è spaventoso quanto affascinante
  • Lo scambio di battute con Marilyn Manson e il “pastore tedesco”
  • La stravagante storia d’amore tra Tig e Venus e i commenti di Jax
  • La love story tra Chibs e il nuovo sceriffo è nata troppo rapidamente
  • La bomba a mano lanciata dagli uomini di Lin avrebbe dovuto causare qualche ferita in  più a Jax e compagni
  • Il momento di umanità generale verso colui che ha sparato a Tig un po’ strano visto il recente comportamento senza scrupoli dei Sons

Sons Of Anarchy non tradisce le aspettative ed entra nel vivo con due episodi contraddistinti da una ferocia disarmante che fungono da catalizzatori empatici, portando lo spettatore ad immedesimarsi con i drammi vissuti dai protagonisti delle vicende. Non si può non voler bene a Nero, criminale dal cuore d’oro, o provare pena per Juice, rimasto solo al mondo e in cerca di perdono da parte dei suoi compagni, per i quali continua a provare un fortissimo, e forse per alcuni immotivato, amore fraterno. Come d’altronde non si può non odiare Gemma, matriarca egoista e prepotente, indirettamente responsabile di ogni tragedia avvenuta a Charming. Ma soprattutto non si può non essere preoccupati per Jax, sempre più vicino al baratro e pericolosamente vicino a precipitarvi dentro.

 

Toil And Till 7×02 4.83 milioni – 2.5 rating
Playing With Monsters 7×03 4.12 milioni – 2.2 rating
Poor Little Lamb 7×04 4.03 milioni – 2.1 rating

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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