Supernatural 12×08 – LOTUSTEMPO DI LETTURA 3 min

“LOTUS” è il midseason finale che non ti aspetti principalmente perché viene dopo il desolante “Rock Never Dies“, principalmente perché a questo punto sia Mary Winchester che i British Man Of Letters potevano essere riportati alla ribalta, principalmente perché con un’idea così arrapante si è andati a parare lì dove nessuno era mai andato a parare prima e dove evidentemente si vorrà arrivare a Maggio: la nascita di un Nephilim.

Sam: “Do we have a plan?”
Dean: “Impeach LOTUS and find Rosemary’s Baby.”

I non americani hanno tutto il diritto di non conoscere il termine POTUS che, nello slang a stelle e strisce dove tutto può essere ricondotto ad un acronimo, significa President Of The United States. Il passo da POTUS a LOTUS, come Lucifer Of The United States, non va quindi nemmeno spiegato.
L’idea di Lucifer di passare ad un livello successivo si è presto tramutata in una scia di corpi di persone potenti che lo ha portato alla possessione del Presidente degli Stati Uniti d’America. Tutto bene, anzi estremamente bene da questo punto di vista, perché Supernatural si era spinto sul versante della politica solo con Dick Roman ai tempi di Sera Gamble (7° stagione) e non era più tornato su questo versante fino ad ora. Da un’opportunità del genere si sarebbe potuti partire per costruire un qualcosa di epico e finora mai neanche lontanamente immaginato, tipo un’intera nazione controllata da Lucifer, ed invece il duo di showrunner Dabb e Singer hanno optato per il pezzo di torta più piccolo facendo rassegnare le dimissioni di LOTUS ancora prima che se ne potesse veramente assaporare il gusto. La bava alla bocca per una situazione così apparentemente impossibile da affrontare si è presto trasformata in un bruciore di stomaco a causa dell’errore più grossolano che si potesse compiere: non sfruttare Lucifer come POTUS. Un Nephilim poteva nascere con chiunque, Satana come Presidente degli USA invece è un’occasione irripetibile, purtroppo sprecata.

Kelly: “Castiel… I can’t do it.”
Castiel: “Kelly.”
Kelly: “I can feel it inside me. I’m its mother.”
Castiel: “Kelly, you listen to me. This is not a baby. This is the spawn of Lucifer.”
Kelly: “It’s my child.”

Ecco quindi palesatosi l’obiettivo finale della stagione: la progenie di Lucifer. L’idea è senza ombra di dubbio molto buona, così come il potenziale AntiCristo che ne verrebbe fuori, il dilemma ora più che altro riguarda lo sviluppo della storyline perché con Lucifer fuori gioco e nessun big bad all’orizzonte, l’unico possibile futuro per il Nephilim è una guerra per accaparrarselo ed educarlo a piacimento. Teorie, pure e semplici speculazioni, ma tant’è…
Piccola postilla sul “terribile” Mr. Ketch: dopo tanta attesa e fomentazione sul personaggio, questo arriva, sta 5 minuti, regala l’arma perfetta per rispedire Lucifer in gabbia e poi scompare. Abbastanza non-sense e totalmente privo di mordente, in pratica uno schifo.

Il fatto che i Winchester siano stati arrestati è probabilmente il cliffhanger meno cliffhanger di tutti i midseason di Supernatural. Purtroppo la delusione per lo spreco di Lucifer al potere di una nazione è ancora così cocente che il futuro Nephilim è solo un parziale contentino. È l’ora di prendersi una pausa e risistemare le idee, ce n’è bisogno.